lunedì 25 gennaio 2010

Cavo...lo!!!

(immagine presa dal web) Siracusa

Ciao a tutti!!!
Dopo una fuga da Nicolosi un paesino sull'Etna (innevato), dove avremmo voluto sciare, ma che le avverse condizioni meteo, non hanno permesso gli impianti sciistici di funzionare, siamo giunti nella meravigliosa Siracusa!
Avrei voluto mostrarvi le immagini catturate dalla mia fotocamera, ma...
...potevo non dimenticare almeno una, solo una cosa piccola, ma di grande importanza, nell'organizzare la valigia per questo viaggio?
Certo che no!!!
Il cavo usb per trasferire le immagini dalla fotocamera al pc ^_^
Siii certo, potrei comprarne un ulteriore...infatti lo sto cercando...e presto spero, quando miss connessione mi concederà il piacere di poter navigare col vento in poppa, vi mostrerò le nostre emozioni immortalate.

Grazie a tutti, con affetto pagnottella (ormai oltre che di nik, anche di fatto!!! ^_*)

Un abbraccio affettuosissimo alla DOLCISSIMA Roby (leggete qui )
Grazie tesoro!

martedì 19 gennaio 2010

"Dolce" viaggiare!

(immagine presa dal web)
Ciao a tutti, come avrete letto nel post precedente, siamo in viaggio.
Ho con me il pc, ma ho poche possibilità per connettermi.
Ringrazio chi ha lasciato un commento e chi lo lascerà, do il benvenuto ai nuovi arrivati, i cui blog visiterò presto con molto piacere!
Un affettuoso saluto, la vostra più che mai pagnottella in preda ai dolci più buoni del mondo ^_*

lunedì 18 gennaio 2010

A-hugs

(immagine presa dal web)

Da quando è nata Blobbina, (lievito madre) 2 anni e 3 mesi fa, (bisogna essere precisi, ogni giorno che passa, è importante per la maturazione del LM) e Liquilla (lievito madre liquido) ultimamente, (ma che non ho ancora sperimentato completamente) il mio entusiasmo nel preparare i lievitati, è il caso di dire, sia lievitato a dismisura!
La soddisfazione di gustare il pane e non solo, fatto in casa è unica, più bella se nell'impasto vi è stato aggiunto il lievito madre.

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A differenza del lievito di birra, la lievitazione acida è molto più lenta, di contro però, numerose proprietà positive sono riconosciute alla lievitazione naturale:

- la proteolisi operata dai batteri lattici comporta una maggiore digeribilità delle proteine;
- gli aminoacidi rilasciati dalla proteolisi batterica sono molti di più rispetto alla lievitazione con lievito di birra;
- migliore lavorabilità dell'impasto;
- colorazione della crosta più scura (gli aminoacidi liberi reagiscono con gli zuccheri nella reazione di Maillard, durante la cottura);
-aroma più intenso, sapore e fragranza particolari, che dipendono soprattutto dal tipo di fermentazione, dalla presenza di acido lattico e acetico e anche dai ceppi microrganismi che compongono il lievito;
-biodisponibilità dei minerali (le fitasi batteriche liberano i sali chelati all'acido fitico)
Grazie ai tempi di lavorazione più lunghi, gli enzimi che partecipano al processo di lievitazione, rendono il pane più sano e digeribile, inoltre il pane prodotto con la pasta madre, si conserva più a lungo rispetto a quello ottenuto con lievito di birra (informazioni wikipedia)

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Consiglio a chi non si è ancora immerso in questa affascinante avventura, di farlo al più presto!
Il mio LM, è nato grazie alle preziose informazioni trovate qui nel meraviglioso blog della mitica e consapevole Izn (l'adoro), in cui troverete passo passo, come realizzare e curare il vostro LM.
Ci sono anche informazioni circa la conservazione del LM per tempi lunghi: partenze a lungo termine, mancanza di tempo in alcuni periodi, da dedicare ai *rinfreschi (*vedrete di che si tratta sempre nel suo blog)
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Conservazione a lungo termine del lievito madre

