venerdì 30 aprile 2010

rovista pure...

cassetto


Rovista nel cassetto...clicca sull'immagine

P.S TENGO A PRECISARE, CHE NON HO ASSOLUTAMENTE CAMBIATO BLOG! I DUE INTERAGIRANNO ALL'OCCORRENZA, "IL GAIO MONDO DI GAIA" RIMANE IL MIO BLOG UFFICIALE! TUTTO E' NATO DALLA NECESSITA' DI CREARE UN LINK AD UNA PAGINA FISSA, DA INSERIRE NEL BORDO LATERALE, DEDICATO ALLE MOTIVAZIONI CIRCA LA MIA LATITANZA NEL PERIODO ESTIVO (vedi alla tua destra: "il post it: torno subito")

GRAZIE ^_^

mercoledì 28 aprile 2010

Inizio dal dolce

girandola

Soffi

Vorrei essere una piuma
una bolla di sapone
una foglia
una ciglia
un aereoplanino di carta
vorrei essere un suono
un profumo
un granello di sabbia
vorrei essere una ligula di soffione
perchè tu possa farmi volteggiare, rinfusamente.

E dopo questa "ventata" d'ispirazione poetica, ecco il dessert, che propongo per la cenetta tête à tête dedicata al dilettevole gioco di Giulia de: "Rossa di sera", a cui partecipo.

P.s Giulia, son partita al contrario ^_^ spero vada bene comunque!


Crema catalana tête à tête, al profumo di lime e cardamomo

crema catalana

latte impiegato 250ml su 500ml euro 0,44
uova impiegate due su quattro euro 0,875
1 lime euro 0,35

TOT= euro 1,665

"Con la partecipazione di":
250 ml di latte fresco intero
40 gr di zucchero di canna bio (per la crema) (lo zucchero è un ingrediente da non calcolare)
+ qualche manciatina per la crosticina superficiale
15 gr di maizena (credo sia paragonata alla farina, altro ingrediente da non calcolare...Giulia correggimi se sbaglio)
2 bacche di cardamomo (essendo una spezia non è da calcolare)
2 uova bio
1 lime

"Mettiamo le mani in pasta":
Versare il latte in una casseruola, aggiungere il lime grattugiato, i semini di cardamomo ottenuti aprendo le bacche.
Trasferire su fuoco, spegnere poco prima che inizi a bollire, sottrarre una quantità di latte pari ad una metà di bicchiere, stemperarvi la maizena.
Nel frattempo che il latte s'intiepidisca, montare i tuorli con lo zucchero.
Nella cremina ottenuta, attraverso un colino maglie strette, versare poco per volta e mescolando, il latte intiepidito (lasciando quello nel bicchiere da parte).
Porre su fuoco a fiamma molto bassa, mescolare e dopo un paio di minuti, aggiungere il latte con la maizena stemperata, continuare a mescolare fin quando la crema non veli (non deve assolutamente bollire), spegnere, versare nelle cocottes, lasciar raffreddare dapprima a temperatura ambiente, per poi finire in frigo per circa 3 ore.
mezz'ora prima di servire, spolverizzare la superficie con lo zucchero di canna e trasferire in forno sotto il grill per qualche minuto, finchè non si bruni lo zucchero.
p.s Consiglio di non rompere la crosticina appena sfornata la crema, è preferibile attendere un pò, in modo che ritorni a compattarsi internamente, se invece avete la possibilità di usare questo aggeggio, potrete gustare la catalana immediatamente dopo aver imbrunito lo zucchero supericiale.
A presto!

lunedì 26 aprile 2010

just a video

Oggi mi sento così:



In mancanza di "Violetta", farò una lunga passeggiata a piedi...
a presto!

sabato 24 aprile 2010

"Leggere al mare"

leggere al mare

..."un momento di relax, una giornata al mare il rumore delle onde e il profumo di salsedine.
Un momento di break dalla lettura per ammirare il ritmo della natura.
I colori, le ombre fanno il resto"
. (parole scritte da Raffaele)

E' esattamente questo, ciò che desideravo comunicare attraverso l'immagine con cui ho partecipato al concorso: "leggere & fotografare" di Raffaele de: "Il nascondiglio di Bacco".
Ciò che mi prefiggo, ogni volta che immortalo un momento, in effetti, è riuscire a trasmettere nella foto che nascerà, tutto quello che colgo con gli "occhi del cuore" ed infondere emozioni...spero di riuscirci almeno un pò!
E TANTI COMPLIMENTI a Biancifiore de: "Biancifiore Artiminori", anche lei vincitrice del concorso, qui la sua originalissima foto!: "Geroglifici"

La curiosità di ammirare le foto degli altri partecipanti è tanta!

