venerdì 27 febbraio 2015

Biscotti dolci al vino bianco con pasta madre

Permettetemi un suggerimento, dopo aver gustato qualcuno di questi biscotti, chiudete il sacchetto, riponetelo in una cassapanca con lucchetto, chiudete a chiave e gettatela via! Semplicemente, creano dipendenza!!!
Nel giro di 24 h li ho fatti 2 volte!
Ho realizzato la ricetta di Stefania che con Daria animano il loro blog.

Si tratta di biscotti (tarallosi) che usualmente si realizzano senza lievito, l'esperimento di Stefania, a mio avviso riuscitissimo, è stato quello di aggiungere dell'esubero di pasta madre, il risultato "assaggiatelo" voi!
DO IT!

Biscotti dolci al vino bianco


Riporto paro paro le dosi di Stefania e tra le parentesi la mia rivisitazione circa lo zucchero e la farina.

"Con la partecipazione di": (per circa 15 biscotti)

135 gr di farina 00 (io tipo 2)
50 gr di olio di semi (io extravergine d'oliva)
40 gr di vino bianco
1 goccino di anice (facoltatico) 
65 gr di zucchero semolato (io 40 di muscovado)
50 gr di esubero di pasta madre
1 pizzico di sale
zucchero grezzo di canna integrale per decorare (io non l'ho messo)

"Mettiamo le mani in pasta":
 Sciogliere il lievito madre nell'olio e aggiungere tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto molto morbido (nel caso non si dovesse usare il lievito madre, mescolare farina e zucchero e poi aggiungere tutti gli altri ingredienti).
Staccare delle palline grandi quanto una noce e arrotolarle con il palmo della mano sul piano da lavoro creando delle strisce lunghe circa 25cm. Intrecciare i due capi e formare delle ciambelline (si possono fare della forma che più vi piace) (nel blog di Stefani c'è il tutorial fotografico su come formarli)
Passare la parte superiore nello zucchero di canna e riporre su una teglia rivestita da carta da forno. Infornare in forno ventilato a 200° per 25-30 minuti. Devono indurirsi e dorarsi. Fatene raffreddare uno per testare la croccantezza. Consumare freddi!

GRAZIE STEFANIA!


Che il sole vi baci!




mercoledì 25 febbraio 2015

FREEttata


Mia madre è una grande sostenitrice delle cime di rapa, tutti conosciamo la sua grande passione per questo ortaggio e, durante la stagione, a casa si tiene, un giorno si e l'altro  anche   no,  la sagra della cima di rapa: strash 'nat k l cim d' rap, rape stufate, rape bollite, calzone con le rape, crema pasticciera alle rape, cioccolato e rape, budino di rape, torta panna e rape, rustico di rape, taralli alle rape, rape e rape, risotto alle rape...e naturalmente la frittata!

Semplice, veloce, pratica, nutriente, fantasiosa.
Il suo nome è eloquente: FREEttata, liberi di metterci ciò che si vuole!

Frittata (leggera) con cime di rapa,
curcuma e curry





"Con la partecipazione di": (per una padella di 23 cm)
3 uova di gallina felice
1 piatto di cime di rapa bollite
2 pizzichi di curcuma
2 pizzichi di curry
pepe
sale (se preferite)
1 goccino d'olio extravergine d'oliva per ungere la padella


"Mettiamo le mani in pasta"
Strizzare ben bene le rape, trasferirle in una ciotola, rompre le uova, amalgamare, aggiungere il resto degli ingredienti, rimestare ben bene.
Ungere la padella con l'olio, passarci lo scottex, trasferirla sul fornello medio a fiamma bassa (la mia è in ceramica) versare il composto livellandolo col cucchiaio di legno, coprire con un coperchio e lasciarla cuocere per scarsi 10 minuti, controllando di tanto in tanto il grado di cottura.
Quando la superficie è  sufficientemente rappresa, staccare, con l'aiuto di una paletta di legno, delicatamente i bordi fin sotto la frittata, riporre il coperchio sul bordo della padella,  prendere dal manico quest'ultima e con l'altra mano mantenere il coperchio, capovolgere lasciando passare la frittata dalla padella al coperchio, ritrovandosi cosi il lato che prima era verso sotto, ora verso sopra, farla abilmente scivolare nuovamente nella padella.
Continuare la cottura per qualche altro minuto circa.


