mercoledì 29 aprile 2009

Peppino & Titina

Adoro gli animali.
Quello che mi piace di più? L’aragosta!!!
Skerzi a parte!
Per metà della mia vita ho convissuto con “Peppino” e “Titina” due “meticci originali” .
Da bambina Il mio più grande desiderio, è stato quello di poter gioire con un amico a 4 zampe, riempirlo di coccole, correre sui prati, lungo le spiagge, addormentarsi l’una accanto all’altro.
Un amico con cui condividere momenti indimenticabili.
Ricordo che sovente, chiedevo ai miei genitori, se fosse arrivato il momento giusto per poterne ospitare uno.
Mia madre, mi ribadiva che sarebbe successo tutto spontaneamente, e che in men che non si dica avrei finalmente coronato il sogno.
Un pomeriggio, uscì con i miei genitori, per una passeggiata tra le campagne.
Mi divertì ad osservare curiosi insetti, sporcarmi di terra, esplorare in ogni dove…
Arrivò l’ora del rientro a casa, tutti in macchina verso il ritorno.
Sulla via, mia madre scorse in un vialetto, una casetta recintata, oltre il cancello d’entrata, accovacciata una cagnolina con intorno dei cuccioli.
Fermò di colpo mio padre alla guida, attirando la mia attenzione, incuriosita diressi lo sguardo in quella direzione.
Ci avviammo a piedi verso il cancello.
I miei occhi, sgranati ed increduli, si distrassero un attimo dalla tenera scena, per incontrare lo sguardo dei miei genitori e cercare in loro la tanto attesa risposta.
Sull’uscio della casetta, un signore, avvicinandosi al cancello, esclamò :”Belli vero?
Purtroppo non posso tenerli tutti, ormai sono grandicelli… vedrò di sistemarli…”.
Colsi la palla al balzo, entusiasta, chiesi a mia madre e mio padre, se fossero d’accordo ad adottarne uno… cosi fu.
Erano tutti carini, tanto teneri, occorreva fare una scelta!
Indecisa come dinnanzi ad un cesto di caramelle tutti frutti, pensai di lasciar al caso la decisione, il primo che si fosse avvicinato a me, sarebbe stato il benvenuto …
Un batuffolo bianco a forma d’orsetto, con due bottoncini neri a fargli da occhi, lasciò il gruppo dei fratellini e gatton gattoni, s’avvicinò nei pressi di noi bipedi, che silenziosi sghignazzavamo per i suoi buffi atteggiamenti…La scelta fu fatta!
Peppino cresceva felice e nelle varie passeggiate, incontrava tanti amici a due e quattro zampe. Una di essi, dolce, timida e schiva: Titina, trovatella già adulta, i cespugli di una piazza pubblica, la sua casa.
Tra Peppino e Titina, ci fu una positiva sensazione a pelo.
Divennero molto amici, a volte lei, ci accompagnava fin sotto casa, restava seduta sul marciapiede come una statuina, con lo sguardo verso Peppino, col musetto tra le sbarre del balcone .
Giorni e giorni la stessa scena.
Per qualche mese fu ospite in macchina, poi si fidanzarono ufficialmente e… convissero (in casa). Nacquerò cosi, dei cuccioli meravigliosi e bizzarri, viste le caratteristiche somatiche e la diversa taglia dei genitori.
Dopo lo svezzamento, durato 2 mesi, furono adottati da persone amorevoli e affidabili.
Anni assieme, in perfetta simbiosi, lui 18 anni e lei circa 16… la vecchiaia inesorabile sopraggiunse, posando le ali su Titina, che volò dolcemente verso prati azzurri infiniti.
Qualche anno dopo, anche Peppino la raggiunse.
Accuditi ed amati fino all’ultimo sospiro!!!


Quando quella bambina, ormai donna volge lo sguardo al ciel, con gli occhi della fantasia, in alcune nuvole curiosamente sagomate, vede i suoi amici a quattro zampe che passano a salutarla…


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Sami e Franco, sono sempre tanto carini ed ogni volta che tornano da un viaggio, ci portano per ricordo, dei prodotti tipici dei posti in cui sono stati.
In questo caso, i datteri della Tunisia e, passando dalla Sicilia un'enorme melanzana.