Che soddisfazione! SONO TROPPO FELICE!
E adesso non mi resta che attendere l'arrivo dei graditissimi premi: il ruled nootebok ed il libro: "L'irresistibile eredità di Wilberforce" di Paul Torday, che leggerò magari in riva al mare ^_*...non vedo l'ora!

GRAZIE INFINITE Raffaele & Bacco!
Questa vittoria la devo anche ad una cara persona, grazie alla quale ho scoperto il blog di Raffaele.
GRAZIE Chiara!

giovedì 22 aprile 2010

...finalmente si è concesso!

faro

Uhhh che caldo! Non vedo l'ora finisca ste estate! ^_^ SCHERZO!
Finalmente ieri una giornata perfetta, una di quelle giornate in cui vorresti concentrare mille piacevoli attività, un decatlon di sensazioni appaganti: passeggiare in riva al mare a scattar foto, scorazzare tra i campi ad "asparagare", mettere a mollo i piedini in una conchetta rocciosa, farsi una bella pedalata lungo il litorale, fermandosi occasionalmente davanti ad una fontana e godersi sorsi d'acqua fresca.
Il sole, finalmente si è concesso!
Tra le varie proposte, offertemi dalla mia serotonina impazzita dinnanzi a tanto diletto, what's my choice? passeggiare e fotografare, naturally!
Anche perchè Violetta (la bicicletta) me l'hanno fregata ( :-( SIGH SIGH SIGH) "l'asparagata" scappi che scappi nel fine settimana ed i piedi in acqua di questi periodi= utopia! E pensare che i miei bagni al mare, si protraggono fino a novenbre, bè certo tutt'altra storia, il corpo è abituato e pian piano acclimatato, non vi nascondo però, che se trovassi il coraggio, il pensiero ce lo farei pure, ma occorre che lo trovi...mannaggia! Dove l'avrò perso?!


Crostata crema e lamponi

crostata lamponi


fetta crostata

"Con la partecipazione di"
:
per la pasta frolla: (la ricetta della frolla è quella di giallo zafferano, ho solo dimezzato le dosi ed ho usato zucchero al velo (grossolano) di canna bio (ottenuto frullandolo nel mixer). Trascrivo la ricetta così com'è, nelle parentesi le mie dosi)
250 gr di burro (io 125)
500 gr di farina (io 00 bio)
4 tuorli (io 2 di gallina felice)
vanillina o scorza grattugiata di un limone (io limone bio)
200 gr di zucchero al velo (io 100 di canna bio)
1 pizzico di sale (non c'è scritto tra gli ingredienti ma nella procedura si, io sale marino integrale)

per la crema:
230 gr di latte
2 tuorli d'uovo di gallina felice
20 gr di farina 00 bio
30 gr di zucchero di canna bio
1 cucchiaio di marsala secco
buccia di mezzo limone bio

per la decorazione:
lamponi qb per decorare (o qualsiasi altra frutta si voglia)

"Mettiamo le mani in pasta" :
Preparare la pasta frolla, mettere la farina, il sale e il burro freddo di frigo a pezzi nel mixer e frullare fino ad ottenere un composto sabbioso e farinoso.
Formare con il composto ottenuto una fontana, nel centro versare i tuorli, lo zucchero e il limone grattugiato, amalgamare velocemente il tutto, fino ad ottenere un impasto compatto ed abbastanza elastico.
Formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola e lasciarlo riposare per almeno mezz'ora in frigo.
Crema: portare a bollore il latte con aggiunta della buccia del limone (senza parte bianca)
lasciar intiepidire.
Nel frattempo versare tuorli e zucchero in una ciotola, mescolare ed aggiungere la farina, amalgamare senza lasciar grumi, versare un pò alla volta il latte intiepidito, dopo aver sottratto la buccia del limone, amalgamare e versare il tutto nuovamente nel tegamino, porre su fuoco basso mescolando continuamente finchè la crema non si addensi spegnere e aggiungere il marsala continuando a mescolare.
Trasferire il panetto di frolla, in una teglia per crostate da 26 cm di diametro, accomodare l'impasto con le mani su tutta la superficie e barte del bordo, porre sopra della carta da forno e coprire con dei fagioli, trasferire in forno già caldo a 180° per circa 20 minuti (la temperatura e il tempo di cottura sono relativi alla potenza del forno)
Farcire con la crema ormai intiepidita, livellare e decorare con i lamponi.
A presto!


mercoledì 21 aprile 2010

Ninna nanna ninna oh questa bimba a chi la do?

