giovedì 9 dicembre 2010

I will return

saluti

Si, latito...latito dai vostri blog e marino il mio.
Affetta da un'incalzante forma di "lucignolite", complice, una temperatura primaverile off-season, foriera di un freddo polare, lo sento! Anche le stagioni ormai folleggiano^_^ (ieri c'era un vento caldo e secco, 25°!!! Meraviglia ).
Mi risulta difficile pigiare lo start del pc, se non per la lettura della posta elettronica, una controllatina al meteo, cosucce cosi. Ho deciso ordunque, di assecondare il Lucignolo che è in me, cogliendo un perioduccio di pausa, :-( già sento che mi mancherete!!! Non escludo tuttavia di passare a farvi visita, spunterò come un funghetto ^_* ho un bel pò di ricettine da mostrarvi...vi auguro di trascorrere gioiosamente le vacanze in arrivo!
Vi voglio bene!


Che SORPRESA!
Ero li li per postare, quando ho letto un commento affettuosissimo da parte della mia stellina adorata, colmo di felicità relativo alla vincita del contest "Inventa...Mela" di Stefania, nella categoria dei primi piatti!!! "Jaozi" Oddio sto a svenì!
Un enorme GRAZIE a Stefania per aver ideato questo delizioso contest ed altrettanto gigante RINGRAZIAMENTO a Genny de "Al cibo commestibile" per aver scelto la mia ricetta, sono onorata!
Un GRAZIE a tutti i membri della giuria e congratulazioni a tutte le vincitrici!



Altri ringraziamenti ^_^
Ringrazio di cuore la bravissima Coccinelle del blog "Coccinellepazze" (visitate il suo creativissimo blog), mia compagna di swap, indetto dalla dolce Soribel, per avermi donato una deliziosa pochette da usare come portatutto, il tutorial per realizzare della medesima pochette, un grazioso puntaspilli a forma di cuore, delle spolette di seta *_* ed ancora un nastrino in raso di un bel verde brillante.
Lei è bravissima! Una professionista.

pochette



Polpette di soia ai pistacchi

polpette di soia

Ricetta tratta da: 'Vegetariani in cucina'
Novembre 2010

"Con la partecipazione di"
: ingredienti per 6 persone (a me ne sono uscite 40 polpette)
400 gr di soia in granuli ( io 300 e menomale!!! Era pure tanta!)
1 porro (io 4 cipollotti)
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di grana grattugiato (io 2)
1 uovo di gallina felice
2 rametti di prezzemolo
1 cespo di radicchio rosso
100 gr di pistacchi non salati
olio evo
sale e pepe nero

"Mettiamo le mani in pasta" :
Bollire la soia in acqua salata, scolare e lasciarla raffreddare (l'ho messa in uno scolapasta).
Pulire il porro dalle radici, dalle foglie verdi e dalla pellicola che lo ricopre.
Lavarlo e tritarlo finemente. Togliere il torso al radicchio, sfolgliarlo, lavarlo e affettarlo a striscioline sottili.
Versare 2 cucchiai di olio in un tegame antiaderente, rosolare l'aglio sbucciato e affettato, unire i porri e il radicchio per 10 minuti.
Salare e lasciar raffreddare.
Trasferire la soia in una bacinella (l'ho prima strizzata con le mani ben benino), aggiungere una parte delle verdure rosolate, il formaggio, il prezzemolo (tritato) e l'uovo intero. Aggiustare di sale e pepe e impastare bene con le mani in modo da amalgamare perfettamente gli ingredienti. Nel caso l'impasto risultasse troppo morbido, aggiungere un pizzico di pan grattugiato (ne ho aggiunti 5 cucchiai).
Preparare delle polpettine con le mani umide. Adagiarle in una teglia foderata con carta da forno, cuocerle in forno caldo a 180° per circa 20 minuti, girarle a metà cottura (i tempi di cottura variano a seconda della grandezza delle polpette). Aggiungere i pistacchi tritati alle verdure rosolate rimaste nella padella, scaldarli insieme e disporre il trito misto sulle polpette cotte.

Che il sole vi baci...a presto!

giovedì 2 dicembre 2010

(Meteo umorale)






Orzo perlato e fantasia

orzo perlato

Con questa ricetta partecipo al contest "Calendario 2011: ricette di sopravvivenza per studenti" di Cleare de "Il Pomodoro Rosso..Cucina per Studenti..in Rome"
Grazie Cleare!



"Con la partecipazione di"
: porzioni per 2, tempo di preparazione 10 minuti
160 gr di orzo perlato a cottura speedy (10 minuti)
3 scatolette di tonno al naturale da 80 gr
1 spicchio d'aglio
una 20na di olive nere denocciolate
3 cm di zenzero fresco
1 pizzico abbondante di coriandolo in polvere
1 ciuffino di prezzemolo
1 pezzetto di cipollotto
succo di 1/2 limone
olio evo qb
1 pizzico di pepe nero

"Mettiamo le mani in pasta"
:
Porre su fuoco una pentola d'acqua, al bollore versare l'orzo, lasciar cuocere.
Nel frattempo, sgocciolare tonno e olive, trasferire in una coppa, tagliare le olive a metà e sbriciolare il tonno, aggiungere il resto degli ingredienti, grattugiando lo zenzero, tagliuzzando prezzemolo, cipollotto e aglio.
Scolare l'orzo ed aggiungerlo al condimento, mescolare e impiattare.

Che il sole vi baci...a presto!

lunedì 29 novembre 2010

Un kalimèra paradisiaco!

tè rosso cinese

Immagino capiti anche a voi di innamorarvi senza indugio, di ricette che arrivano al cuore come frecce lanciate da Cupido!
A me è successo, ancora una volta, qualche giorno fa, alla vista di queste paradisiache tortine, preparate con tanto amore dal pulcino più kali e kalos della blogsfera ^_^
Accipicchia! O_O, ho avvertito delle allucinazioni...ne sentivo il profumo!!!
Mi son detta: "Prima o poi, accompagnerò il tè della colazione, con un "angolo di paradiso"!"