Vena creativa




La mia piantina di mentuccia




Melanzane grigliate con la mentuccia



“Con la partecipazione di” :
1 melanzana grande
½ testolina d’aglio
Olio evo
Aceto bianco
6 foglioline di mentuccia fresca
Pepe
“Mettiamo le mani in pasta”
:
Privare la melanzana della buccia.
Tagliarla a fette non troppo sottili, porle su una piastra di ghisa ad arrostire.
Alla fine del lavoro, trasferire le melanzane in una coppa e condirle con aglio tritatissimo, olio abbondante, un goccio di aceto, un pizzico di pepe e mentuccia sminuzzata grossolanamente con le mani.
Far insaporire per una mezz’ora, servire.



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Datteri tunisini






Con questa ricetta partecipo alla raccolta: "Qualcosa di speZiale" di Piccolacuoca



Mezzelune farcite con datteri, noci e cannella


“Con la partecipazione di” :
250 grammi di farina 00
100 grammi di burro
60 ml di acqua ghiacciata
Per la farcitura:
250 grammi di datteri freschi snocciolati
80 ml di acqua
70 grammi di noci sminuzzate
1 cucchiaino di cannella
zucchero a velo
“ Mettiamo le mani in pasta”
:
Versare la farina in una insalatiera di vetro.
Unire il burro ammorbidito e gradualmente aggiungere l’acqua fredda.
Mescolare fino ad ottenere un impasto sodo.
Lavorarlo con le mani su una superficie infarinata, per 5 minuti circa.
Quindi, coprire la pasta con un panno umido e lasciatela riposare per circa mezz’ora ora in frigo.
Trascorso il tempo necessario, stendere in una sfoglia sottile , la pasta con un mattarello infarinato, poi con uno stampino rotondo, ( che potrebbe essere anche un bicchiere) ricavare da essa tanti dischetti del diametro di 7 cm circa ciascuno.
Preparare la farcitura:
in una pentolina, mescolare i datteri snocciolati e sminuzzati, con l’acqua, cuocere a temperatura sostenuta, per 5 minuti circa, fino a quando non si saranno ammorbiditi.
Dopodichè, aggiungere le noci sminuzzate e la cannella in polvere.
Mescolare il tutto e lasciar raffreddare.
Porre al centro di ogni dischetto di pasta, un cucchiaino di ripieno, inumidire con il dito bagnato d’acqua metà bordo interno del dischetto, in modo che sovrapponendosi all’altra metà, non si stacchi.
Richiudere a mezzaluna, sigillando bene i bordi pressando con le dita.
Riporre le mezzelune su una placca da forno rivestita di carta da forno, cuocere a 170°, per 25 minuti circa. Far intiepidire e spolverizzarle di zucchero a velo.
(Tratto da un vecchio giornalino di cucina: "guida dolci" £1500)

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Premi, le coccole virtuali :-)

Ringrazio le dolcissime amiche Lidia e Chiara... mi coccolano tanto :-)
Questo è un altro bellissimo premio che mi hanno donato.
Grazie tesore!

Coccolo anch'io:
Lo passo a tutti i compagnottelli elencati sulla mia blogroll.








Ringrazio di cuore Alexs, Giò, Alessandra, per avrmi donato quest'altro premio...Troppo carine!
Se ho dimenticato qualcuno...Perdonatemi!

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Vi ricordo il mio concorso a premi!


Partecipate!!!!!!!!!!!!!!!