bambola

Mia madre s'era messa in testa, che intonandomi la ninna nanna e facendomi bere una tazzina di camomilla per facilitare la digestione, potesse conciliare il sonno nei freddi e uggiosi pomeriggi postprandiali, invernali.
Premurosa ed amorevole, teneva che riposassi, per recuprare l'energie di un temperamento arzillo e giocoso ma pur sempre composto e poi, un pò di ninna pomeridiana ai bimbi ha sempre fetto tanto bene!
Ecco, appunto, ai bimbi ma non alle bimbe, come me poi, che ero l'ultima ad addormentarmi la sera e la prima a svegliarmi al mattino! Io? Che mi svegliavo di notte e giocavo con le ombre sul muro fatte con le mani davanti la lucina dell' abasciur! A me? che soffrivo della sindrome degli occhi da bambola, non li chiudevo un minuto, un secondo! Io? che avevo l'adrenalina che mi scorreva fin nelle punte dei capelli, per questo li AVEVO mossi.
Non c'era camomilla e ninna nanna che tenessero!
Ed infatti, al coprisonno pomeridiano, ero l'unica che sopravviveva e si divertiva, anche solo a guardare gli altri che sonnecchiavano ed a canticchiare con un filo di voce, canzoni mezze inventate.

Vorrei proporre a mammina, di provare a cantarmela adesso quella canzoncina, adesso che mangio pane e sonno...adesso, che m'addormentevei alla primva noooooooooooooooooooOOnfff...roooooOOOonfffff...


Muffins alla camomilla e limone

limone e camomilla


muffins alla camomilla

"Con la partecipazione di" : (per 18 muffins)
250 gr di farina 00
100 gr di zucchero di canna bio (con questa dose risultano meno dolci, li preferisco, nel caso aggiungerne 20-30 gr in più)
3 cucchiaini di cremor tartaro
1 pizzico di sale
2 uova di gallina felice
40 gr di burro bio
70 gr di acqua
50 gr di latte
1 vasetto di yogurt bianco
2 cucchiai di fiori secchi di camomilla
succo e buccia di mezzo limone bio

"Mettiamo le mani in pasta"
:
In un pentolino mettere a bollire l'acqua, aggiungere i fiori di camomilla e lasciar in infusione per 15 minuti, filtrare e lasciar raffreddare.
Nel frattempo, trsferire in una ciotola tutti gli ingredienti solidi: farina, zucchero, cremor tartaro, la buccia grattugiata del limone e il sale, mescolarli tra loro.
In un'altra ciotola, sbattere le uova (non a lungo), aggiungere lo yogurt, il burro fuso, il latte, l'infuso di camomilla e il succo di limone, miscelare e versare gli ingredienti solidi nella ciotola di quelli liquidi, amalgamare grossolanamente, giusto il necessario per eliminare tracce bianche di farina.
Versare il composto nei pirottini sistemati nell'apposita teglia per muffins, infornare in forno già caldo a 180° per circa 18 minuti (la temperatura ed il tempo di cottura sono relativi alla potenza del forno).
A presto!

lunedì 19 aprile 2010

...mentre aspetto che arrivi...

mare


Ho voglia di sole, di vento tiepido e secco, di una primavera inoltrata, del profumo di salsedine, ho voglia di...
...carezze azzurre...



Panini sofficissimi di Federica

panini soffici


panino soffice con ciocco

Ringrazio la bravissima Federica de: "La cucina di Federica" per avermi fatto scoprire questi panini sofficissimi e versatili! Non appena li ho visti nel nutrito ricettario del suo blog, ho preso una cotta ^_^ e li ho realizzati.
Sapete? Credo d'essermene innamorata seriamente!!!
Qui la ricetta

"Con la partecipazione di" :
700 gr di farina 0 molino rosso (io farina 0 bio, non essendomi accorta però, di avere solo 1/2 kg di farina 0 e non avendo la possibilità di acquistarne visto il giorno festivo, ho aggiunto 200 gr di farina manitoba bio).
18 gr di lievito di birra bio
12 gr di zucchero di canna bio
300 gr di latte intero tiepido bio
1 uovo di gallina felice
20 gr di burro (io di soia bio)
20 gr di strutto (ho chiesto a Fede se potessi sostituirlo con il burro ed ho scelto di sostituirlo con burro di soia bio)
15 gr di sale

"Mettiamo le mani in pasta"
:
Non avendo la macchina del pane ho proceduto con l'impasto a mano.
Svuotare la farina sulla spianatoia, aggiungere nel centro l'uovo, amalgamare un pò ed aggiungere il burro a pezzi ed impastare, versare il latte poco per volta con il lievito e lo zucchero precedentemente sciolti in esso, impastare ed aggiungere il sale continuando a lavorare l'impasto.
Dopo una decina di minuti di lavorazione, trasferire la massa in una capiente ciotola di vetro, coprire con della pellicola e lasciarla lievitare in un posto al caldo (io sotto una coperta),ho lasciato che lievitasse per 3 ore e mezza.
Riprendere la pasta e ricavare dei panini da 80 gr l'uno, spennelarli di latte e cospargerli con semi di sesamo, papavero, alcuni li ho farciti con del cioccolato, schiacciandoli un pò e mettendo al centro le gocce di cioccolato, poi richiusi a palla.
Sistemarli su teglia con carta da forno e lasciar leivitare in forno spento per un'altra ora e mezza.
Infornare a 200° per circa 20 minuti (la temperatura e il tempo di cottura sono relativi alla potenza del forno.
FAVOLOSI!!!




