mercoledì 27 aprile 2016

Biscotti da inzuppo


Non riesco a starmi dietro!
Tra ricette eseguite ormai milioni di volte ma non ancora postate e quelle provate, approvate e archiviate che attendono d'essere condivise, avrei bisogno di un'altra vita, anche due.
E' pur vero però che il ritmo con cui pubblico le cosine che preparo, non è che sia così lesto, questo perchè il blog non è l'unico interesse della mia vita. Inoltre, con l'arrivo della bella stagione, come un biscotto da inzuppo, mi tufferò in mare. Ritenete sia una valida giustificazione per le mie probabili assenze?

Oggi vi propongo i biscotti da latte, chi mi segue su youtube già conosce questa ricetta, che ho deciso, finalmente, di trascriverla qui.


"Con la partecipazione di": (per circa 25 biscottoni)
500 gr di farina integrale (o tipo 0)
100 gr di olio extravergine d'oliva
2 uova
200 gr di zucchero di canna (ho usato il muscovado)
la buccia grattugiata di 1 limone non trattato ( o mezzo cucchiaino di polpa di vaniglia)
5-6 cucchiai di latte
8-10 gr di ammoniaca per dolci

In una ciotola mescolare con una forchetta: uova, olio, zucchero e buccia grattugiata del limone, versare il latte in cui vi è stata sciolta l'ammoniaca, mescolare.
Aggiungere poco per volta la farina, continuando a mescolare dapprima con la forchetta, poi, quando il composto comincia a diventare più consistete, continuare con la mano, fino ad ottenere impasto omogeneo.
Formare un panetto, accendere il forno a 180° modalità statica.
Staccare dal panetto dei pezzi grandi quanto un'albicocca, formare i biscotti creando dei salsicciotti da schiacciare nello spessore di mezzo cm, disporre sulla teglia foderata di carta forno, infornare in forno ormai caldo per 15 minuti.
Aspettare che siano ben freddi prima di maneggiarli.
Se ne avanzano, conservarli in una scatola di latta.


Che il sole vi baci!



giovedì 21 aprile 2016

Torta di pane


C'è chi afferma che il pane non vada gettato, come dargli torta?

Per questa torta adotto la modalitàghiribizzo adoperata per realizzare qualsiasi ricetta con l'uso di pane raffermo (ovviamente impastato da me), proprio come nel caso, per esempio, dei biscotti di pane
Un'ottima, deliziosa, antica trovata per consumare il pane che, per miracolo  vari motivi, potrebbe trasformarsi in raffermo.

 "Con la partecipazione di":
250 gr di pane raffermo, di 2 giorni, a cubotti (il mio era di farro integrale con lievito madre, fatto da me) 
1/2 litro di latte vegetale (o vaccino)
2-3 cucchiai colmi di miele 
1 cucchiaio raso di zucchero di canna integrale
2 grandi manciate di frutta secca frantumata grossolanamente (arachidi, nocciole, mandorle, noci, pinoli, pistacchi ecc. ecc.)
buccia grattugiata di 1 arancia non trattata
cannella secondo i gusti
2 manciatone d'uvetta passa e o prugne secche, datteri, albicocche ridotti a piccoli pezzi
1 mela grande a tocchetti (o pera, fragole, ciliegie, albicocche, pesche...)
1 banana grande o 2 piccole a fettine
1 cucchiaio di "cacao" di carrube (o cacao amaro)
meno di mezzo bicchiere di rum
pezzetti di cioccolato fondente o gocce
zucchero di canna a velo per decorare (ottenuto macinandolo nel macinacaffè)
"Mettiamo le mani in pasta":
Versare il latte in una ciotola aggiungervi pane precedentemente ridotto a cubotti, lasciarlo in ammollo per circa due ore (il tempo dipenderà dalla secchezza del pane)
Unire gli altri ingredienti e lasciare macerare per un'altra ora.
Foderare di carta da forno una teglia a cerniera di 22 cm di diametro, versare il composto, livellarlo, aggiungere un pò di pangrattato sulla superficie, infornare a 180° per 50-60 minuti, lasciar intiepidire, sformarla, sfilare la carta forno, posizionarla sulla gratella lasciando che si raffreddi totalmente prima di gustarla.
(scegliere se spolverizzarla di zucchero a velo ancora calda o ben fredda, nel primo caso in superficie rimarrà l'effetto crepa)
La sua delizia cresce di ora in ora. Fantastica il giorno dopo!


Che il sole vi baci!