Che il sole vi baci


lunedì 23 febbraio 2015

Vortice di pane


C'era una volta una treccia
desiderosa di far breccia,
ornarsi di semini e succulenta farcitura,
contenta di far bella figura!
Tutto però fu stravolto in quella testa
e per lei non ci fu più festa.
Vorticoso e assai ridente arrivò un suo parente,
il suo volto elicoidale ammaliò il commensale.
Qui finisce questa storia col ricordo in tutta gloria!


L'idea iniziale era quella di tempestare di semini e farcire questa treccia...poi, però:

Vortice di pane con crema di peperoni, erba cipollina e olive nere




"Con la partecipazione di:"
Per l'impasto:
600 gr di farina tipo 2 ( se preferite 0 )
330 gr di acqua
80 gr di lievito madre
1 cucchiaino di malto d'orzo
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
sale se preferite

Per la farcitura:
1 peperone molto grande rosso (o 2 medi)
peperoncino
aglio
sale se volete
2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva (+ quello per la finituta)
erba cipollina disidratata
2 manciatone olive denocciolate

"Mettiamo le mani in pasta":
In una ciotola spezzettare il lievito madre, aggiungere 100 gr di acqua sottratti dalla quantità totale, aggiungere il malto d'orzo, sciogliere con la mano.
Versare pian piano la farina continuando a mescolare con la mano, aggiungere la restante parte di acqua poco per volta (important aggiungere l'acqua poco per volta, per consentirne un adeguato assorbimento), continuando ad impastare, avvertirete che l'impasto risulterà "duro" ma non demordete continuate ad impastare.
Incorporare l'olio poco per volta. 
Trasferire l'impasto sulla spianatoia.
A fine lavorazione lo sentirete sodo ma lavorabile e non appiccicoso, sulla spianatoia non dovrà lasciare tracce.

Trasferire il panetto liscio ed omogeneo nella ciotola, coprire con pelicola e lasciare che lieviti fino al raddoppio, nel forno spento con lucina accesa o se preferite con un paio di bottiglie di plastica con acqua calda, poste sul ripiano più basso del forno (ricordo che i tempi di lievitazione variano in funzione alla temperatura ambiente), a me ci son volute circa 8 ore.

Nel frattempo preparare la crema di peperone:
Lavare il peperone, asciugarlo, tagliarlo grossolanamente, tritare finemente in un mixer, trasferire il trito in una padella, aggiungere l'olio, l'aglio e il peperoncino ed eventualmente il sale, lasciar cuocere a fiamma media, sempre rimestando con un cucchiaio di legno, per 20 minuti circa, se occorre aggiungere qualche cucchiaio di acqua, lasciar raffreddare aggiungere un cucchiaio di olio.
Infarinare delicatamente la spianatoia, trasferirvi l'impasto e spianarlo con il mattarello in un disco di 38 cm.spalmare la crema di peperone, aggiungere abbondante erba cipollina e le olive preventivamente tagliuzzate.
Foderare con carta forno una teglia di cm 38
Con la rotella taglia pizza, tagliare delle strisce di circa 2 cm di larghezza ognuna delle quali da sezionare e non, il bello del vortice è che ogni striscia non dovrà necessariamente esser uguale all'altra.
Cominciare a creare l'elicoidale arrotolando il pezzo iniziale, (con la parte condita verso l'interno)  del disco sezionato, a seguire il resto delle strisce fino a formare un simpaticissima spirale.


Coprire con pellicola lasciando che quaest'ultima aderisca al bordo della teglia in modo che non tocchi l'impasto, trasferire in forno spento con lucina accesa fino al raddoppio, circa 2 ore
Togliere la teglia dal forno, portarlo alla temperatura di 180°, aggiungre un filo d'olio, infornare per circa 30 minuti o finchè la superficie apparirà dorata (per i tempi di cottura, adeguarsi alle caratteristiche del proprio forno).


Che il sole vi baci!


mercoledì 18 febbraio 2015

Un pane speZiale


Quella di oggi, ME-LA segno sul quadernino delle ricette preferite!
Spinta dalla passione per le spezie, mi ritrovo la dispensa sistematicamente stipata di vasetti, bustine, ampolline e tricche tracche, contenenti fiori, polveri e semi profumati.
Tre mele nel cesto della frutta e il gioco è fatto!


