...non ho altro d'aggiungere.
Le circostanze ci hanno consentito solo di ammirarne la bellezza, torneremo per viverlo!
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Dopo aver percorso una strada lunga 70 km circa, che attraversa lo Chott el Jerid,
Finalmente ci si rende conto che siamo in un' oasi, dove è netta la distinzione tra centro abitato ed il palmeto, rimasto cosi com'era 7 secoli fa, quando furono progettati e scavati i canali d'irrigazione che ancora oggi, distribuiscono l'acqua tra i terreni appartenenti ai pochi storici proprietari, attenendosi alle stesse regole di quei tempi.
Il concime usato per il terreno, è quello gentilmente offerto dagli animali che qui non mancano, infatti, si gira in calesse trainato da cavalli o carretti trainati da muli o asini; poco sviluppo e tanto progresso.
Il tono della voce della popolazione autoctona, è perfettamente armonizzato col silenzioso paesaggio.