Ho optato per una crostata di pasta frolla all'olio, in quanto avendo messo in opera la delizia in tarda serata, ritenevo utopistico dedicarmi alla realizzazione delle aggraziate ed eleganti monoporzioni.
Che brava biiiiimba *_*, sono riuscita a non toccare neanche una briciola della crostata appena sfornata fino al mattino seguente, pensare che a notte fonda, svegliata dall'immancabile plin plin notturna :-/, sono stata sfiorata dall'idea di "topolineggiare", ma GIURO, ho cambiato rotta immediatamente, rimbambita com'ero, avrei potuto riaddormentarmi affondando la faccia nel gâteau...e poi daaaaai, mi sconfinferava l'idea di concentrare tutto il piacere papillare davanti ad una tazza di tè caldo, per una colazione da settimo cielo.

Una farcia STUPEFACENTE!...Nel vero senso della parola, deliiiiiirio! Una giornata uggiosa si è trasformata in un kalimèra paradisiaco! ^_*
Grazie Fefè!

Crostata con farcia alla mandorla

crostata di mandorle

crostata alle mandorle

"Con la partecipazione di" : tortiera da 22 cm
per la frolla:
180 gr di farina 00
45 gr di olio evo
1 uovo di gallina felice
40 gr di zucchero di canna
1/2 cucchiaino di cremor tarataro

per la farcia: (riporto le dosi di Fede, non avendo il liquore alla mandorla e l'olio essenziale di arancia ho rimediato con mandorle amare e buccia grattugiata di un'arancia bio)
220 di mandorle
2 uova di gallina felice
4 cucchiai di panna fresca
100 gr di zucchero (io di canna)
liquore alla mandorla amara (io tre mandorle amare...grazie Ginestra ^_^)
2-3 gocce di olio essenziale d'arancia (io la buccia grattugiata di un'arancia bio)
1 puntina di cannella (facoltativa...ovvio che l'ho aggiunta! Accompagnata da un pizzico di vaniglia bourbon in polvere)
1 cucchiaino di succo di limone

"Mettiamo le mani in pasta"
:
Per la frolla: in una coppa versare farina e cremor tarataro, praticare un foro centrale, aggiungere uovo e zucchero, mescolare, aggiungere a filo l'olio continuando ad impastare.
Trasferire la pasta sulla spianatoia e formare un panetto omogeneo, mettere da parte.
Per il ripieno riporto il procedimento di Fede, tra le parentesi gli ingredienti da me aggiunti.
Tritare finemente le mandorle (comprese quelle amare).
Sbattere a lungo i tuorli con lo zucchero, meno un cucchiaio, aggiungere la panna fresca, 2-3 cucchiai di liquore (3 mandorle amare già aggiunte con il resto delle mandorle), l'olio essenziale (la buccia grattugiata dell'arancia) una leggerissima spolverata di cannella (anche la vaniglia) e le mandorle.
Montare gli albumi a neve ferma con lo zucchero rimasto e un cucchiaino di succo di limone, poi unirli al composto di tuorli, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto con una spatola per non smontarli.
Riprendere il panetto di pasta, trasferirla su di un foglio di carta da forno e con l'aiuto del mattarello, spianarla in un cerchio di circa due cm più grande della misura della tortiera, in cui trasferire il tutto, versare il composto alla mandorla, piegare i l bordo all'interno, infornare per circa 30 min a 180°, quando la superficie sarà dorata, coprire con un foglio di carta d'alluminio e continuare nella cottura.
Lasciar raffreddare, cospargere di zucchero a velo.

Che il sole vi baci...a presto!



venerdì 26 novembre 2010

Come nuovo

grazie

Rieccomi! Io e il PCino ringraziamo tutti di cuore per i commenti di buona guarigione.
Il vostro affetto, ha accorciato i tempi di convalescenza ^_^, le vostre coccole hanno rappresentato la madicina più efficace per una ripresa al 100% ^_*


Torta di ricotta

torta di ricotta

torta di ricotta e cioccolato - Copia

Ricetta tratta da un vecchio numero di "Cucinare bene" ( lire 3000)
"Con la partecipazione di" :
600 gr di ricotta magra (di mucca)
80 gr di zucchero semolato (io di canna)
35 gr di farina 00
3 uova di gallina felice
20 gr di cioccolato fondente a dadini (io 60 gr di gocce di cioccolato)
2 cucchiai di zucchero a velo
1 pizzico di sale
per la tortiera burro e farina (io carta da forno)

"Mettiamo le mani in pasta"
:
Mettere la ricotta in un colino farla riposare 20 minuti, in questo modo la ricotta rimane più asciutta.
Rompere le uova, separare gli albumi dai tuorli mettendoli in due ciotole diverse.
Montare 10 minuti i tuorli con lo zucchero semolato con una frusta a mano o elettrica, aggiungere la ricotta e la farina, mescolare bene. Per evitare che la ricotta formi dei grumi passarla attraverso un setaccio.
Aggiungere il cioccolato alla ricotta e mescolare.
Montare a neve ferma gli albumi con un pizzico di sale, incorporarli un pò alla volta al composto usando una frusta a mano o una forchetta.
Scaldare il forno a 180°.
Imburrare una teglia di 22 cm di diametro e infarinarla (io l'ho foderata con carta da forno), cuocere la torta 45 min (a me ce ne sono voluti 30), toglierla dal forno e lasciarla raffreddare 30 min, sformatela su un piatto da portata.
(Trucco: se la superficie della torta si è gonfiata e non risulta perfettamente piatta, sormatela capovolta: il fondo piatto rimane in alto (O_O stranamente la superficie della mia era perfetta ^_^).
Coprire la superficie con lo zucchero a velo, decorare con ciliegine candite (io con goccioline di ciocco).
Da sballo!!!
(Idea golosa: Completarla con una salsina al cioccolato, preparata sciogliendo 20 gr di cioccolato fondente a pezzetti in 60 gr di panna: tenere il pentolino sul fuoco molto basso finchè il cioccolato è completamente fuso, mescolando in continuazione).