Come dare alla luce una delizia di nome:

Schiacciata di pane, con mele, mandorle e spezie 






"Con la partecipazione di" : (teglia tonda di 28 cm)
Per l'impasto:
200 gr di farina tipo 2 (usate pure la farina che preferite)
40 gr di lievito madre
160 gr di latte di avena (o vaccino)
1 cucchiaino di miele
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
1 pizzico di sale

Per la copertura:
3 mele grandi
2 cucchiai di moscato di Trani (o passito)
3 chiodi di garofano
1 stella di anice stellato
cannella in polvere appena macinata
2 semi di cardamomo
1 cucchiaino di vaniglia bourbon in polvere
1 arancia bio
1 limone bio
1 manciatona di mandorle pelate
1 cucchiaio abbondante di miele

"Mettiamo le mani in pasta": 
In una ciotola versare 100 gr di latte, aggiungere il lievito madre a pezzetti e il cucchiaino di miele, sciogliere con la mano.
Aggiungere la farina poco per volta continuando a mescolare con la mano.
Versare pian pianino la restante parte di latte, sempre continuando ad impastare.
A metà lavorazione aggiungere il sale, continuare a lavorarlo.
Aggiungere l'olio man mano che l'impasto lo incorpora.
Lavorarlo ancora un pò fino ad ottenere una pallotta liscia ed omogenea, coprire con pellicola e lasciare lievitare, in forno spento con lucina accesa,  fino al raddoppio (ricordo che i tempi di lievitazione variano in funzione della temperatura ambiente)
A me ci son volute 6 ore.
Nel frattempo sbucciare le mele, tagliarle a spicchi non troppo sottili, trasferirle in una ciotola, aggiungere la buccia grattugiata del limone, quella dell'arancia e il succo di entrambi.
Aprire la capsula dei semi di cardamomo, ricavare i semini schiacciarli nel mortaietto, cosi come per l'anice stellato, trasferirli nella ciotola in cui vi sono le mele, sminuzzare con le dita le testine di chiodi di garofano e aggiungere il moscato, il miele e la vaniglia.
Mescolare delicatamente e lasciar macerare per tutto il tempo della lievitazione del panetto.
Tostare delicatamente le mandorle, lasciarle raffreddare per poi ridurle in granella.
Foderare con carta forno la teglia, oliarla con un giro d'olio (non abbondante) cospargerlo son la mano, adagiare l'impasto (staccandolo dalle pareti della ciotola con l'aiuto di un tarocco) ormai lievitato ed allargarlo con le mani, leggermente unte d'olio, su tutta la superficie della teglia, premendo meno lungo il bordo.
Sistemare a raggiera, a due cm dal bordo, gli spicchi delle mele affondandoli nell'impasto, infine aggiungere con un cucchiaio il succo della macerazione.
Trasefrire in forno spento con lucina accesa, per 2 ore o fin quando il bordo non sarà bello e gonfio.
Portare il forno (statico) alla temperatura di 180°, prima d'infornare aggiungere su tutta la supeficie la granella di mandorle.
Cuocere per circa mezz'ora, il bordo dovrà risultare dorato (per i tempi di cottura, adeguarsi alle caratteristiche del proprio forno)
Un profumo ammaliante!


Che il sole vi baci!


lunedì 16 febbraio 2015

Treccia di pane

E poi c'è chi preferisce il pane "acchiappatutto" sul quale spalmare qualsiasi cosa senza il rischio che il condimento capitomboli, ben che vada, nel piatto in cui si mangia!

Un pane dalla consistenza compatta ma con mollica morbida e ovattata.