- surgelato: in un sacchetto per surgelare, nel congelatore. Quando vi serve lo lasciate scongelare, dev'essere a temperatura ambiente, poi fare rinfreschi fino ache non raddoppia in tre ore; a questo punto è pronta per essere utilizzata.
- secco: spalmato con una spatola in uno strato sottile sulla carta forno e lasciato asciugare all'aria. Dopo un paio di giorni, quando si secca, si può staccare e mettere in un vasetto.
- disidratato: fare un rinfresco con sola farina in modo che diventi molto asciutto (deve avere una consistenza farinosa), poi lasciatelo ulteriormente al caldo perchè perda l'umidità residua.
Mettetelo poi in frigo (si conserva mesi); quando lo risveglierete dovrete però fare vari rinfreschi di seguito per farlo tornare ad avere la capacità di fermentare. (tratto da: Il pasto nudo)


Di seguito, dei fotogrammi sulla conservazione a secco che ho effettuato qualche giorno fa...

...che significa?... che il mio amore ed io partiamo!!! Per dove? Non sappiamo ancora, le mete sono tante, montiamo su Figo e bruuum bruuum viaaaaaaaaaaaa
Mi assenterò per un pò, spero di fare affidamento sulla chiavetta internet per connettermi e venirvi a trovare.
Vi penserò e mi mancherete tantissimo! Abbracci, abbracci, abbracci a tutti!!!...

...abbracci con "panana" e cacao


La ricetta l'ho presa da questo video, della bravissima Greedy
"Con la partecipazione di" : (ho fatto metà dose della ricetta originale ed ho sostituito il burro di soia alla margarina, per la frolla chiara, ho sottratto 25 grammi di farina aggiungendone altrettanti, di banane chips finemente triturate)
per l'impasto chiaro:
1oo grammi di farina 00 bio
25 grammi di banane chips finemente triturate
50 grmmi di zucchero di barbabietola bio
25 grammi di burro bio
22 grammi di burro di soia bio
1 cucchiao e 1/2 di panna fresca
1/2 cucchiaio di miele d'acacia
2 cucchiaini rasi di cremor tartaro
1 pizzico di sale marino integrale
per l'impasto scuro:
125 grammi di farina 00
60 grammi di zucchero di barbabietola bio
20 grammi di burro di soia bio (vi consiglio 10 grammi in meno, con questa dose l'impasto è risultato troppo friabile e meno semplice da gestire)
30 grammi di burro bio (idem come per il burro di soia o margarina)
15 grammi di cacao amaro in polvere bio
20 grammi di latte parzialmente scremato fresco (meglio 10 grammi)
20 grammi di uovo (*vedi nella procedura)
2 cucchiaini rasi di cremor tartaro
1 pizzico di sale marino integrale
"Mettiamo le mani in pasta" :
Impasto chiaro:
Prima di tutto triturare finemente nel mixer, le banane chips.
Trasferire tutti gli ingredienti nel mixer, lasciare che si amalgamino bene, rovesciare il tutto su di un piano, compattare l'impasto, formare una palla omogenea, metterla da parte in un piatto.
Impasto scuro: ( *sbattere un uovo sottrarre 20 grammi da aggiungere, al resto degli ingredienti) trasferire tutt0 nel mixer, lasciare amalgamare.
Rovesciare il tutto sul piano e compattare.
Iniziare a formare i biscotti (è preferibile cominciare dall'impasto chiaro, in modo che non si sporchi con eventuali residui di quello al cacao) sottrarre dall'impasto dei pezzetti, con i quali formare dei piccoli cordoncini lunghi circa 5 cm, eseguire lo stesso procedimento con l'impasto al cacao.
Arcuare a ferro di cavallo tutti i cordoncini.
Sovrapporre le estremità di quelli scuri a quelle dei cordoncini chiari, o viceversa, schiaccciandoli, in modo che aderiscano gli uni agli altri.
Trasferire man mano gli abbracci nella teglia precedentemente foderata con carta da forno, infornare a 180° per circa 15 minuti.
A presto!
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P.s tra i lettori fissi, si sono aggiunti nuovi sostenitori che con piacere vorrei ringraziare e visitare i loro eventuali blog, ma non riesco a rintracciarli, se clicco sul loghetto, non appare il link che conduce ai loro blog.
Qualcuno è cosi gentile da suggerirmi come fare?
Loro sono: Eka, Chiara, Pierri.Anna
Ragazze, se vi trovaste a passare nuovamente da queste parti, sareste cosi gentili da lasciarmi un messaggio, in modo che possa risalire ai vostri blog? ^_^
GRAZIE!