Che il sole vi baci...a presto!

martedì 23 novembre 2010

(immagine presa dal web)

Si è ammalato il PCino! Ha bisogno di molte cure...mi assenterò per qualche giorno...I' m SORRY!

lunedì 22 novembre 2010

Una mano lava l'altra

impasto ovis molis

L'Indice, con fare arrogante, si rivolge al povero Medio malandato e gli dice:
"TU! Che a causa della tua sfacciataggine stai rendendo impossibile il lavoro di gruppo, non credi d'aver esagerato con la prepotenza nel voler risolvere tutto da solo?
"Povero Medio!" Interviene l'Anulare "In fondo ha voluto facilitarci il lavoro...Indice mi deludi! Ricordi il patto di solidarietà che ci unisce sin da quando siamo nati?!"
Il Mignolo con voce esile ribatte:
"Lui è il più alto, non è colpa sua se è arrivato più in profondità di noi, nel risolvere l'inghippo dello schiacciapatate".
"E se chiedessimo all'altra mano di darci una mano?" Propone il saggio Pollice.
Tutte le dita, compreso il povero Medio acciaccato, esultano al grido di: "Siiiiii"
Il Pollice, baldanzoso, lancia un entusiasmante: "OK!"
E cosi, grazie all'aiuto dell'altra mano che infila una protezione anatomica sul malconcio Medio, tutte insieme appassionatamente, le dita, tornano a tuffarsi tra gli impalpabili sbuffi di farina...


Biscotti con impasto ovis mollis all'olio

biscotti

biscotti con impasto ovis molis

"Con la partecipazione di"
: per circa 20 biscotti
160 gr di farina 0 di bassa forza
20 gr di frumina
2 tuorli d'uovo sodi di gallina felice (42 gr)
60 gr di zucchero a velo
80 gr di olio evo
la buccia grattugiata di 1 limone
1 cucchiaio di acqua temperatura ambiente

"Mettiamo le mani in pasta" :
In una ciotoloa schiacciare i tuorli ben bene con una forchetta, aggiungere il resto degli ingredienti, mescolare, incorporare l'olio poco per volta, impastando dapprima con la forchetta e poi con la mano, il composto risulterà molto friabile, versare l'acqua, formare il panetto.
Stendere l'impasto di circa 1/2 cm (non troppo sottili!) con il mattarello, ritagliare con le formine e trasferire sulla teglia ricoperta di carta da forno, procedere assemblando i pezzi di scarto.
Infornare a 180° per circa 12 minuti, la superficie di ogni biscotto dovrà risultare lievemente dorata.
Lasciarli raffreddare sulla teglia.
Friabili, profumati, una meraviglia!!!

Che il sole vi baci...a presto!

mercoledì 17 novembre 2010

Cose che capitano...solo a me!

gnocchi di kamut

Solo io potevo obliterarmi un dito con lo schiacciapatate!... :-( dolooooore!
Per favore, applauso!
Grazie.
p.s per fortuna che ne ho altre nove!

Gnocchi di kamut in salsa di topinambur


gnocchi di kamut con salsa di topinambur

Con la ricetta della salsa, partecipo al contest: "In tutte le salse" di Maetta de "Che gusto sa?"
Grazie cara!

"Con la partecipazione di"
: dosi per 2 persone
Per gli gnocchi:
300 gr di patate a pasta gialla
100 gr di farina di kamut
per la salsa:
250 gr di topinambur
1 dado RIGOROSAMENTE senza glutammato (se fatto in casa is better!)
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di farina di mandorle
3-4 cucchiai di panna d'avena
1 bicchiere d'acqua
sale qb
olio
sale
"trucco e parrucco":
pepe nero in polvere

"Mettiamo le mani in pasta"
:
Lavare le patate, bollirle con la buccia.
Nel frattempo, lavare i topinambur, sbucciarli e tagliarli a piccoli pezzi, trasferirli in una padella a bordo alto, aggiungere l'olio, l'aglio ed un goccio d'acqua, cuocere mescolando di tanto in tanto, dopo qualche minuto versare la restante acqua e il dado sbriciolato, coprire continuare nella cottura, spegnere quando i tocchetti risulteranno facili da infilzare con la forchetta.
Pelare le patate ormai cotte, passarle nello schiacciapatate, lasciando cadere il tutto sulla spianatoia, formare un buco centrale e cominciare ad aggiungere la farina, contiunuando ad impastare, la massa dovrà risultare omogenea e morbida al punto giusto.
Sottrarre dal panetto dei pezzi e ricavare dei serpentelli dello spessore di circa 2 cm, tagliare da questi, dei piccoli pezzi di circa 2 cm da rigare con l'apposito aggeggio o con il dosso di una forchetta.
Trasferire ora i topinambur cotti, nel bicchiere del frullatore, aggiungere la farina di mandorle e la panna, frullare bene.
Tuffare gli gnocchi in abbondante acqua salata che bolle, scolarli con una schiumarola man mano che vengono a galla.
Mescolare alla salsa, impiattare, aggiungere una spolveratina di pepe nero.

Che il sole vi baci...a presto!

lunedì 15 novembre 2010

Un salto nella sua padella

panini allo yogurt

pagnottella: "Oggi è una giornata di quelle coooolme di faccende e faccenduzze...spero di rilassarmi anch'io e preparare qualcosa di squisito come questi panini a sorpresa...e perchè non proprio questi? Nel caso ti farò sapere ^_*
Baci"

Purtroppo le suddette faccenduzze, in effetti non mi hanno permesso di affondare le mani in pasta quello stesso giorno.
Dopo due giorni:

pagnottella
: "Ciao tesoro, purtroppo l'altro giorno non ce l'ho fatta ad impastare i paninozzi, in compenso stamattina mi sono svegliata col pensiero!
Adesso la massa sta lievitando, li farcirò...be', questa è una sorpresa, non so quando li posterò, ma di certo saprai ^_* (speriamo vada tutto bene!)
bacioni e buona domenica... "
Qualche ora dopo:

pagnottella
: "Rieccomi...il risultato?......STRATOSFERICOOOOOOOOO, mamma mia, un impasto di un sofficiume UNICO! 10 e lode
Grazie infinite!
Bacioni "

Commenti a questo post

Mi sembra di non dover aggiungere nient'altro!
Se non ancora un grazie ad Elenuccia...ahhhh e PROVATELI!!!