Grazie!






sabato 25 aprile 2009

Colgo al "VOLO" un sogno

Da sempre l’uomo, è stato attratto dall’idea di volare.
A quanti di noi è successo di sognare anche ad occhi aperti, di volteggiare in aria liberi nel vento, lasciando che l’emozioni dell’immaginazione, creassero un brivido di leggera follia…

Ho sognato di volare, su una nuvola approdare.
Bianca e pura come neve, con il vento lei procede.
Se m’affaccio a testa in giù, guardo il mondo di qua su,
tutta un’altra visuale, ogni cosa assai casuale.
Poi mi lancio a capofitto, di sicuro sfioro un tetto.
Mentre scendo a più non posso, la magia mi salta addosso.
Cosi resto un po’ di stucco, sarà forse un gran bel trucco?
Larghe, tese le mie braccia, aria fresca sulla faccia, mi ritrovo ancor più su, sole mio sei proprio tu?
Tutt’un tratto un caldo al cuore, coi suoi raggi a se mi vuole, un sorriso grande e più, non vorrei tornar la giù .
Svolazzando un po’ più in là, chi t’incontro? Sua maestà.
Impettita e assai grandiosa, spicca il volo e va sinuosa.
Lei è l’aquila reale che da sola vuol restare, nelle ali il suo potere grandi immense come vele.
Sorvolando le montagne, col suo sguardo acuto e fino, quello spazio cosi grande sarà sempre il suo destino.
Sono in cielo mi vedete? Passo a prendervi volete?
Busso piano, no alla porta! Dietro i vetri, ma che importa?
La finestra s’aprirà lascio a voi la libertà.
Lessi un libro da bambina, di una storia assai carina.
Ragazzetto mai cresciuto, come un libero pennuto, prende il volo e ti coinvolge, se lo segui ti travolge, nella mitica avventura di chi vuol planar nell’aria.
Volteggiando su nel ciel, puoi goderti tutto il mare.
Lo spettacolo continua, tutto blu dai piedi a cima.
Ad un tratto della via, strano suono… mamma mia!
La mia man cosi l’afferra, è la sveglia… ho piedi a terra!

Vi va di volare?


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“Con la partecipazione di” :
Per il pan di spagna:
4 uova
1 pizzico di sale
130 grammi di zucchero di canna
130 grammi di farina 00
30 di cacao amaro
Mezza bustina di lievito per dolci
Per la crema:
400 grammi di latte fresco possibilmente intero
2 uova
3 cucchiai colmi di farina
2 cucchiaini colmi di fecola di patate
2 cucchiai di cacao amaro
2 cucchiai di zucchero di canna
150 grammi di fragole
Per la bagna:
Mezzo litro d’acqua
1 goccio di rum (facoltativo)
1 cucchiaio colmo di zucchero di canna
Per le coccinelle e la decorazione:
4 fragole
1 pezzo di cioccolato fondente
una siringa da iniezione priva d’ago
2 kiwi
“Mettiamo le mani in pasta” :
Pan di spagna:
dividere gli albumi dai tuorli.
Montare a neve ferma con il sale i primi e crema spumosa con lo zucchero i secondi (con l’aiuto di un frustino elettrico)
Aggiungere pian piano , nei tuorli a crema, amalgamando, la farina mescolata con il cacao e il lievito.
Ottenuto un impasto grosso modo omogeneo, aggiungere a cucchiaiate ed un po’ alla volta gli albumi a neve, mescolando dal basso verso l’alto.
Trasferire il composto in una teglia tonda da 28 cm di diametro, in modo che la torta non venga molto alta. Al contrario usare una teglia più piccola, ricavare cosi, attraverso una sezione, due dischi di pan di spagna.
Infornare a 180° per circa una mezz’oretta (prova stecchino).
Crema:
porre sul fornello la pentola contenente il latte, aromatizzare (facoltativo) con una bacca di vaniglia.
Spegnere ad ebollizione iniziata.
Nel frattempo sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere, la farina, la fecola, il cacao e
mescolare, fino ad ottenere una crema liscia.
Versare lentamente il latte intiepidito, mescolare per bene.
Lavare le fragole ed eliminare il picciolo, (tenere da parte i piccioli per la decorazione) frullarle con l’aggiunta di un cucchiaio colmo di zucchero.
Versare il frullato nella nella crema non ancora cotta, porre su fuoco e mescolare, fin a densità raggiunta.
Bagna:
scaldare in un pentolino, l’acqua con l’aggiunta del rum (o solo acqua e zucchero).
A fuoco spento aggiungere lo zucchero, mescolare… lasciar intiepidire.
Eliminare con un coltello, la crosticina superiore del pan di spagna, bagnarlo con acqua e rum, in ogni punto, soprattutto lungo il bordo.
Spalmare la crema sulla torta
Decorazione:
ornare il bordo della torta, con i kiwi sbucciati e tagliati a metà.
Lavare le fragole sotto il getto d’acqua, eliminare il picciolo, sezionarele nel verso verticale
e tenerle da parte.
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato, far intiepidire e trasferirlo poco alla volta, nella siringa. Passare alla decorazione delle fragole…
P.S. Man mano che passa il tempo, il cioccolato si solidifica, plasmarlo quindi con le mani, per creare la testolina della coccinella, mentre per i puntini e le linee, procedere spingendo lo stantuffo della siringa, che userete dopo, per creare gli occhietti, intingendo la punta di essa nella farina e toccare i punti della testolina in cui posizionare gli occhi.
Disporre a piacere le coccinelle, spargendo qua e la i piccioli…