Treccia di pane



"Con la partecipazione di":
600 gr di farina tipo 2
320 gr di acqua
80 gr di lievito madre
1 cucchiaino di malto d'orzo
10 gr di sale

"Mettiamo le mani in pasta":
In una ciotola spezzettare il lievito madre, aggiungere 100 gr di acqua sottratti dalla quantità totale, aggiungere il malto d'orzo e sciogliere con la mano.
Versare pian piano la farina continuando a mescolare con la mano, aggiungere la restante parte di acqua poco per volta (important aggiungere l'acqua poco per volta, per consentirne un adeguato assorbimento) continuando ad impastare, avvertirete che l'impasto risulterà "duro" ma non demordete continuate ad impastare. 
A metà lavorazione aggiungere il sale, impastare un po' dopodiché trasferirlo sulla spianatoia alternando alla lavorazione 2 o 3 sbattute sul piano.
Al termine l'impasto risulterà lavorabile e non appiccicoso.
Trasferire nella ciotola, coprire con apposito coperchio o con pelicola e lasciare che lieviti fino al raddoppio (ricordo che i tempi di lievitazione variano in funzione alla temperatura ambiente. In stagione fredda vi suggerisco di sistemarlo in forno spento con lucina accesa o se preferite con un paio di bottiglie di plastica con acqua calda, poste sul ripiano più basso) a me ci son volute circa 8 ore.
Trasferire il panetto lievitato sulla spianatoia e sezionarlo in tre parti uguali, ognuna delle quali allungata un pò con le mani, a mo' di salsiccia, schiaccire con i polpastrelli per ottenere un rettangolo (vedi foto) da arrotolare.


Dopo aver formato tutti e tre i capi, intrecciarli sigillando le estremità pressandole tra loro.
Trasferire la treccia su una teglia foderata di carta forno, infarinare leggermente la superficie e carezzare per distribuire la farina.
Lasciar lievitare in forno spento per circa 2 ore o comunque finchè il suo volume non sarà raddoppiato.
Infornare a 220° forno statico, dopo 15 minuti abbassare la temperatura a 200°, continuare la cottura per altri 30 minuti.


Che il sole vi baci!

giovedì 12 febbraio 2015

Pane leggero

Imperativo categorico: S P E R I M E N T A R E !
Nella mia mente abita un criceto iperattivo. #SAPEVATELO

Con SOLI 10 gr di lievito madre, SENZA ALCUN prefermento, ho ottenuto un "pane piuma" con  mollica evanescente, crosta croccante e per la gioia di molti, alveolatura pronunciata ed irregolare.





"Con la partecipazione di":
10 gr di lievito madre rinfrescato
700 gr di farina tipo 2
500 gr di acqua di cui 400 per l'autolisi e 100 per sciogliere il lievito madre
1 cucchiaino di malto d'orzo