Bocconci(o)ni allo yogurt con sorpresa

panini allo yogurt farciti

"Con la partecipazione di":
le dosi da me riportate, sono la metà di quelle di Elenuccia
per l'impasto:
225 di farina manitoba
10 gr di zucchero (io di canna)
7 gr di lievito di birra
100 gr di latte circa (dipende da quanto ne assorbe la farina)
1 cucchiaio e 1/2 di olio evo
62, 5 (ad essere precisi) di yogurt bianco (innavertitamente ne ho aggiunti una 20na in più)
6 gr di sale
semini di sesamo e papavero per la superficie

per l'emulsione da spennellare sulla superficie:
tuorlo di gallina felice
latte

per il ripieno:
qui quello di Elenuccia
il mio:
mortadella a tocchetti (eeehmmm...per le dosi?...Non me lo ricordo =_= ma risulterà facile intuirlo ^_*)
1 mancita di pistacchi frantumati
gorgonzola (dosi identiche a quelle della mortazza ^___^)

"Mettiamo le mani in pasta"
: riporto paro paro la procedura di Elenuccia, tra le parentesi le mie piccole variazioni.
Scaldate metà del latte con lo zucchero, scioglieteci il lievito e fate riposare qualche minuto. Fate la fontana con la farina, e mettete al centro il latte con il lievito, l’olio e lo yogurt. Cominciate a impastate e aggiungete il latte rimasto un po’ per volta, e per ultimo il sale la quantità di latte necessaria dipende un po’ dalla farina usata.
Continuate a impastare fino ad avere una palla bella liscia, morbida ma lavorabile. Mettete in una ciotola unta, coprite con pellicola e fate lievitare fino al raddoppio. Io ho messo nel forno con la luce accesa per circa 1 ora e mezza. Dividete in piccoli pezzettini da circa10 grammi ognuno (io li ho formati un pò più grandini circa 50 gr. ognuno) Stendeteli con le mani in modo da avere dei dischetti, mettete al centro il pezzetto di wurstel (io mortadella, pezzettini di pistacchio e quadrotti di gorgonzola) e poi richiudete facendo un salsicciotto. (io una pallina) Mettete sulla leccarda coperti con la pellicola, e fate lievitare per circa 45 minuti.
Spennellate con l’emulsione ottenuta sbattendo il tuorlo con il latte e coprite con i semi di sesamo (io anche di papavero). Infornate a 200° per circa 10 minuti in forno statico.
SUPER!

Che il sole vi baci...a presto!

giovedì 11 novembre 2010

L'evento eccezionale

bignè

Faccio fatica a credere alla crisi economica raccontata dai media, probabilmente questa crisi trova conferma nei numeri ma non nei fatti.
Oggi è normale che a colazione e a merenda ci siano biscottini, merendine e altre delizie, ricordo invece che quand'ero bambina, raramente di domenica un vassoio di pasticcini varcava la soglia di casa, evento eccezionale rispetto all'abituale dolce fatto da mia madre.
Mio padre, poneva il vassoio nel posto più in alto della cucina: il frigorifero, al riparo da possibili assalti!
Gli sguardi della banda bassotti (io e i miei fratelli), erano continuamente rivolti verso quella direzione e ciascuno con la fantasia pregustava il contenuto.
Il rituale era sempre lo stesso, quando finalmente giungeva il fatidico momento, sembrava di rivivere la scena del film di Totò: "Miseria e nobiltà" ovvio che mi riferisco alla scena degli spaghetti!

Bignè alla ricotta

bignè con la ricotta

(Ci sguazzerei nella ricotta!)

Con questa ricetta partecipo al contest: "Sweet moments" della cara Ambra de: "Il gatto ghiotto"
Grazie Ambra!
"Con la partecipazione di" : per 15 bignè
120 gr di acqua
40 gr di burro
90 gr di farina
2 uova di gallina felice
1 pizzico di sale

Per la farcia:
150 gr di ricotta doppia crema
20 gr di pistacchi
1 pezzetto di cioccolato fondente
50 gr zucchero di canna

"Mettiamo le mani in pasta"
:
Porre su fuoco in una casseruola con doppio fondo l'acqua, il burro a pezzi e il sale, lasciar sciogliere il burro facendo attenzione che l'acqua non cominci a bollire (eventualmente spostare per un pò la casseruola lontana dal fornello).
Sciolto tutto il burro, portare a leggera ebollizione, versare in un solo colpo la farina, mescolare con un cucchiaio di legno, fin quando il composto non si stacchi dalle pareti della casseruola, formando una massa morbida.
Trasferire la massa in una coppa e lasciar intiepidire, aggiungere un uovo, mescolare amalgamando il tutto, non aggiungere il secondo uovo, prima che il precedente non sia stato assorbito in maniera omogenea dal composto.
Foderare una teglia con carta da forno, mettere cucchiaiate d'impasto nella sac a poche con bocchetta liscia, formare dei ciuffi attraverso dei piccoli movimenti circolari.
Trasferire in forno già caldo a 180° per circa 15 minuti (ricordo che la temperatura e il tempo di cottura sono relativi al proprio forno).
Terminata la cottura, lasciar intiepidire con forno semi aperto.
Praticare un piccolo foro con uno stuzzicadenti in modo che si asciughino ulteriormente all'interno.
(Li ho farciti dopo 2 giorni ed erano ancora perfetti!).
Trasferire in una ciotola la ricotta e lo zucchero, mescolare ed aggiungere i pistacchi sminuzzati precedentemente e il cioccolato grattugiato.
Delissssssssia!