venerdì 16 aprile 2010

Perchè qui...non si getta via (più) niente!

candela cocco

La disavventura del rotolo (andato a rotoli) dato in pasto alla pattumiera, (vedi post precedente) ha generato in me, una scrupolosa attenzione nell'impiego TOTALE di ogni ingrediente adoperato...della serie: "qui non si getta via (più) niente" ...credete abbia subito un leggero trauma?
Nell'attesa di una conferma da parte del mio odontoiatra, circa l'implantologia dentale d'acciaio, che possa permettermi di sgranocchiare anche l'involucro di una noce di cocco, ho utilizzato quest'ultimo come contenitore per candela (idea già esistente) che cocco-li l'atmosfera, con la sua avvolgente e soffusa luce.

Qui il video tutorial di come creare le candele con gli avanzi di cera.
P.s il contenitore che ho usato è l'involucro di una noce di cocco, ottenuto estraendo la polpa con l'aiuto di un coltello, dopo averlo sezionato con dei colpi di martelletto lungo la circonferenza.
Non ho aggiunto olio essenziale profumato, in quanto ho usato avanzi di candela profumata cannella e vaniglia.



Muffins cocco e ananas

muffins al cocco e ananas

muffins sfornati


"Con la partecipazione di" : (per circa 20 muffins)
140 gr di farina 00 bio
40 grammi di cocco rapè bio
30 gr di frumina
1 uovo di gallina felice
70 gr di zucchero di canna bio
1 pizzico di sale marino integrale
1 pizzico di bicarbonato
3 cucchiaini di cremor tartaro
50 gr di olio di semi bio
90 gr di latte
20 gr di rum
3 fette di ananas sciroppata al naturale
30 gr di sciroppo d'ananas

"Mettiamo le mani in pasta"
:
Tagliuzzare a piccoli pezzi le fette d'ananas, trasferirle in un colino per eliminare il succo in eccesso.
In una ciotola versare tutti gli ingredienti liquidi mescolare, in un'altra ciotola tutti gli ingredienti in polvere mescolare e versare nella ciotola contenente gli ingredienti liquidi, amalgamare ma non troppo, il composto dovrà risultare grumoso.
Aggiungere i pezzi di ananas e mescolare.
Versare il composto nei pirottini (poco più sotto dell'orlo) sistemati nella teglia per i muffins, infornare a 180° per circa 20 minuti (la temperatura e il tempo di cottura è relativo alla potenza del forno)

mercoledì 14 aprile 2010

Il colmo dei colmi

pioggia

Si sa, di tanto in tanto, una controllatina alla scadenza delle farine si DEVE dare ed io ho la fissa per le date di scadenza degli alimenti.
L'eccezione che conferma la regola però, ha voluto che trascurassi questo importante dettaglio, constatando d'avere in dispensa, una confezione smezzata di farina di segale integrale bio scaduta. Tollerando tuttavia il breve lasso di tempo trascorso ( scadenza 01-04-10 realizzazione ricetta 12-04-10), ho lasciato cadere la farina sulla spianatoia, piuttosto che nel bidoncino della pattumiera!
E fin qui tutto ok!

Rotolo del buongustaio
("buongustaio"...tutto un programma)

(titolo originale di una ricetta tratta da un vecchio giornalino)

rotolo


"Con la partecipazione di" :
per la pasta:
300 gr di farina (io quella di segale integrale)
2 uova
1/2 guscio d'uovo di acqua tiepida (io 3 mezzi gusci)
1 pizzico di sale marino integrale

per il ripieno:
500 gr di funghi freschi (io champignons)
4 fette di prosciutto cotto (io 100 gr di fette di pancetta coppata)
4 cucchiai di panna liquida fresca
2 spicchi d'aglio
2 cucchiai di olio evo
sale marino integrale

per il condimento:
alcune foglie di salvia
40 gr di parmigiano grattugiato
80 gr di burro


P.s. Adesso scoprirete l'accaduto...

"Mettiamo le mani in pasta"
:

ricetta

P.s scusate gli scarabocchi, vecchia arte innata di mia nipote ^_^

Punto 3
: Il mio panno? Asciutto non dava sentori di profumi chimici...bagnato? Ha dato il meglio di sè! Non oso raccontarvi il melange degli gli odori del rotolo, misti al profumo floreale del canovaccio! (menomale che non uso ammorbidente sui tovagliati!)
Son cose che possono succedere! (hem...solo a me ^_^)
MI RACCOMANDO! Non fidatevi MAI di un apparente"candido" panno, l'ideale sarebbe calarlo in acqua bollente per alcuni minuti, farlo asciugare e procedere con l'avvolgimento dell'impasto.
Malgrado ciò, ho lasciato continuasse ancora un pò nella cottura, se non altro per fotografare il risultato finale, purtroppo mangiato solo con gli occhi.
Se doveste organizzare una raccolta sui cataclismi culinari, state pur certe che aderisca all'iniziativa, come perdermi l'occasione di andare in pole position con questa ricetta? Pecco troppo di presunzione?

martedì 13 aprile 2010

...e felice canto beatamente...