"Mettiamo le mani in pasta:"
Autolisi:
In una ciotola trasferire la farina e versare 400 gr di acqua e contemporaneamente  mescolare velocemente e grossolanamente con una forchetta.
a fine lavorazione l'impasto risulterà "stracciato" praticamente non omogeneo.
coprire con pellicola e lasciar riposare per 30 minuti.
Qualche minuto prima che termini l'autolisi, diluire i restanti 100 gr di acqua con il malto d'orzo in cui sciogliervi il lievito madre, riprendere la ciotola con l'impasto e cominciare a versare poco per volta la miscela di acqua/malto/lievito madre, man mano che venga assorbita durante la lavorazione a mano, il tutto durerà circa 25 minuti.
Trasferire l'impasto sulla spianatoia NON infarinata, effettuare lo slap & fold (sbattere e piegare) per 5 minuti, (cosi come illustrato nel video  dal minuto 2:00 al minuto 2:33) risulterà appiccicoso, occorre essere repentini nel gesto (NON aggiungere farina) in questo modo si forma meglio il glutine e diventa più estensibile, dopodichè arrotondare il panetto e trasferirlo nella ciotola, coprire con pellicola e lasciar puntare (riposare).
Riprendere l'impasto ed effettuare, con l'aiuto del tarocco, 1 giro di pieghe in ciotola: stretch & fold
sollevando, lungo tutta la circonferenza lembi d'impasto ripiegandoli sulla parte centrale del panetto (vedi video dal minuto 3:00 al minuto 3:19), coprire con pellicola e trasferire in forno spento con lucina accesa, dopo qualche minuto, segnare con un pennarello o un pezzo di nastro adesivo, il livello che indica il punto di partenza della lievitazione.
Dopo 10 ore il suo volume sarà raddoppiato (il tempo di lievitazione è in funzione della temperatura ambiente, in estate ci vorranno sicuramente meno ore).
Infarinare ABBONDANTEMENTE la spianatoia, trasferirvi l'impasto, staccandolo con il tarocco, dalle pareti della ciotola, si "spalmerà" naturalmente senza il bisogno di essere aperto con le mani e con estrema delicatezza, fare 2 giri di pieghe a tre ovvero sollevando, con i polpastrelli infarinati, uno dei lati più lunghi dell'impasto, ripiegandolo fino a metà della superficie, stessa cosa per il lato opposto che andrà a sovrapporsi sul primo, ripetere l'operazione per gli altri due lati capovolgere il panetto e trasferirlo, adoprando il tarocco,  nuovamente nella ciotola (pieghe a 3 dal minuto 3:47 al minuto 4:05), coprire con pellicola e lasciar riposare per 40 minuti. Ripetere l'operazione per altre 3 volte ogni 40 minuti infarinando ogni volta la spianatoia.
Poco prima il termine dei 40 minuti dell'ultimo giro di pieghe, infarinare abbondantemente un telo in cotone trasferirlo poi in un cestino.
Formare:
Trasferire l'impasto sulla spianatoia infarinata e lasciare che si "accomodi" dopo qualche secondo arrotolarlo DELICATAMENTE sfiorandolo, su se stesso, è importante non serrare e non esercitare pression, evitando cosi di rompere le bolle che si sono create in lievitazione, pian piano lasciarlo rotolare in modo che la ciusura resti verso su, trasferire nel cestino infarinare la superficie e coprire con i lembi del telo (formare: dal minuto 3:43 al minuto 4:30)  . trasferire in forno spento con lucina accesa.
Dopo circa 2 ore la lievitazione dovrebbe essere a buon punto (ricordo che i tempi di lievitazione variano in funzione della temperatura ambiente).
Mettere nel forno la teglia sulla quale cuocerà il pane e nel ripiano più basso un pentolino in acciaio, portare il forno a 240° C  è IMPORTANTE che il forno sia BEN caldo prima d'infornare!
Se disponete di pietra refrattaria fatene uso.
Dopo 10 minuti di cottura a 240°, abbassare la temperatura a 220°, dopo altri dieci minuti a 200° fino a completa cottura, in totale 30-35 minuti.

Per le misure del cestino  clicca nella foto



"Mettiamo le mani in pasta":
CLICCA QUI PER IL VIDEO TUTORIAL


Che il sole vi baci!

venerdì 6 febbraio 2015

Focaccia di farro spelta integrale

Vi chiedo: S'è mica capito che mi piacciono le focacce e la faRRina di farro integrale?
Come dite? Noooooooooo?????
Allora ci riprovo, magari riesco ad esser più tediosa chiara!
Ah, dimenticavo! AMO anche l'aglio.
Ok ok dò subito un tAGLIO e passo alla ricetta:

Focaccia di farro spelta integrale, con erbette di Provenza, aglio e semi di sesamo





"Con la partecipazione di": (per una teglia di 26 cm)
430 gr di farina di farro spelta integrale
350 gr di acqua
80 gr di lievito madre
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva + la quantità per oliare la teglia (5 cucchiai)
1 pizzico di sale (secondo i gusti)
Per il condimento:
Erbette di provenza
1 spicchio d'aglio
semi di sesamo
4-5 giri d'olio extravergine d'oliva

"Mettiamo le mani in pasta":
Sciogliere il lievito madre in 50 gr di acqua sottratti dalla quantità totale.
Trasferire la farina in una ciotola, versarvi pian piano la restante acqua continuando a lavorare l'impasto con la mano, aggiungere poco per volta e continuando ad *impastare, la quantità d'acqua in cui vi è stato sciolto il lievito.
*L'impasto risulterà molle, impastare quindi sollevando, lungo tutta la circonferenza, lembi d'impasto ripiegandoli al centro, ripetere l'operazione per una decina di minuti.
Aggiungere l'olio poco per volta man mano che viene assorbito durante la lavorazione.
Proseguire col sale, impastare per qualche minuto.
Coprire con pellicola e lasciar lievitare fino al raddoppio, circa *7 ore
*Il tempo di lievitazione varia a seconda delle temperature ambientali.
Oliare la teglia (a volte capita che l'impasto si attacchi in cottura al fondo della teglia malgrado averla unta d'olio, ritengo quindi comodo foderare la teglia con carta forno e su quest'ultima versare l'olio)
Lasciar lievitare per 2 ore in forno spento con lucina accesa.
Cospargere la superficie con l'erbetta, i semi di sesamo e l'aglio tagliuzzato.
Infornare a 200° in forno a temperatura per circa *40 minuti
*Il tempo di cottura dipende dalle caratteristiche del proprio forno. Dovrà risultare ben colorita.