Che il sole vi baci...a presto!

lunedì 8 novembre 2010

Fino all'ultima crumb

mostarda d'uva

Un gentil pensiero da parte della mia adorata cognatina, un vasetto(ne) di mostarda d'uva (sublime!) fatta con le sue manine.


Crumble all'olio con mostarda d'uva

crumble con olio e mostarda d'uva

crumble all'olio


"Con la partecipazione di"
: dosi per uno stampo da 22 cm
per l'impasto:
180 gr di farina 00
50 gr di zucchero di canna
40 gr di olio evo
1/2 cucchiaino di vaniglia bourbon in polvere
2 cucchiai di acqua fredda

per la farcia:
280 gr di mostrada d'uva (fatta con sola uva denocciolata (senza alcuna traccia di zucchero aggiunto) messa a cuocere, fino al raggiungimento della giusta consistenza)
1 cucchiaio colmo di cacao amaro

"Mettiamo le mani in pasta"
:
Porre in una coppa la farina, lo zucchero, la vaniglia, l'olio e l'acqua.
Impastare il tutto sbriciolando il composto.
Versare una manciata di briciole nella teglia, quasi a coprire il fondo, aggiungere la mostarda d'uva precedentemente ben mescolata al cacao, livellare ed aggiungere il resto delle briciole d'impasto, distribuire su tutta la superficie in maniera omogenea, porre in forno preriscaldato a 180° per circa 20 minuti (preciso che la temperatura ed il tempo di cottura sono relativi al proprio forno) fino a doratura.

Niente male per essere stato il mio primo crumble!
In poche ore, spazzolato fino all'ultima crumb ^_*

Che il sole vi baci...a presto!

giovedì 4 novembre 2010

Il bello del Natale

babbo natale

L'unico aspetto che mi piace del Natale è quello culinario.


"Turrngidd"

torroncelli


Con questa ricetta partecipo alla raccolta : "Un dolce Natale" di Minù de: "Le ricette di Minù"
Grazie cara!

"Con la partecipazione di"
: per circa 20-23 torroncini
200 gr di mandorle tostate
190 gr di farina 0 (di bassa forza, la mia W 160-220)
40 gr di zucchero di canna (o senza zucchero)
200 gr di vincotto (clicca qui per saperne di più)
buccia grattugiata di un limone o d'arancia non trattati
4 chiodi di carofano sbriciolati o 1 pizzico in polvere
1 pizzico abbondante di cannella in polvere

"Mettiamo le mani in pasta" :
Trasferire in una coppa le mandorle, precedentemente tostate in forno e rese a granella, aggiungere lo zucchero, le spezie, la buccia grattugiata del limone e il vincotto, mescolare.
Versare poco per volta la farina, lavorare il composto dapprima con una forchetta, poi, quando ha preso corpo, continuare con la mano, fino ad ottenere un panetto compatto.
Trasferire il composto sulla spianatoia leggermente infarinata.
Formare un salame di circa 5 cm di diametro, schiacciarlo leggermente in superficie e con un coltello, sezionarlo in diagonale in più tocchetti.
Trasferire i tocchetti adagiandoli da una delle due parti sezionate su di una teglia rivestita di carta da forno.
Trasferire in forno caldo a 180°per circa 10 minuti.
IMPORTANTE: Dovranno lievemente dorarsi.
Appena sfornati saranno tuttavia morbidi, lasciar raffreddare totalmente prima di gustarli, raffreddandosi infatti assumeranno la giusta consistenza.

Che il sole vi baci...a presto!

martedì 2 novembre 2010

Pis-tak

mandorle amare e pistacchi

Curiosità: la parola "pistacchio" deriva attraverso l'arabo (fustuaq), dal persiano (pesteh). Il nome è onomatopeico e richiama il suono prodotto dal guscio che maturando si apre all'improvviso emettendo un 'pis-tak'........................ tratto da Wikipedia



Adoro la Sicilia, ma i siciliani ancora di più...mi direte questa cosa l'hai già detta! Che fai ti ripeti???
No! Io non mi ripeto MAI! Ho detto MAI...non mi ripeto MAI MAI MAI!

E' bastato scrivere in giro tra i commenti dei vostri post dedicati alle ricette con l'aggiunta di pistacchi non salati , di quanto mi piacesse questo frutto e della "disperazione" per l'impossibilità di reperirlo non salato dalle mie parti, per riceverli direttamente a casa con l'aggiunta di mandorle amare prodotte nel suo giardino dall'alberello che, in quanto non stressato, frutta occasionalmente...che meraviglia!
Il tutto contornato da parole affettuose, dolci, davvero speciali quanto lo è lei...
GRAZIE di cuore tesoro!

Potevo esentarmi dal realizzare una ricetta a base di pistacchietti non salati tutta made in Laginestraeilmare? Nooooo...invece siiiii, in realtà ho in serbo una ricetta-leccabaffi suggeritami a voce e che voce ragazzi! Da Ginestrina mia adorata, ma che realizzerò appena possibile, nel frattempo beccatevi questa!


Salt cupcakes al pistacchio


cupecake salati

Con questa ricetta partecipo al contest: "Swirl me up" delle care Alice & Gaia
Grazie ragazze!