Congratulazioni e premio

10.000 complimenti e congratulazioni alla cara Betty.


1000 visite raggiunte in ben 3 anni dalla nascita del suo blog!
Questo meraviglioso evento è da festeggiare...
Betty ha pensato di farlo cosi


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Questo premio dallo stile delicato e fresco, mi è stato donato da Luca & Sabrina, una coppia meravigliosa!


Grazie infinite ai miei passionali :-)


Presa dall'ispirazione lo passo a: Lidia, Dida, Elle, Lo, Daffy, Mirtilla, Imma, Roby, Alessandra, Valentina, Betty, Giò, Claudia,Milla, Margherita, Maya, Kitty, Fantasie, Astrofiammante, Alexs, Chiara, FeF, Katty, Lunetta, Lory
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25 Aprile

La libertà



giovedì 23 aprile 2009

A gonfie vele!

Questo premio-meme, mi è stato affettuosamente donato da Lidia, una sweet sweet persona, alla quale vorrei regalare un abbraccio intenso.
Oltre ad essere una gioia di dono è anche divertente!
Le regole sono: scrivere 8 cose che ci prefiggiamo di fare ed assegnarlo ad altrettanti blog linkandoli.
Qui i miei propositi
Mi permetto di uscire dalle regole ( se non è valido vi prego d'avvisarmi, mi rimetterò subito in riga :-)
E lo dono a tutti coloro che passando di qui, vorranno divertirsi nel descrivere i propri propositi.

Grazie Lidia tvb

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Qualcuno ormai, avrà capito che il mare mi scorre nelle vene.
Questo per me significa avere il sangue blu!
Tra i tanti curiosi lavori-divertimento che ho svolto fino ad ora, vorrei posizionare ai primi posti, nella classifica dei ricordi più significativi: l’istruttrice di vela, nello specifico per bambini.
Sono ormai trascorsi quasi 10 anni, da quando energica, entusiasta e carica di pazienza, per tutta l’estate, percorrevo il tragitto che mi conduceva ogni mattina, in un luogo animato da spensierati e giocondi ragazzini, che di minuto in minuto, spuntavano dal muretto come funghetti e si raccoglievano in un grande cerchio, ad ascoltare e interagire, sulle dinamiche della lezione-gioco che si sarebbe svolta.
Uscite in barca, divertimento e concentrazione, risate, abbracci e grande responsabilità, hanno racchiuso una fetta di vita, che ha determinato parte della mia crescita professionale ed interiore.
Ho continuato a vivere il mare, affiancandomi al mio compagno, skipper ed istruttore di vela, che da sempre svolge questa meravigliosa e motivante professione, che come le onde, si alterna di stagione in stagione e a volte ci ha “costretti” piacevolmente, a svernare oltremare…
Le nostre impareggiabili avventure? Sempre a gonfie vele!!!


















Buon vento!!!