martedì 12 gennaio 2010

Zampe e zampone all'opera!


Pochi pomeriggi fa, dopo una piacevole passeggiata trascorsa tra il freddo tonificante e l'odore del mare che mi affiancava lungo il tragitto, ho sfoderato la mia inseparabile fotocamera per immortalare un cielo gonfio ed infuocato...oh nooo!!! Batterie scariche! Mi sono affidata cosi, alla fotocamera del telefonino.
Soddisfatta e felice, sono tornata a casa con un grande appetito, una voglia di pizza sovrastava ogni altra succulenta proposta, i tempi non mi avrebbero permesso di poter preparare l'impasto e infornarne una, mi sono accontentata di un trancio di pizza margherita comprata in pizzeria...
...non è la stessa cosa, come gustarne una fatta in casa con farina bio e lievito madre, cosi la sera stessa ho messo zampe e zampone all'opera!

Non si tratta di un superstite della cena di capodanno.
Il cotechino in questione, l'ho acquistato nel pieno del periodo natalizio.
L'idea era proprio quella di farcire con esso e degli spinaci, una squisita pizza.

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Vorrei ringraziare di cuore, due nuove care amiche della blogsfera che mi hanno affettuosamente donato un prezioso premio , loro sono Tix l'ideatrice del premio e Laura.
Grazie ragazze!
La regola è quella di donarlo a 5 blog-amiche, ma ancora una volta, potrei permettermi d'infrangere le regole? Mi piacerebbe donarlo a tutte, proprio tutte le mie care amiche della blogsfera.
Grazie!
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Pizza con spinaci e cotechino


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"Con la partecipazione di" :
Per l'impasto:
320 grammi di farina 0 bio
100 grammi di farina di soia bio (rende l'impasto morbido, un segreto rivelatomi da un bravissimo pizzaiolo...circa 1/4 della quantità totale della farina, deve essere di farina di soia)
130 grammi di lievito madre
220 grammi di acqua
1 cucchiaio d'olio evo
1 cucchiaino di sale marino integrale
Per la farcitura:
1 cotechino di buona qualità
350 grammi di spinaci surgelati
1 pizzico di sale marino integrale
aglio
olio evo
"Mettiamo le mani in pasta" :

Un'ora prima d'infornare, trasferire gli spinaci ormai scongelati, in una padella con olio e aglio, salare.
Cuocerli per qualche minuto, girando di tanto in tanto, con un cucchiaio di legno, spegnere e mettere da parte.
Scottare il cotechino, come da istruzioni sulla confezione.
Affettarlo ed eliminare il budello circostante.
In una ciotola piccola, versare l'acqua intiepidita e l'olio, aggiungere il lievito e scioglierlo con la mano.
In una capiente ciotola, mischiare le farine al centro delle quali, versare il lievito sciolto, impastare un pò ed aggiungere il sale, continuare ad impastare abbondantemente, fino a rendere l'impasto omogeneo e liscio.
Coprire con della pellicola la ciotola, lasciar lievitare in un posto caldo.
Dopo circa 8 ore, trasferire la massa lievitata in una teglia oliata, stenedere l'impasto ed aggiungere prima gli spinaci cotti e poi le fettine di cotechino prive di budello, trasferire in forno preriscaldato a 250°, per 20-25 minuti