"Con la partecipazione di"
: per 6 cupcakes
120 gr di farina 00
20 gr di preparato per purè
1 uovo di gallina felice
40 gr di pistacchi non salati (yuppiii finalmente!) ridotti in polvere
100 gr di latte
la punta di un cucchiaino di bicarbonato
20 gr di olio evo
1 pizzico di sale

per la mousse
160 gr di formaggio fresco spalmabile
160 gr di tonno al naturale

"Mettiamo le mani in pasta" :
Trasferire nel frullatore il tonno BEN sgocciolato e il formaggio, frullare fino ad ottenere una crema omogenea e corposa, trasferire in frigo.
Porre nel mixer i pistacchi, ridurli in polvere, aggiungere la farina, il preparato per purè, il bicarbonato, il latte, l'uovo e il sale, azionare il mixer, aggiungere poco per volta l'olio.
Versare il composto, con l'aiuto di un cucchiaio, negli appositi pirottini di carta, sistemati in ogni bicchierino della teglia per muffins.
Trasferire in forno già caldo a 180° per circa 20 minuti (ricordo che la temperatura ed il tempo di cottura, sono relativi al proprio forno).
Lasciar intiepidire, mozzare leggermente le eventuali cupoline formatesi in cottura.
Porre a cucchiaiate la mousse, nella sac a poche decorare la superficie dei cupcakes, aggiungere un pistacchietto in cima.
Sooooooficiosissimi!

Voglio inoltre segnalarvi il primo candy di "Zucchero e viole" :"Un candy e buon natale" indetto dalla dolcissima Viola. cliccate sul bunner per saperne di più ^_*


Che il sole vi baci...a presto!

giovedì 28 ottobre 2010

Jiaozi

tazza cinese

Avevo comprato le nécessaires, (esclusa la carne) da un pò di giorni, mi dicevo day by day, domani mi metto all'opera.
Sta di fatto che ho rimandato fino a ieri la realizzazione dei jiaozi di cui vado letteralmente matta!
Al ripieno, ho aggiunto 1/2 mela granny smith, il cui sapore si è amalgamato perfettamente al resto degli ingredienti, conferendo un sapore delicatamente agrodolce.

Piace anche a voi il chine-food?


Jiaozi ovvero ravioli al vapore

ravioli al vapore

jaozi


Con questa ricetta partecipo al contest "Inventa...Mela" di Arabafelice de: "Arabafelice in cucina"
Grazie Stefania


"Con la partecipazione di"
: per 20 ravioli circa
per il ripieno:
180 gr di macinato di maiale
1 cucchiaio di salsa di soia dolce
1 cucchiaio di aceto di riso
1 pizzico di coriandolo in polvere
1 chiodo di carofano
2 cm di zensero fresco
1/2 mela granny smith
foglie di cavolo verza per foderare il cestello per la cottura al vapore

per l'impasto
180 gr di farina 00
acqua calda qb

"Mettiamo le mani in pasta" :
Porre la carne macinata in una coppa, aggiungere tutti gli ingredienti, grattugiando la mela e lo zenzero, mescolare e mettere da parte.
Versare sulla spianatoia la farina, versare un pò alla volta l'acqua, fino ad ottenere un impasto liscio, morbido ed elastico.
Stendere l'impasto il più possibile con il mattarello e con l'aiuto della classica formina a libro da raviolo tondo (reperibili nei negozi di casalinghi) del diametro di 8 cm e 1/2, procedere con il taglio dei cerchi d'impasto da riempire con il ripieno precedentemente preparato, chiudere la formina ed ottenere il raviolo.
Sistemare le foglie di cavolo verza nella vaporiera, andrà benissimo anche un cestello forato per cotture al vapore da inserire in una pentola (un pò più grande del cestello) in cui versare dell'acqua, il cui livello non dovrà superare l'altezza dei piedini della griglia.
Lasciar cuocere per circa 15 minuti o fin quando s'intravederà in trasparenza il ripieno.
Servire con salsa di soia mescolata a un cucchiaio di aceto di riso.
Pasteggiare con tè verde.
=_= nǐhǎooo


Che il sole vi baci...a presto!



lunedì 25 ottobre 2010

Femmina dentro

cavatelli al curry
Da piccola, oltre ad imitare quei saltimbanco dei miei fratelli, accodarmi quando possibile, alle loro avventure, tra arrampicate libere sugli alberi, il gioco dei sette venti (suonare la sfilza di citofoni e scappare a gambe levate) ed accudire cani e gatti randagi, la femmina latente che era in me, di taaaaaaanto in tanto compariva. Certo, mi sentivo più comoda nelle vesti da maschiaccio...e di questo ne andavo anche fiera. Ricordo ancora quando in spiaggia, un bambino si avvicinò e mi chiese: " Ciao bimbo come ti chiami? Vuoi giocare con me?" In quel caso "colpevole" fu mia madre, che per la stagione estiva, DECISE di dare un taglio ai miei capelli, per giunta non portavo orecchini e nenache il pezzo di sopra (ma questa è un'altra storia, visto che potrei evitare d'indossarlo tutt'ora =_=). Giocare con le bambole non mi entusiasmava tanto, se non per cambiare a qualcuna di esse, purtroppo per sempre, la capigliatura...le spupazzavo un pò e poi le abbandonavo a loro stesse, lasciandole per giorni sedute "imbambolate". Uno dei giochi da femminuccia che mi affascinava sfrenatamente, era imitare mia madre nella gestione della casa, dalle pulizie domestiche (mia ormai tramontata passione, oggi duro dovere) e vai di scopina, palettina, banchettino e piccolo ferro da stiro, alla preparazione culinaria, nello specifico impasti vari...e vai di grembiulino e mattarellino. Più volte a settimana, mammella, toglieva dal chiodo il "tavoliere" (spianatoia in legno dai tre bordi alti) sul quale organizzava il tutto per preparare focacce, strascinati, cavatelli e pompose crostate con frolla rigorosamente con olio evo. Felicissima perchè anch'io avrei impastato sulla mia piccola spianatoia di legno ( il tagliere), mia madre dava anche a me un pugnetto di farina, per poter impastare e dare sfogo alla mia manualità nel formare, pagnottine, orecchiette imperfettissime e puntualmente bucate sulla cupolina, riccioluti cavatelli, amor simpatico per quest'ultimi, in quanto più accessibili alle mie capacità. L'ultimo tocchetto d'impasto, mamma lo lasciava più grande rispetto agli altri, per ottenere uno strascinatone o cavatellone portafortuna, che a caso finiva nel piatto di un commensale. Questo che vi propongo, è uno dei cavalli di battaglia in cucina, di mia madre. Ho solo personalizzato l'impasto dei cavatelli, aggiungendo del curry, che ha esaltato ulteriormente il corposo e stuzzicante sapore creato dall'accostamento tra gli ingredienti, conferendo inoltre una brillante tonalità alla pasta, creando cosi un armonioso gioco cromatico.
Cavatelli al curry con fagioli e cozze
cavatelli cozze e fagioli
Con questo racconto-ricetta partecipo al delizioso contest: "Sapore di ricordi" della cara maggY de: "Basilico, malva & cerfoglio..." Grazie MaggY! "Con la partecipazione di" :
 dosi per 2 per l'impasto dei cavatelli: 
150 gr di semola di grano duro rimacinata 
1 cucchiaino raso di curry
 acqua temperatura ambiente qb 