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I nostri cari amici Sami e Franco, sono tornati da un meraviglioso viaggio in camper, in Tunisia.
100% adrenalina: volo in deltaplano, kitesurf a Djerba , ed escursioni nel deserto del Sahara…
I loro viaggi sono sempre stupefacenti!
È stato bello ritrovarsi, guardare assieme le suggestive foto, in alcune delle quali, Sami sembra una rosa del deserto…è bellissima!
Abbiamo ascoltato i loro racconti, guardando i loro occhi pieni di entusiasmo.
Ho preparato un dolce per l' occasione, è piaciuto molto…
Et voilà:


Crostata di farina di farro integrale con crema all'arancia


“Con la partecipazione di” :
Per la frolla
300 grammi di farina integrale di farro
20 grammi di cacao amaro
70 grammi di burro
70 grammi di zucchero di canna
2 uova intere
1 puntina di cucchiaino di bicarbonato
Buccia grattugiata di 1 arancia
Per la crema:
600 grammi di latte fresco
Buccia di 2 arance
70 grammi di zucchero di canna
50 grammi di farina 00
2 cucchiaini colmi di fecola di patate
1 uovo intero e 1 tuorlo
“Mettiamo le mani in pasta” :
Porre su un piano la farina mescolata al cacao e al bicarbonato.
Formare un buco centrale, nel quale aggiungere lo zucchero la buccia d’arancia grattugiata e le uova.
Ammalgamare un po’ ed aggiungere il burro freddo a pezzi, formare una palla e trasferirla in frigo.
Nel frattempo versare in una pentola, il latte con l’aggiunta della buccia d’arancia precedentemente sbucciata superficialmente, in modo da evitare il mallo, che rende amarognolo il sapore.
Portare ad ebollizione, spegnere e lasciar intiepidire.
Sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere la farina setacciata e la fecola di patate.
Versare il latte, poco per volta, mescolando, nella ciotola con la cremina ottenuta.
Sottrarre le bucce, parte delle quali, sminuzzare e tenere da parte.
Trasferire il tutto nuovamente nella pentola, porre su fuoco e con l’aiuto di un cucchiaio di legno mescolare, affinchè il liquido si addensi al punto giusto.
Spegnere il fuoco ed aggiungere, mischiando, le bucce sminuzzate.
Procedere con il trasferimento dell’impasto, in una teglia di circa 28 cm di diametro, nella quale avremo prima sistemato della carta da forno.
Stendere l’impasto, ottenendo un bordo sufficientemente alto, da poter abbracciare la quantità di crema da versare.
Infornare a 180° per 20 minuti circa.
Togliere la teglia dal forno, far freddare ed aggiungere la crema, ormai intiepidita.
Ornare con delle fette d’arancia e trasferire in frigo un’ora prima di servirla.






martedì 21 aprile 2009

Domeniche campagnole e premio...

Sono molto felice d'aver ricevuto questo premio.
Mi è stato donato da una persona speciale, sensibile, dolce e piena di valori, custoditi nel cuore e nell'anima, che rendono profondi i pensieri e ci aiutano a crescere e cercar di vedere tutto in maniera saggia...

Grazie Lidia!

Lo passo con piacere a: Dida come dono per il suo compleanno, tanti Auguri dolcezza!!!
A Luca&Sabrina, Francesca e Fiorella, Elle, Lo, Milla, Astrofiammante, Alessandra, Margherita, Valentina, Lunetta, Maya e Daffy.

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Le domeniche d’inverno, son trascorse nell’abbraccio di un plaid, una mano nella mano, il tepore di una tazza di tè e le dolci coccole di biscotti e crostate.