  

lunedì 11 aprile 2016

Biscotti di pane


Questa si che è bella! Preparare il pane, ricavarne un pezzo, farlo "invecchiare" qualche giorno per poi tostarlo e convertirlo in pangrattato.
#questasonoio
A casa mia, "ahimè", non capita mai mooolto raramente che avanzi una sola fetta di pane, le cavallette son sempre pronte a razziare, così, quando mi salta il ghiribizzo di creare qualche ricetta a base dell'alimento quotidiano, devo esser abile a sottrarne un po' dal pagnottone collettivo, l'abilità però, dovrebbe esser anche nel riuscire ad organizzare le idee in anticipo, basterebbe anche un attimo prima, in modo da produrne  una quantità sostanziosa. Ma si sa, il ghiribizzo arriva senza avvisaglia.

È ora che mi decida a panificare, di tanto in tanto, una pagnotta destinata allo sbriciolamento.
Son 2 anni ormai che è pronta la ricetta della torta di pane, condivisa su Facebook, tra i commenti di una foto che la raffigura, torta realizzata una quantità sterminata di volte e che puntualmente, mentre la preparo, ricordo di non aver ancora postato la ricetta qui nel blog.
Nel frattempo godetevi questi biscottini, Tanto apprezzati da tutti gli avventori della mia cucina, avidità a parte.
Ricordano molto quei biscotti a base di cereali che si trovano in commercio, non troppo morbidi, friabili, a grana grossolana, per niente pastosi, in stile crumble...small crumble.


"Con la partecipazione di": per 14 biscotti
180 gr di pangrattato non molto fine (ho usato pangrattato autoprodotto dal mio pane di farro integrale realizzato con lievito madre ( "invecchiato"massimo 3 giorni, affettato, tostato e grattugiato non molto finemente).
*1 uovo (50 gr)
*1 tuorlo (15 gr)
*(Aggiungere una manciata di pangrattato in caso di uova più pesanti)
50 gr di olio extravergine d'oliva
70 gr di zucchero di canna
1 cucchiaino colmo di vaniglia bourbon
40 gr di cioccolato fondente a piccoli pezzi o gocce (in aggiunta o alternativa uvetta, frutta secca sminuzzata...)

"Mettiamo le mani in pasta":
In una ciotola versare l'olio, aggiungere le uova e lo zucchero, la vaniglia e il cioccolato, mescolare.
Incorporare poco per volta il pangrattato lavorando il composto con la mano.
A fine lavorazione l'impasto risulterà tendenzialmente molle, prelevare dei mucchietti dalle dimensioni poco più grandi di una noce, formare delle polpette da premere fino ad ottenere dei dischetti della misura di circa 6 cm e spessi circa mezzo cm, durante questa operazione sciacquarsi e asciugarsi le mani per rimuovere i sedimenti d'impasto, per maneggiarlo con più facilità.
Trasferire, man mano, i dischetti sulla leccarda foderata di carta forno, cuocere in forno già caldo a 180° per 15-16 minuti.
Aspettare che siano ben freddi prima di maneggiarli. 


Che il sole vi baci!


venerdì 8 aprile 2016

Pane senza impasto con 10 gr di lievito madre


Torno al suggerimento di prendersi cura di piccole quantità di lievito madre, evitando quindi di produrre esubero in eccesso.
Con la ricetta del pane che segue, confermo, ancora una volta, la validità di tale proposta.
Tempo fa, tuttavia, ho dimostrato che con quantità irrisorie di pasta madre si ottengono dei risultati stupefacenti, qui col pane leggero e in quest'altro post con la pizza leggera, entrambi realizzati rispettivamente con 10 e 8 gr di pasta madre.

Il metodo del pane senza impasto è decisamente una tecnica molto semplice e accessibile, pratica, non necessita di impastatrice, il risultato finale sarà un pane di tutto rispetto!
In deroga alla seguente ricetta, questa volta l'ho realizzato con 10 gr di pasta madre, diminuendo l'idratazione, per renderlo ancor più pratico (idratato al 55%).

Moderatamente idratato, quindi facilmente gestibile.
E' un pane semplice, alveolatura poco pronunciata, di quelli che abbracciano ogni condimento, senza il timore che ricaschi nel piatto attraverso la mollica.