 per il condimento:
1 kg di cozze (pesate con guscio) 
80 gr di fagioli cannellini secchi ( o già cotti )  
1 foglia d'alloro 
2 pomodori 
2 spicchi d'aglio 
1 spolverizzata di erba cipollina disidratata 
peperoncino
olio evo qb 
(Il sale è nelle cozze ^_* o sposando i gusti dei commensali)

"Mettiamo le mani in pasta" 

Almeno 8 ore prima dall'esecuzione della ricetta, porre i fagioli a bagno in abbondante acqua.
Trascorso il tempo necessario, lavare sotto acqua corrente i fagioli e trasferirli in una casseruola coprendoli d'acqua, tuffarci la foglia d'alloro, uno spicchio d'aglio, i pomodori tagliati a metà, coprire e trasferire su fuoco basso controllando di tanto in tanto il livello dell'acqua, aggiungerla all'uopo (mi raccomando calda) fino a cottura ultimata.
Nel frattempo trasferire sulla spianatoia in legno la semola insieme al curry, versare un pò d'acqua, impastare, continuare ad aggiungere acqua fino a ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso, formare una palla, sottrarre da essa dei pezzi, creare da quest'ultimi dei serpentelli spessi un dito , grosso modo, sezionarli volta per volta in piccoli pezzi e formare i cavatelli (vedi video).
Spolverizzarli con un pò di semola.
Procedere con la preparazione del condimento.
Estrarre le valve dai gusci, (potrebbe farlo il "cozzalo" nero per voi ).
In una padella dai bordi alti, soffriggere l'aglio nell'olio, aggiungere le valve  e dopo qualche secondo sfumare col vino bianco . Lasciar cuocere per qualche minuto, quindi aggiungere i fagioli, avendo l'accortezza di prelevarli dalla pentola con una schiumarola in modo da drenarli ben bene dal liquido in eccesso, incorporare il peperoncino, mescolare per una manciata di minuti, spegnere e mettere da parte.
Porre una pentola d'acqua su fuoco, al bollore versare i cavatelli, scolare, trasferirli nella padella con le cozze e fagioli, mescolare, impiattare e spolverizzare con l'erba cipollina.


Mamma che bontà!  (spero di essermela "cavata"! ^_*) Che il sole vi baci...a presto!

giovedì 21 ottobre 2010

Voyeur per caso

scarabei

Pare che il rosmarino contenga proprietà afrodisiache

insetti bellissimi

(Qualcuno sa dirmi il nome di questo insetto stupendo?)


Focaccia (quasi) pugliese

focaccia pugliese

focaccia con grano senatore cappelli

C'è a chi piace alta, chi bassa, chi spugnosa, chi ben alveolata...be' a me piace alta , bassa, con gli occhi castani, azzurri, verdi, magra e grassa!
La focaccia pugliese, per me è uno degli sfizi salati più buono al mondo.
Il "segreto" della focaccia pugliese, è l'aggiunta della patata nell'impasto e un misto di farina di grano duro e tenero, mia madre da sempre si attiene a tali regole.
La ricetta che segue l'ho presa da questo video tratto dalla trasmissione televisiva "La prova del cuoco", dove Gabriele Bonci, impasta una focaccia pugliese con sola semola di grano duro tipo Senatore Cappelli.
La curiosità m'ha invogliata a voler provare questa versione più rustica in cui non vi è stata aggiunta la patata, la consistenza infatti, usando il termine di Bonci, è "sabbiosa" più granulosa quindi.
Vi riporto di seguito la ricetta originale, tra le parentesi la personalizzazione del quantitativo di acqua e del condimento finale da me adoperati.

"Con la partecipazione di"
:
1 kg di farina di grano duro tipo Senatore Cappelli
600 gr di acqua fredda (a me ce ne sono voluti 750)
7 gr di lievito liofilizzato di birra ( un panetto di lievito di birra fresco)
2 cucchiai di olio evo + quello da aggiungere nella coppa e al condimento
10 gr di sale
2 manciate di pangrattato
pomodori datterino qb (avevo dei ciliegini da salvare)
origano qb (rosmarino)
cipolla bianca qb (olive nere denocciolate)

"Mettiamo le mani in pasta" :
In una coppa versare la farina, aggiungere poco per volta l'acqua e mescolare con un cucchiaio di legno (io la mano) aggiungere il livito, continuare a versare l'acqua, aggiunere l'olio impastare ancora ed includere il sale.
Trasferire il tutto su di una spianatoia e continuare ad impastare, formare un panetto da trasferire in una coppa grande preventivamente unta d'olio, lasciar riposare per circa 12 ore ( io l'ho lasciato riposare per 10 ore circa).
Prima di trasferire l'impasto nella teglia, spolverizzarlo in superficie con il pangrattato, porre la teglia sull'apertura della coppa e rovesciarla (a mo' di frittata), l'impasto finirà nella teglia oliata, senza aver subito la rottura delle bolle d'aria, allargare delicatamente con le mani.
aggiungere qualche giro d'olio, i pomodori precedentemente tagliati a metà e conditi con olio e origano (io solo olio) aggiungere la cipolla affettata (io olive e rosmarino). Lascir riposare per circa un'ora.
Cuocere a 180° per circa 30 minuti (ricordo che il tempo di cottura e la temperatura del forno sono relativi al proprio forno)
DIVINA!
p.s L'altezza della focaccia, è determinata dalla misura della teglia usata.
Nel mio caso, con una teglia del diametro di 32 cm, l'altezza della focaccia è risultata di circa 4 cm.