Un inno al sole e alla gioia di vivere!
(e anche oggi minaccia di pioggia)


"Private message"

(Amoreeeee guardalo tutto ^_* mi sono accorta solo dopo averlo inserito...che combinazione pazzesca!!!)




Cookies alle mandorle, pistacchi e fragole al profumo di cardamomo

cookies

"Con la partecipazione di"
:
150 gr di zucchero di canna bio
100 gr di "farina" pistacchi non salati (o pistacchi già sbucciati)
250 gr di mandorle spellate
180 gr di fragole
2 bacche di cardamomo
1 cucchiaio di farina 00
1 uovo

"Mettiamo le mani in pasta" :
Lavare e tamponare con dello scottex le fragole, tagliarle a fette sottili, sistemarele su di una teglia con carta da forno, trasferire in forno termoventilato per 40 minuti circa, a 60-70 gradi (servirà ad eliminare gran parte della quantità d'acqua).
Nel frattempo, in un mixer, macinare finemente le mandorle e i pistacchi (per quest'ultimi, se non a disposizione la loro "farina").
Trasferire in una ciotola ed aggiungere i semini ottenuti dalle bacche di cardamomo, pestati in un mortaio, l'uovo, la farina e le fragole tagliuzzate.
Amalgamare con le mani e formare delle polpette un pò più piccole di un'albicocca, schiacciarle (spessore circa 6-7 mm) sistemarle su di una teglia con carta forno.
Trasferire in forno già caldo, per circa 15 minuti a 180° (il tempo e la temperatura è relativa alla potenza del forno).
Lasciar raffreddare prima di gustarli.

A presto!

lunedì 12 aprile 2010

"Al cuor non si comanda"

spighe

L'idea iniziale, era quella di accompagnare questi squisiti gnocchi ripieni, con una salsina di asparagi spontanei, non appena Pagno ed io, avremmo fatto una delle nostre primaverili passeggiate campagnole.
Per una serie di cause, ciò non è avvenuto e siccome la mia voglia di sperimentare gli gnocchi ripieni, era in fervore, così come lo è la scadenza della raccolta: "Oro nel piatto" di Federica di "Note di cioccolato", alla quale partecipo con questa ricetta, ho ceduto al richiamo di uno dei miei più amati vegetali: il carciofo.
Effettivamente, l'inconfondibile profumo dello zafferano, ingrediente starring della raccolta e l'allettante sapore dei gamberi, si sono completati sposando il sapore dolcisatro del cuor di carciofo...
...daltronde "Al cuor non si comanda"!


Gnocchi di patate allo zafferano ripieni di gamberi con paté di carciofi

gnocchi ripieni


gnocchi ripieni e patè di carciofi

"Con la partecipazione di" : (dosi per 5 persone)
per gli gnocchi:
600 gr di patate a pasta bianca ideali per gli gnocchi (purtroppo non sono riuscita a reperirle ed ho usato quelle a pasta gialla, aggiungendo un pò più farina)
250 gr di farina 00 + qualche manciata per la spianatoia
1 bustina di zafferano
6 gamberi freschi
sale marino integrale

per il paté di carciofi:
4 carciofi
1 scalogno
1/2 dado assolutamente senza glutammato (se fatto in casa meglio)
2 foglie di basilico
3 cucchiai di olio evo
acqua all'occorrenza
parmigiano grattugiato