Che il sole vi baci!


lunedì 2 febbraio 2015

Sniffare fa bene...vi dico perchè

Sniffo a pieni polmoni un effluvio intriso di sole, vento tiepido e terra fresca.
Comincia il viaggio.
Corro felice a braccia aperte in una distesa dorata, il vento attraversa i capelli, il sole mi bacia selvaggiamente, chiudo gli occhi senza temer freni, lo spazio è immenso ed io corro, corro e sorrido.
Piacevolmente stanca, ruzzolo e mi ritrovo supina a contemplar il cielo ornato da fili d'oro.

È quello che provo ogni volta che apro una confezione di farina, chiaramente integrale...Che avevate capito?!

Pane di semola integrale Sen Cappelli 



"Con la partecipazione di: 
700 gr di semola integrale Cappelli
460 gr di acqua
80 gr di lievito madre rinfrescato
1 cucchiaino di malto d'orzo (o di miele)
1 pizzico di sale (regolatevi secondo i gusti)

"Mettiamo le mani in pasta:
Autolisi: 
Trasferire la farina in una ciotola, versare  poco per volta 430 gr di acqua, mescolare grossolanamente con una forchetta, l'impasto dovrà risultare come in foto
coprire con pellicola e lasciar riposare per 1 ora e mezza. Sciogliere il malto nei rimanenti 30 gr di acqua, spezzettare e sciogliere il lievito in essa.
Trascorso il tempo dell'autolisi, impastare con la mano, contemporaneamete versare poco per volta il lievito sciolto nell'acqua e malto, continuare ad impastare in ciotola per abbondanti 30 minuti, l'impasto risulterà elastico. Gli ultimi 10 minuti di lavorazione aggiungere il sale e impastare sollevando lungo tutta la circonferenza, lembi d'impasto ripiegandoli verso il centro della massa.
Coprire con pellicola e lasciar riposare per 40 minuti.
Infarinare abbondantemente (con semola) la spianatoia, con l'aiuto di un tarocco staccare l'impasto dalle pareti della ciotola, lasciandolo adagiare sul piano di lavoro, allargarlo delicatamente e praticare 2 giri di pieghe a tre, coprire a campana con la ciotola, ripetere questa operazione ogni 15 minuti per 1 ora.
P.s assicurarsi di aver infarinato bene la spianatoia ogni volta che si lascia riposare il panetto.
Nel frattempo infarinare ABBONDANTEMENTE un telo in cotone pesante, posizionarlo in un cestino.

Formare:
Dopo l'ultimo riposo, stendere (non molto) l'impasto dando una forma rettangolare, arrotolarlo delicatamente su se stesso, senza serrare molto.
Trasferire il panetto con la chiusura verso l'alto, nel cestino col telo infarinato, cospargere di semola la superficie, coprire ripiegando i lembi del telo, lasciar lievitare, per circa 3 ore, il tempo dipenderà dalla temperatura ambientale (se preferite, lasciar lievitare nel forno spento con lampadina accesa) sarà ben lievitato quando il panetto arriverà ad 1 cm circa dal bordo del cestino.
Accendere il forno in modalità statica a 220° aspettare che arrivi a temperatura.
Nel frattempo, foderare di carta forno la leccarda, scoprire la pagnotta ormai lievitata, posizionare a "tappo" sul cestino la leccarda foderata di carta forno.
Con una mano sulla leccarda e l'altra alla base del cestino: capovolgere.
sottrarre il telo, incidere celeramente (poichè l'impasto tende ad "accomodarsi") con una lametta tenendola leggermente obliqua, trasferire in forno.
Dopo 20 minuti abbassare la temperatura a 200° fino a cottura corposa.
P.s affettare il pane quando è completamente freddo.

Che il sole vi baci!