sabato 9 gennaio 2010

Bocconcini da favola


...Cappuccetto, notò che la nonna era davvero diversa dal solito...
"Strano..." pensò "Guarda un pò com'è ridotta, deve stare davvero male, povera nonna!"
"Oh nonnina che orecchie grandi che hai!" Esclamò Cappuccetto.
"Per sentirti meglio, nipotina mia..." rispose il lupo addolcendo la voce.
"E che occhi grandi hai!"
"Per vederti meglio, bimba mia..."
"E che braccia grandi hai!"
"Per abbracciarti meglio bimba mia..."
"Oh nonna , ma che bocca grande hai!"
" Per mangiarti meglio!" Ringhiò il lupo...e GNAAAAAM, fece di Cappuccetto un succulento bocconcino!!!

Una nota in più (clicca nella freccetta)


Bocconcini di pane con paprika dolce e pistacchi

upload pictures
Vi piace l'idea della gif animata con le immagini? Cliccate qui per crearne una...
P.s badate però , che la gif animata, perde un pò nella qualità delle immagini.



"Con la partecipazione di" :
150 grammi di farina di segale integrale bio
150 grammi di farina 0 bio
100 grammi di lievito madre rinfrescato 8-9 ore prima
150 grammi di acqua
20 grammi di panna bio
1 cucchiaio di olio evo
50 grammi di pistacchi non salati
1 cucchiaio abbondante di paprika dolce
1 cucchiaino di sale marino integrale
" Mettiamo le mani in pasta" :
Sciogliere il lievito madre in acqua tiepida.
In una ciotola capiente mischiare le due farine, nel mezzo, aggiungere il lievito madre sciolto, mescolare ed unire l'olio i pistacchi precedentemente sgusciati e tagliuzzati grossolanamente con un coltello, la paprika.
Amalgamare un pò ed unire il sale, continuare a lavorae l'impasto fino a renderlo omogeneo.
Coprire con della pellicola la ciotola e porre a lievitare per circa 9 ore in un posto caldo.
Formare delle palline grandi quanto quelle da ping pong, schiacciarle leggermente e disporle su di una teglia con carta da forno.
Lasciar lievitare ancora un ora e mezza.
Nel frattempo accendere il forno (statico) a 180° , trasferire la teglia e cuocere per una 20na di minuti.
Accompagnare i bocconcini con prosciutto, formaggio spalmabile o sfizi che più vi aggradano, sono ottmi anche soli ;-)

mercoledì 6 gennaio 2010

Covavo una curiosità...

Nella cristalliera del tinello, erano disposte in fila indiana, delle bottiglie mignon di liquore, usate da mia madre, diluite con acqua e zucchero, per inzuppare le famose "torte solo per adulti".
Pan di spagna, è il caso di dire, che "bevevano" come spugne, rivestiti di glassa al cioccolato e farciti di crema pasticcera.
Ero incuriosita da una bottiglietta tutta gialla, il cui liquido corposo, fluttuava lento, quando ne oscillavo l'involucro.
Rimasi un pò delusa quando mamma mi disse, che di quella "cremina" non avrei potuto assaggiarne neanche una goccina...
...ora che sarei grande, mi limito a gustare del buon vino rosso e qualche goccina di zabov...ma fatto in casa eh! ;-)

Liquore all'uovo o Zabov
(tratto da una vecchia rivista di ricette)