"Mettiamo le mani in pasta" :
Lavare e lessare le patate intere con la buccia, in abbondante acqua salata.
Sciacquare sotto acqua corrente fredda i gamberi, scottarli in acqua bollente per qualche minuto, privarli della corazza e tagliuzzarli con l'aiuto di un paio di forbici, in piccolissimi pezzi.
Nel frattempo, lavare i carciofi, togliere le foglie dure, tagliare le punte, rindurli a pezzi.
In una padella imbiondire lo scalogno nell'olio, aggiungere i carciofi e il basilico, lasciar cuocere per un paio di minuti ed aggiungere un pò d'acqua e il dado sbriciolato.
Mescolare di tanto in tanto, agiungendo dell'acqua se è il caso, fino a cottura.
Pelare le patate ancora calde, passarle nello schiacciapatate facendole cadere su una spianatoia, aggiungere la farina, lo zafferano, lavorare l'impasto (tuttavia non troppo a lungo) fino ad ottenere un panetto omogeneo.
Infarinare la spianatoia e sottrarre con l'aiuto di un coltello, dei pezzi dal panetto, ricavare dei serpentelli spessi circa 2 cm e con il coltello sezionarli in pezzi grandi di circa 2 cm.
Man mano, creare un incavo ad ognun gnocco, in cui mettere un pezzettino di gambero, richiudere e con i palmi delle mani formare delle palline, se avanza un pò di pazienza ^_^ passate ogni gnocco sull'apposito rigagnocchi o sui rebbi dalla parte interna di una forchetta, premendo leggermente.
Immergere gli gnocchi in abbondante acqua bollente, quando saranno a galla, scolarli con un ramaiolo.
Nel frattempo, frullare i carciofi in un mixer aggiungendo qualche cucchiaio di acqua di cottura.
Condire gli gnocchi con il paté di carciofi, mescolare, impiattare e spolverizzare con del parmigiano grattugiato, decorare con qualche gambero.

Con questa ricetta partecipo all raccolta "Oro nel piatto" di Federica de: "Note di cioccolato"
Grazie Fede! ^_^ mi sono divertita tanto!



venerdì 9 aprile 2010

Leggere, fotografare e gustare...


La fotografia è una delle espressioni artistiche che più amo, oltre a trasmettermi grandi emozioni mi diverte moltissimo.
Per cui, quando ho letto questo post da Chiara de"Un pizzico di magia", mi sono fiondata qui nel blog di Raffaele: "Il nascondiglio di bacco" dove ho felicemente accolto la proposta di partecipare al concorso fotografico "leggere & fotografare"

Raffaele scrive:" Il tema è quello della lettura, in tutte le sue possibili declinazioni e secondo la fantasia di ognuno. La lettura come mezzo per la conoscenza, la lettura come relax, la lettura come modo per comunicare, la lettura... Se avete un parente che legge a testa in giù; se avete un bambino che legge la favola di Pinocchio; se avete la zia che legge mentre guida (pericolosissimo); se avete vostro marito che legge mentre si fa la barba; se leggete le istruzioni del videoregistratore (siete gli unici al mondo); se leggete le indicazioni dei cibi in scatola (fate bene e mangiate più sano); se leggete le pubblicità (che c'è da leggere?); etc, etc... insomma se leggete o vedete persone che leggono, scattate una foto e mandate alla nostra mail..."

Io l'ho fatto e voi? ^_^


Brioches con cioccolato e pera

brioches

pera e cioccolato

"Con la partecipazione di"
: (dosi per 10 brioches)
150 gr di farina manitoba bio
150 gr di farina 00 bio
30 gr di zucchero di canna bio
80 gr di burro bio
50 gr di latte intero fresco bio
2 uova di gallina felice
5 gr di lievito di birra bio
1 pizzico di sale marino integrale

per il ripieno
2 manciate di medagliette di cioccolato fondente (anche cioccolato a pezzettini andrà bene)
1 pera
1 goccio di rum
20 gr di burro bio
un pizzico di vaniglia bourboun bio

"Mettiamo le mani in pasta" :
In un capiente ciotola, setacciare le farine, nel centro delle quali aggiungere lo zucchero le uova, il burro a temperatura ambiente a pezzi e il lievito preventivamente sciolto in un pò di latte tiepido.
Amalgamare un pò ed aggiungere il sale sciolto nel resto del latte, impastare per circa 10 minuti, fino ad ottenere un impasto omogeneo, lasciarlo nella ciotola e coprire con della pellicola, trasferire in frigo per circa 9 ore (io ho impastato la sera ed ho infornato la mattina).
Sbucciare la pera e ridurla in tanti piccoli pezzi.
In un tegamino d'acciaio sciogliere il burro ed aggiungere la pera a pezzettini, la vaniglia e il rum, lasciar sfumare, spegnere.
Sottrarre dall'impasto dei pezzi, lavorarli un pò con le mani e formare ad ognuno un incavo sufficientemente profondo, in cui mettere i pezzi di pera e il cioccolato, chiudere e formare delle sfere leggermente schiacciate (grandi quanto un mandarino poco più).
Sistemare le brioches su una teglia con carta da forno, trasferire in forno spento con un pentolino d'acqua calda, lasciar lievitare fino al raddoppio (circa 1 ora)
Spennellare con uovo sbattuto ed un goccio di latte, infornare a 170° per circa 20 minuti (il tempo e la temperatura dipende dalla potenza del forno)



mercoledì 7 aprile 2010

Latte & latte

Crèpes al latte di cocco con dulce de leche

crepes

Ringrazio infinita-mente ^_^ la mia mente, d'aver dimenticato di ricordarmi (bel gioco di parole) d'acquistare o preparare preventiva-mente qualcosa per la colazione di oggi.
Pronta-mente, m'ha suggerito di realizzare quest0 breakfast (e non solo) delizioso vera-mente!

dulce de leche

Per il dulche de leche ho seguito la ricetta di Ale de:"Con amore per amore" ho soltanto ridotto le dosi a 1/4 (la giusta quantità che serviva). Grazie Ale ^_*
Non avendo il bimby, ho lavorato il tutto in un pentolino con fondo spesso.