Che il sole vi baci...a presto!



lunedì 18 ottobre 2010

Pretesto

lumachina sul vetro

E' li da cinque giorni...lo ritengo un valido motivo per posticipare la pulizia dei vetri!



Gnocchi al cacao con crema di Asiago e cardoncelli

gnocchi al cacao

gnocchi al cacao con fonduta d'asiago e funghi cardoncelli

Il cacao è un ingrediente che abitualmente aggiungiamo solo nei dolci, ho constatato invece, che è possibile unirlo agli ingredienti di una ricetta salata.
Ecco la prova mtangibile ^_*

Per la seguente ricetta, ho preso spunto da qui, ho personalizzato le dosi dell'impasto degli gnocchi e della fonduta, compresa la relativa procedura di quest'ultima, omettendo il tuorlo e il burro, ed aggiungendo i cardoncelli.


Con questa ricetta partecipo al contest: "Cibo bizzarro made in Italy" di Monella Golosa de "Ricette sarde golose & light"
Cara Monella, spero che la ricetta sia sufficientemente stravagante!



Siete pronti a sbizzarrirvi?
GO!

"Con la partecipazione di" :
per l'impasto gnoccoso:
250 gr di patate a pasta gialla
70 gr di farina 00
2 cucchiaini rasi di cacao amaro
1 pizzico di sale

per la crema fungosa e formaggiosa:
50 gr di formaggio Asiago
40 gr di latte fresco
200 gr di funghi cardoncelli
1 spicchio d'aglio
1 pizzico di sale
olio evo

"Mettiamo le mani in pasta" :
Bollire le patate con la buccia, in abbondante acqua salata, a cottura ultimata, spellarle e schiacciarle con l'aiuto di uno schiacciapatate su una spianatoia, aggiungere il cacao e poco per volta la farina, valutando la quantità necessaria per rendere l'impasto morbido al punto giusto, che si possa insomma modellare senza difficoltà.
Sottrarre dal panetto ottenuto, dei pezzi dai quali formare dei serpentelli da sezionare in tanti piccoli segmenti di circa 2 cm, procedere con la classica rigatura, ottenuta grazie all'apposito aggeggio (rigagnocchi) o con il dosso di una forchetta (assolutamente facoltatico) (questa volta ho preferito lasciarli lisci).
Porre in una padella dai bordi alti, olio ed aglio, lasciar soffriggere per pochi secondi ed aggiungere i funghi preventivamente lavati e tagliati a pezzi, mescolare continuamente per un minuto, aggiungere un goccino d'acqua ed un pizzico di sale, mescolare nuovamente, coprire e lasciar cuocere per altri 5 minuti.
lasciar intiepidire i funghi, trasferirli nel frullatore aggiungere il latte ed il formaggio, frullare grossolanamente.
Versare il contenuto nuovamente in padella, aggiungere un goccino di latte, mantecare su fiamma bassa per qualche minuto.
Cuocere in abbondante acqua gli gnocchi, non appena saranno a galla, scolarli con l'aiuto di una schiumarola.
Mescolare gli gnocchi alla crema, impiattare.
Dal sapore delicato e davvero squisito!

Che il sole vi baci...a presto!




giovedì 14 ottobre 2010

Chioccioline alle mele...sarebbe un peccato non provarle!

mele

All'epoca di Adamo ed Eva le mele costavano l'ira di Dio!



Chioccioline alle mele

chioccioline di mele

Con questa ricetta partecipo alla raccolta "Il tempo delle mele" di Stefy e Rosy de:"Noi due in cucina"
Grazie ragazze!


Questa deliziosa ricetta, l'ho scopiazzata dalla bravissima Sara de "Il dolce mondo di Sara", che mi ha gentilmente concesso di partecipare alla suddetta raccolta.
Le dosi indicate, come da ricetta originale, tra le parentesi le quantità da me utilizzate, esattamente la metà di quelle riportate da Sara, eccetto il lievito che ho ulteriormente ridotto e le mele che al contrario ho lasciato invariate (mi piacciono molto, cotte ed aggiunte nei dolci)

"Con la partecipazione di"
:
420 gr di farina 00 ( 210 gr)
100 gr di zucchero ( di canna)
80 gr di burro ( 40 gr)
1 pizzico di sale
1 cubetto di lievito di birra ( 7 grammi)
125 gr di latte ( 65 gr)
2 mele
3 cucchiai di marmellata ( io 2 di fico d'india)
cannella (io a go go)

"Mettiamo le mani in pasta"
:
Mescolare la farina con lo zucchero, sciogliere il lievito nel latte tiepido ed unirlo.
Aggiungere il burro fuso ed il sale, mescolare, impastare, formare una palla, lascarla lievitare (il mio panetto è lievitato in circa 4 ore, vista la piccola quantità di lievito).
Nel frattempo tagliare a cubettini le mele.
Riprendere l'impasto, stenderlo in un rettangolo sul quale spalmare la marmellata ed aggiungere le mele ben distribuite, aggiungere la cannella (facoltativo), arrotolare e tagliare delle fette di circa 2-3 cm dipende da quanto alte le desiderate.
Disporre le "girelle" sulla teglia foderata di carta da forno lasciar lievitare (per le mie ci son volute circa 2 ore).
Spennellare con burro fuso e latte (io non l'ho fatto), infornare a 190° per 10-15 minuti (ricordo che il tempo di cottura e la temperatura, sono relativi al proprio forno).
Sfornare e spolverizzare con zucchero a velo (facoltativo...io non l'ho fatto).
DIVINE! Sarebbe un peccato non provarle ^_*
Grazie Saretta!

Che il sole vi baci...a presto!