"Con la partecipazione di"
:
P.s ho usato zucchero di canna bio al posto
del saccarosio.
le uova devono essere large, assicurarsi che la data di confezionamento non abbia superato i 5 giorni.
"Mettiamo le mani in pasta":
Mettere 200 grammi di zucchero in un tegamino col fondo spesso, unire i tuorli e montarli.
Versare lo zucchero rimanente in un altro recipiente, aggiungere il latte e la scorza del limone, attenzione a non tagliare anche la parte bianca.
Portare a bollore il latte, abbassare il fuoco al minimo, mescolare con un cucchiaio, finchè lo zucchero non si sia sciolto (circa 5 minuti).
Unire il latte poco per volta ai tuorli, trasferire nel tegamino e porre su fuoco bassissimo, cuocere per circa 10 minuti, senza smettere di mescolare.
P.s la crema non deve bollire, se si scalda troppo, allontanare per qualche secondo il tegamino dalla fiamma.
A fine esecuzione, spegnere il fuoco e trasferire il tegame in un recipiente pieno d'acqua fredda, da cambiare di tanto in tanto, o se preferite, aggiungere dei cubetti di ghiaccio nell'acqua.
Lasciar raffreddare la crema , mescolando di tanto in tanto.
Quando la crema sarà fredda, aggiungere il marsala mescolare bene e poi unire l'alcol, mescolando ulteriormente.
P.s non versare altro liquido finchè quello versato prima non sarà assorbito.
L'imbottigliamento:
Passare il liquore attraverso un colino, versare nella bottiglia e tappare. (ho usato due bottiglie da 66 cl)
Tenere il liquore nella parte meno fredda del frigo.
Meglio aspettare una settimana prima di gustarlo.
Da consumare entro un mese.
Troppo buono!
Attenzione!
Bottiglie e strumenti vanno sterilizzati 5 minuti in acqua bollente; gli arnesi in plastica, si possono pulire con qualche goccia di alcol.
Il liquore si conserva in bottiglie di vetro, meglio se scure, chiuse con tappo ermetico.





lunedì 4 gennaio 2010

La luna piena, in un pomeriggio inoltrato, dell'ultimo giorno dell'anno.


Ero intenta nella realizzazione di una deliziosa e profumata crostata, il silenzio mi teneva compagnia.
La luce del giorno placava lenta, passando di sfumatura in sfumatura, raggiungendo man mano un colore deciso ed infinito.
Stentavo a spingere l'interruttore della luce, mi piaceva il diffuso chiaroscuro, dato dalla naturalezza del momento.
Ho preferito fermarmi alla sola preparazione del panetto di frolla, come base del dolce per il giorno seguente, oltretutto gli scatti fotografici con poca luce naturale, non avrebbero donato la purezza dei colori alle immagini.
Intanto ho avvertito la strana sensazione d'esser curiosamente scrutata, da occhi intensi ed ultraterreni...ho rivolto lo sguardo verso la grande vetrata ed ho visto lei, meravigliosamente limpida e argentea...