"Con la partecipazione di"
:
250 ml di latte fresco intero bio
80 gr di zucchero di canna bio
la punta di 1 cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di vaniglia bourboun in polvere bio

"Mettiamo le mani in pasta"
:
In un pentolino d'acciaio con fondo spesso, versare il latte, lo zucchero, il bicarbonato e la vaniglia, mescolare e porre sul fornello più piccolo a fiamma media.
Mescolare continuamente per 35 minuti circa, finchè il composto non risulti liquido-cremoso.
Trasferire la crema ottenuta in un vasetto di vetro e con un mixer ad immersione, frullare per eliminare eventuali grumini.
Lasciar riposare per un'ora in frigo. (da sballo!!!)

Per le crèpes: (dosi per dieci crèpes)
70 grammi di farina bianca di farro bio
50 grammi di farina 00 bio
250 ml di latte di cocco bio
1 uovo di gallina felice
20 gr di burro bio
1 cucchiaio d'acqua
1 cucchiaio raso di zucchero di canna bio
un pizzico di vaniglia bourboun in polvere bio
1 pizzico di sale marino integrale

"Mettiamo le mani in pasta" :
In una ciotola setacciare le due farine, aggiungere il latte, l'acqua, l'uovo, lo zucchero, il sale e la vaniglia, mescolare bene aggiungere il burro fuso precedentemente e con il mixer ad immersione rendere il più omogeneo possibile il composto, lasciar riposare per un'ora.
Porre su fiamma una padella antiaderente di 15 cm di diametro, versare il composto un pò alla volta, con l'aiuto di un mestolino, procedere con la cottura di entrambi i lati delle crepes.
Spalmare un velo di dulche de leche su un lato di ogni crèpes chiudere a pochette o come si preferisce ed ornare con qualche colata di dulche de leche.

martedì 6 aprile 2010

Premi e confidenze

totale libertà



Questi tre premi coccolosi, li ho ricevuti da Lady Boheme de: "Hiperica" e da Giulia de: "Giulia dans le noir" il primo (il fiore giallo) grazie ragazze!

















Questo bouquet da Sabrina de: "Architettando in cucina" ...grazie!






Questo gioioso dono, da parte di Soribel de: "Lullaby-coccinella laboriosa" ...grazie!

Le regole: passarlo ad altre dieci persone (infrango, sorry!) elencare 10 cose che ci rendono felici.


Di cose belle che mi rendono felice, ce ne sono un'infinità, mi limiterò tuttavia all'elencazione delle cose che mi fan gioire in questo periodo
(tralasciando l'amore, che rimane in assoluto la più importante!)



1) Veder crescere le mie piantine.

2) Lasciarmi carezzare dai timidi e tiepidi raggi del sole primaverile.

3) le gite fuoriporta a raccoglier asparagi, mentre ammiro campi screziati di papaveri.

4) Il pensiero che tra non molto potrò finalmente tuffarmi in mare (la "vigilia" di ogni evento mi mette in fibrillazione!)

5) Le uscite in barca a vela, alla ricerca dei delfini che soprattutto in questo periodo, si spingono sotto costa, per cibarsi di pesce azzurro.

6) Sentire al tramonto il garrio delle rondini.

7) Iniziare a togliere qualche strato di "cipolla" di dosso (sono freddolosissima).

8) La luce del giorno che si protrae più a lungo

9) Andare in bici più spesso (me l'hanno rubata sig sig...spero di trovarne una uguale, d'epoca).

10) Fare colazione in veranda.





Da parte di Fderica de: "Note di cioccolato"
e da Lady Boheme de: "Hiperica"...grazie ad entrambe!
Grazie a Cri: "Lo specchio ti riflette" ho scoperto che c'erano delle regole da rispettare:
citare il blog da cui si è ricevuto il premio, passare il premio a dieci blog (scusate! Ma infrango)
confessare dieci cose che non conoscete di me...prontiiiiii...VIA!




1) Sono lunatica, vivo momenti di gioia intensa alternati a momenti meno gioiosi, fortunatamente prevalgono i primi.

2) Sono esageratamente protettiva ed è anche per questo che io e Pagno abbiamo deciso di non procreare.

3) Sono solo apparentemente estroversa, in realtà molto riservata e difficilmente mi apro agli altri. (quindi per voi è un privilegio leggere queste righe ^_^ scherzo!!!)

4) A volte indosso una maschera gogliardica su pensieri e preoccupazioni.