"Con la partecipazione di":
600 gr di farina di tipo 1 (o tipo 0, in alternativa mista a farina integrale)
330 gr di acqua (per la farina da me usata, probabilmente poco forte e non molto ricca di fibre, la quantità d'acqua menzionata è stata perfetta. Se al contrario il vostro impasto risultasse  particolarmente "secco" aggiungete alri 80 massimo 100 di acqua)
10 gr di lievito madre
7 gr di sale

"Mettiamo le mani in pasta"
In una ciotola, sciogliere la pasta madre in 100 gr di acqua, aggiungere poco per volta la farina precedentemente mescolata ben bene al sale, rimestare grossolanamente, con l'aiuto di una cucchiarella di legno, o con la mano.
Aggiungere pian piano la restante acqua, sempre continuando a mescolare.
La massa dovrà risultare grumosa, per niente omogenea, tuttavia senza tracce di farina, basteranno pochi minuti.
Coprire con pellicola o con apposito coperchio e lasciar raddoppiare di volume, per il mio ci sono volute circa sedici ore (durata variabile in funzione della temperatura ambiente).
Infarinare, non eccessivamente, la spianatoia e trasferirvi l'impasto, aprirlo un po' con le mani delicatamente, fino a formare un rettangolo, effettuare due serie di pieghe a tre, capovolgerlo con il lembo di chiusura verso sotto e pirlare, così come raffigurato nei fotogrammi che seguono:
Dopo 40 minuti ripetere l'operazione, quindi: rischiacciare delicatamente e ripiegare.
Trascorsi ancora 40 minuti, formare avvolgendolo su se stesso, evitando di serrare troppo (vedi foto):
Trasferire, con la chiusura verso l'alto, in un cestino ovale precedentemente foderato con un telo di cotone cosparso di abbondante semola,  infarinare la superficie, richiudere i lembi del telo a coprire la pagnotta, lasciar lievitare più del raddoppio, a me ci son volute 5 ore (durata variabile in funzione della temperatura ambiente).
Accendere il forno a 230° modalità statica, lasciare che arrivi a temperatura.
Scoprire la pagnotta lievitata, porre la teglia a coperchio sul cestino, posizionare una mano sul fondo delle teglia e l'altra sotto il fondo del cestino e con un gesto rotatorio capovolgere, sfilare il cestino, sottrarre il telo, incidere con una lametta, infornare.
Lasciar cuocere per 10 minuti a 230°, diminuire la temperatura a 210° fino a cottura ultimata, per altri 40-50 minuti.
Lasciar raffreddare prima di affettarlo.


Che il sole vi baci!   

sabato 2 aprile 2016

Biscotti al cacao con farina di riso e farina di mandorle


Quante uova di cioccolato avete rotto a Pasqua?
Adesso, invece, vi starete rompendo il capo su come impiegare tutto il cioccolato se che avanza, fortuna che l'ingordigia è sempre dietro l'angolo, della bocca.
Un pezzetto a colazione, uno dopo pranzo, massì...uno pure dopo cena! A poco a poco state liberando un posto in dispensa mentre ne occupate un altro nella panza.
Come per ogni post, dovevo pure introdurre l'antefattino che prelude la ricetta, uova di cioccolato a parte, alzi la mano chi non conserva  regolarmente una tavoletta di cioccolato fondente, come fosse un medicinale salvavita.

  

Se impiegate cacao e cioccolato senza glutine, state realizzando una ricetta glutenfree

"Con la partecipazione di": (dosi per 10 biscotti)
100 gr di farina di riso
50 gr di farina di mandorle
50 gr di zucchero di canna
1 uovo (peso 50 gr)
1 tuorlo (peso 15 gr)
15 gr di cacao amaro
15 gr di rum
30 gr di olio extravergine d'oliva
La buccia di 1 arancia grande o due piccole (non trattate)
Cioccolato fondente (potrete farcirli come credete, anche con della confettura, crema alla nocciola...)

"Mettiamo le mani in pasta":
In una ciotola, sbattere leggermente uova e tuorlo, aggiungere lo zucchero, la buccia grattugiata dell'arancia versare l'olio e mescolare.
Incorporare poco per volta le farine comprese di cacao, amalgamare con una forchetta, versare il rum e continuare a lavorare il composto, a fine lavorazione risulterà molle e tendenzialmente umido.
Prelevare la quantità di un cucchiaio circa, formare un mucchietto con le mani, appiattirlo un po' ed inserire nel centro un pezzo di cioccolato, richiudere il mucchietto d'impasto creando una polpetta da schiacciare leggermente, trasferire in teglia foderata di carta forno.
Potrebbe succedere che sedimenti d'impasto rimangano attaccati alle mani creando leggera difficoltà nel formare la polpetta, in tal caso, sciacquare ed asciugare le mani durante la lavorazione.
Cuocere in forno già caldo a 180° per 10-11 minuti (non di più)


Che il sole vi baci!