Crostata con crema rosa e litchis





"Con la partecipazione di" :
Per la frolla:
120 grammi di farina 00 bio
80 grammi di farina di farro bianca bio
70 grammi di zucchero di canna bio
15 grammi di olio evo
1 uovo + un tuorlo bio
metà cucchiaino di cremor tartaro
buccia di mezzo limone bio
Per la crema:
55 grammi di zucchero di canna bio
1 uovo intero bio
mezza bacca di vaniglia bourbon
buccia di mezzo limone bio
370 grammi di latte intero bio
40 grammi di farina 00 bio
2 cucchiai di sciroppo d'amarena
Per la decorazione:
una manciata di litchis, sufficiente a coprire la superficie dello strato di crema
"Mettiamo le mani in pasta" :
Preparare la frolla, ponendo su di una spianatoia le farine con il cremor tartaro, la buccia grattugiata del limone, formare un foro al centro in cui aggiungere l'uovo intero, il tuorlo e lozucchero.
Impastare, aggiungendo un pò per volta l'olio, formare una pallotta da trasferire in frigo avvolta da pellicola (mi raccomando priva di pvc) (la mia è rimasta in frigo, dal pomeriggio al mattino seguente.
Tuttavia sarebbe pronta anche dopo un'ora).
Nel frattempo preparare la crema, sbattendo in una ciotola con l'aiuto di una forchetta, l'uovo
con lo zucchero.
aggiungere la farina amalgamando per bene, senza lasciare alcun grumo.
A parte in un tegamino versare il latte, aggiungendo la bacca di vaniglia incisa e la buccia del limone tagliata superficialmente al frutto escludendo la parte bianca.
Far sobbolire, spegnere e lasciar intiepidire.
Versare attraverso un colino, un pò di latte intiepidito nella ciotola con l'uovo amalgamato a zucchero e farina, mescolare ed aggiungere il restante latte, trasferire nel tegamino e porre su fornello a fiamma bassa, aggiungere lo sciroppo d'amarene, mescolare continuamente con un
cucchiaio.
Continuare a girare finchè la crema s'addensi, spegnere e lasciar raffreddare.
Nel frattempo, prelevare l'impasto di frolla dal frigo, vista la friabilità dell'impasto, consiglio di stenderla con un mattarello, su d'un foglio di carta da forno (idea suggerita da Mariacristina) lasciato come base da mettere nella teglia il cui diametro sarà di 26 cm.
Rifinire il bordo con un coltello, il quale dovrà essere sufficientemente alto da poter contenere il quantitativo di crema.
Bucherellare con i rebbi di una forchetta la superficie, coprirla con un ulteriore foglio di carta da forno e versare su di esso dei fagioli secchi, in modo che la base non si gonfi in cottura.
Trasferire in forno già caldo a 180° per 15 minuti circa, gli ultimi 3-4 minuti, sottrarre il foglio di carta da forno con i fagioli e lasciar cuocere lievemente la superficie.
Lasciar raffreddare, dopodichè, versarvi la crema fredda, decorare con i litchi precedentemente sbucciati e tagliati a metà.
Servire, conservare in frigo o in luogo fresco.

sabato 2 gennaio 2010

Problema tecnico

A causa di un problema tecnico, per la cui risoluzione mi sto prodigando, dal post pubblicato questa mattina sono scomparsi il racconto, la ricetta con relative foto, lasciando solo l'immagine che ritraeva l'ultima luna piena del 2009.
Ringrazio chi aveva commentato il post...

venerdì 1 gennaio 2010

Un capodanno DOG...ehm...DOC


Intima cenetta a base di salsiccia alla brace, insalata di finocchi pomodori e rucola, condita con olio evo e aceto, qualche fetta di pane fatto in casa dal mio splendido amore, un calice di buon vino rosso, un bel quadrotto di cioccolato fondente come dessert.
Dopocena, un'oretta prima della mezzanotte, la temperatura quasi primaverile, ci ha permesso di uscire di casa e passeggiare tra le strade deserte della città, di tanto in tanto assordate da qualche petardo vagante.
Quella di Pagno, è stata un'idea geniale, recarci su uno dei moli che racchiudono l'avamporto, aspettando l'arrivo della mezzanotte, che di lì a poco, sarebbe sopraggiunta ed assistere al grande fragore variopinto che, come di consueto qui, accoglie il nuovo anno salutando il vecchio.
Un angolo di città, totalmente immune dall'invasione dei botti.
C'eravamo solo noi, finchè da lontano, abbiamo avvistato un quadrupede che s'avvicinava impaurito.
Un cane di quartiere, con la coda svirgolata tra le zampe posteriori, cercava un rifugio lontano da tanto frastuono, abbiamo cercato di tranquillizzarlo coccolandolo all'infinito.
Finalmente la città, tornata quasi tranquilla, ci ha incoraggiati a passeggiare felici, in compagnia del nuovo amico tornato sereno.