Guardando assorti, films di ogni genere e un pisolino vagante, che di tanto in tanto, si posava dolcemente sugli occhi, come piuma che cade leggiadra.
Ormai il letargo è finito, il plaid ritorna nella cassa panca e quella mano nella mano, è in primo piano davanti ad uno sfondo di verdi prati fioriti e cinguettii di uccellini allegri e amoreggianti…
Dopo una classica panzata domenicale, urge un’ obbligatoria passeggiata digestiva, che addormenti l’idea di abbandonarsi in un sonno perdi-conoscenza, di quelli che ti rapiscono anche seduta su d’una sedia anatomica..Non è igienico! No! dopo un pranzo simile!
Cosi Pagnotto ed io, di domenica in domenica, ci dirigiamo con Figo , verso piccole gite fuori porta, nelle profumate campagne dell’alta murgia.
Passeggiamo e uniamo l’utile al dilettevole, cogliendo asparagi selvatici di qua e di la.
In borsa l’inseparabile acciuffa-emozioni:la macchina fotografica.
Tra un asparago e l’altro, mi perdo ipnotizzata tra i colori dei fiori, che ammaliatori ed esibizionisti, fluttuano al delicato vento, i loro petali e in pose naturali farsi immortalare..
Una carezza d’aria sul grano appena germogliato, l’odore della terra, uomini a cavallo, l’abbaio lontano di un cane, pioggerellina intermittente, ronzii di api orientate dai colori dei fiori.
Le nostre distanze si alternano disordinatamente, incontrarsi per caso e tra un bacio e un dolce sguardo, curiosi, cogliamo l’occasione per ammirare il raccolto dell’altro.


Emozioni "acciuffate"















































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Immaginiamo di già, come poter deliziare il più naturale possibile gli asparagi.
Assaporarli senza camuffarne la veracità con altri ingredienti, anche perché in camper la dispensa fa pendant col colore dei suddetti vegetali…
Un superstite pacco di riso basmati, rimasto in “bianco” dopo l’ultimo viaggio a Viterbo, si è immerso al volo in pentola…




Prima domenica:
asparagi e riso basmati al vapore

"Con la partecipazione di" :
1 tazza grande di riso
asparagi selvtici
2 tazze d'acqua
"Mettiamo le mani in pasta" :
In una pentola, versare il riso e l'acqua, coprire e porre su fuoco medio basso, non scoprire e ne mescolare.
Passati 8 minuti, aggiungere gli asparagi precedentemente lavati sotto acqua corrente ed eventualmente spuntati.
Continuare la cottura per altri 8 minuti.

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Era da tanto che volevo provare quest’abbinamento…Ricordo che un po’ di anni fa, una mia amica me ne parlò, ho conservato nella memoria il ricordo e tirato fuori in questa occasione!
Mi è sempre stato detto che: “la morte dell’asparago e l’uovo al tegamino”
Altro che morte! Direi buono da vivere!


Seconda domenica: uova al tegamino e asparagi

"Con la partecipazione di" :
2 uova
asparagi selvatici
"Mettiamo le mani in pasta" :
Porre sul fuoco una padella antiaderente.
Aspettare che si scaldi il fondo, aprire le uova e versarle in padella, aggiungere gli asparagi precedentemente lavati e scottati qualche minuto.
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Tornati dalla passeggiata campagnola, con il mazzolin d’asparagi, ci è venuta un’insolita idea…
...era quasi ora di cena 18, 45.
Mah... sapete, quando si respira aria salubre, ti ritrovi sempre l’appetito a portata di stomaco.
Vi dico solo che, avremmo mangiato gli asparagi, anche crudi…
Ci siamo fermati in una pizzeria, già bazzicata parecchie volte.
Il pezzo forte, focaccia fantastica, da poter farcire con la mortadella e gustosissime pizze, tutto cotto in forno a legna!
Di quelle pizzerie molto free, un po’ fai da te.
Abbiamo osato e gentilmente chiesto al pizzaiolo, se avesse potuto prepararci due pizze margherita, aggiungendo sul condimento gli asparagi, ovviamente dopo averli spolverati sotto il getto d’acqua.
Lui sorridendo ha annuito…




Terza domenica: pizza improvvisata, pizzaiolo disponibile e asparagi


"Con la partecipazione di" :
1 pizzaiolo disponibile e gentile
asparagi selvatici
"Mette le mani in pasta" :
Raccogliere gli asparagi selvatici, recarsi in una pizzeria con forno a legna, chiedere gentilmente al pizzaiolo di preparare la pizza con l'aggiunta degli asparagi appena raccolti...