5) Quando sento un nodo in gola, provocato da una bella o meno piacevole sensazione, la vista si "liquefa", non riesco a trattenermi, facendo credere a chi è presente alla scena, che è stato uno sbadiglio a rendermi gli occhi lucidi...ma non funziona!

6) Non sono un granchè timida, dipende dalla situazione.

7) Soffro atrocemente di vertigini ! Per raggiungere Erice in camper, ho subito una violenza immane, più salivamo e più avvertivo una sensazione inspiegabile, solo chi ne soffre può capire...
però grazie alla mia caparbietà, riesco (o quasi) a vivere nonostante tutto, meravigliose sensazioni, come quella di ammirare lo spettacolo ( avolte anche solo tra le dita di una mano ^_^) dei panorami mozzafiato ad alta quota (resisto solo qualche secondo e per immortalare lo scenario, mi servo dell' autoscatto o fotografo solo se dinnanzi a me ci sono protezioni).

8) Ho il terrore dei films horror, quando succede (ahimè) di guardarli a casa di amici, sono costantemente con il viso tra le mani, o nascosto sotto il braccio di Pagno e non faccio altro che chiedere: "posso guardare adesso?" è inutile dirvi gli scherzi che subisco da tutti...ovvio che prima di addormentarmi, passo un pò di tempo a studiarmi i vari rumorini e ombre!

9) Non riesco a star zitta quando sono in macchina con qualcuno che conosco poco, m'imbarazza e cerco di coprire il silenzio.

10) Sono capace di mangiare (giuro!) 1 kg (ed anche più...però shhhh non diciamolo a nessuno) di cozze crude.

P.S Passo con piacere questi doni a chiunque lo desideri.


Zuppetta di cozze con tubetti rigati

(senza vino bianco)

zuppetta di cozze

"Con la partecipazione di" : (dosi per 3 persone)
1 kg di cozze da sgusciare
5-6 pomodorini pachino
1 spicchio d'aglio
prezzemolo
3 cucchiai d'olio evo
pepe nero da macinare al momento
peperoncino a piacere
300 gr circa di pasta formato tubetti rigati

"Mettiamo le mani in pasta"
:
Se avete la dimestichezza a sgusciare le cozze...magnifico! Al contrario, fatevele sgusciare (tenendo da parte un pò d'acqua, da filtrare, in cui sono state imbustate), altrimenti trasferite le cozze in un tegame, aggiunete un dito d'acqua, mettere su fiamma bassa, non appena i gusci si saranno aperti leggermente, spegnere , lasciar intiepidire e ricavare il frutto, filtrare l'acqua di cottura ed aggiungerla nuovamente alle cozze.
In una padella a bordi alti, versare l'olio ed aggiungere l'aglio, soffriggere leggermente ed aggiungere i pomodorini tagliati a metà, il peperoncino, non appena si cuoceranno leggermente i pomodorini, aggiungere il prezzemolo (quest'ultimo non dovrà friggere e carbonizzarsi) mescolare, lasciar cuocere per alcuni minuti e versare le cozze con la loro acqua, cuocere per circa 5 minuti max.
Contemporaneamente cuocere la pasta, scolarla molto al dente, terminare la cottura nella padella con le cozze.
Impiattare aggiungendo pepe nero macinato al momento e abbondante prezzemolo tritato.




venerdì 2 aprile 2010

Loison: tradizione e qualità


Quando mi è giunta la notizia che avrei ricevuto un premio da parte del gentilissimo signor Loison, nonostante non fossi tra le vincitrici, al contest "metamorfosi naturale" indetto da Daphne di "Metamorfosi rosa", ero in vacanza.
La curiosità di sapere cosa contenesse il prezioso pacco fu immensa! Placai così il mio fervore, chiedendo a mia madre di aprirlo al mio posto.

Nella colazione del giorno successsivo al mio rientro, trionfava sulla tavola, un meraviglioso panettone a lievitazione naturale, di una bontà e genuinità proverbiale, così come la sublime e soffice colomba mandorlata alla pesca, credetemi, non ne ho MAI assagiata una così buona! Ne danno conferma, anche gli ospiti che hanno avuto il piacere di deliziarne qualche fetta.
L'indiscutibile qualità dei prodotti, è ornata da delicate ed eleganti confezioni dai colori sobri e freschi.
A corredare il tutto, una serie di depliants con cenni storici e varie argomentazioni relative alla tradizione circa la naturale lavorazione e lievitazione degli impasti, oltre che alla freschezza e altissima qualità degli ingredienti aggiunti, ed un ricettario che vede il panettone come ingrediente protagonista per: brulè, tiramisù, gratin, soufflè e altre sopraffini ricette.
Ma questo ed atro potrete scoprirlo qui nel completo ed elegante sito della Loison

Un ringraziamento SPECIALE va al signor Dario Loison e a Daphne.


Loison