lunedì 23 febbraio 2009

Diario di bordo (FIGO 14-11-2007)


Dopo aver trascorso una nottata sonora tra tuoni impetuosi e pioggia battente, ci svegliamo col canto del vento.
Scorgiamo lo sguardo dalla vicina finestra e ci accorgiamo che fuori l’atmosfera è ventosa e molto fredda, ma salubre e rarefatta.
Romantica colazione, carezze pane e marmellata e thè verde, decidiamo di lasciare Piombino per dirigerci a Saturnia.
Tra strade di collina, suggestivi viali alberati incantevolmente tinteggiati, proseguiamo il percorso sino ad arrivare dinnanzi ad un panorama maculato e fumigginoso…le terme!

La zona è ornata qua e la da vapore e lungo il percorso ai lati della strada, piccole nuvole di aereosol ci accolgono nell’avventura.
Arriviamo nell’area attrezzata per camper, il tempo di sistemare e come in un film velocizzato ci prepariamo e ci catapultiamo verso il grande evento.
Un corso d’acqua, come un’arteria, scorre lungo il percorso che ci accompagna, oltre le dune, una scena ovattata, impregnata dal forte odore sulfureo, conche traboccanti che si alimentano l’una con l’altra, a monte delle quali si esibiscono sono energiche cascate.

Tale visione, oltre a non farci star più nella pelle, ci invita anche a non rimanere più nei vestiti e con il freddo che tutto faceva, tranne che carezzarci, ci spogliamo e ci abbandoniamo nelle calde acque.
Tra sprizzi e lazzi e momenti romantici, trascorre il tempo...rilassati e imbacuccati dalla testa alle caviglie, torniamo per la cena.


Focaccia di kamut e zucca con erba cipollina
"Con la partecipazione di" :
300 grammi di farina bianca di kamut ( o metà semola e metà 0 )
120 grammi di lievito madre
70 grammi d'acqua
100 grammi di latte (o acqua)
170 grammi di zucca (pesata pulita e cruda)
1 cucchiaio d'olio extra vergine d'oliva + quello per oli are la teglia
1 e 1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaio raso di erba cipollina secca 
"Mettiamo le mani in pasta" :
Tagliare a fettine la zucca, cuocerla in forno a 180°, fino a che non abbia raggiunto la giusta morbidezza, da poterla schiacciare nello schiacciapatate.
Versare la farina sulla spianatoia, aggiungere la zucca intiepidita e schiacciata, a parte porre in una ciotola, il latte tiepido o l'acqua e scioglervi il lievito, aggiungere l'olio, mescolare.
Versare il tutto nel cratere della farina e cominciare a impastare, aggiungere poco per volta la restante acqua l'acqua, lavorare la massa che apparirà un abbastanza morbida-appiccicosa, poco dopo incorporare il sale e l'erba cipollina, continuare a impastare.
Trasferire in una ciotola coprire con l'apposito coperchio e lasciar lievitare fino al raddoppio (circa 6 - 8 ore)
Oliare una teglia di 26 cm con 4- 5 giri d'olio, trasferirvi l'impasto e con le mani bagnate schiacciare delicatamente riempiendo d'impasto ogni spazio, trasferire in forno spento per la seconda lievitazione che durerà circa 1 ora e mezza 2
Oliare la superficie quanto basta e infornare per circa 40 minuti a 200°.












venerdì 20 febbraio 2009

Primo premio

Che gioia!!! E che combinazione perfetta!
Oggi il mio blogghino, compie un mese e manco a farlo a posta, ricevo un regalo meraviglioso, degno della persona che me lo ha donato...
Lei è Dida...dolcissima e tenera! L'ho conosciuto, grazie ad un'altra persona speciale Lo.
Leggendo i vari commenti nel blog di Lo, quelli di Dida mi hanno ispirato tenerezza, invitandomi ad approfondire la conoscenza.
Pochi messaggi, sono bastati per capire che c'era sintonia tra noi.
Ogni giorno, conosco online tante persone che rendono speciale la mia entusiasmante blogavventura!
Questo è il mio primo premio ufficiale, si poichè uno ufficioso, mi è stato affettuosamente donato da Lo che fortunatamente ho conosciuto tra i commenti postati nel pasto nudo della nostra amica izn.
Benchè non avessi ancora un mio blog, la dolce Lo, ha pensato di dedicarmi parte del meme (dei buoni propositi) assegnato ad izn. E' inutile dirvi che il suo gesto mi ha colpita molto.
Questo è un momento storico, caratterizzato da una crisi di valori, è stato quindi fantastico, aver ricevuto questo dono che simboleggia l'amicizia.
Vi voglio bene...Grazie!!!

A braccia aperte dedico questo premio a:
Dida
Lo
izn
FrancescaV
astrofiammante
Alfrojul
margherita
anicestellato
E tutte le altre!!!!!
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Pan brioche di kamut
"Con la partecipazione di" :
150 grammi di farina 0
150 grammi di farina bianca di kamut
200 grammi di lievito madre
70 grammi di zucchero di canna
60 grammi di burro
2 uova
90 grammi di latte
buccia grattugiata d'arancia o limone
1 pizzico di sale
"Mettiamo le mani in pasta" :
In una ciotola setacciare le farine, creare il classico cratere in cui metterete un' odore di corteggia grattuggiata d'arancia, lo zucchero e il burro fuso...Mescolate un pò e inserite le uova, impastate ancora un pò e aggiungete il lievito madre fatto a pezzetti, lavoratelo con il latte tiepido versato a poco a poco...Aggiungete un pizzico di sale dopo che il lievito madre si sarà ben amalgamato al resto degli ingredienti e continuate a lavorare l'impasto.
Otterrete una massa molle e al quanto appiccicosa. Lasciare che lieviti per circa 8 ore.
Con l'aiuto di un cucchiaio di legno, versare l'impasto in una forma per plumcake da 24 cm rivestita da carta forno, far lievitare ancora un'ora, coperto da un canovaccio umido, in forno spento. Cottura 180° per circa 30 minuti.
A doratura superficiale, coprire velocemente il panbrioche con carta stagnola ( Cosi facendo si evita di bruciacchiare la superficie) lasciando che continui la cottura.
P.S. Ho fatto raffreddare il briochione e l'ho tagliato a fette, (alcune delle quali, gustate con marmellata) le altre le ho trasferite in freezer.
All'occorrenza scongelerò la quantità da deliziare!

martedì 17 febbraio 2009

i miei "Frankensteins"

Le mie mani sono sempre in movimento, a loro piace creare e come due comari, che si vedono anche solo dopo un’ora dall’ultimo incontro, hanno sempre qualcosa da “dire”.
È una vera soddisfazione realizzare con le proprie manine, qualcosa di simpatico e nello stesso tempo utile.
Preferisco creare cose che abbiano anche solo un minimo di utilità, mi piacciono poco gli oggetti che restano li per esser solo contemplati.
D’inverno al momento, riesco a dar poca libertà alla mia vena creativa nei lavori manuali.
Al contrario nella bella stagione, benché abbia pochissimo tempo a causa del lavoro, capita spesso che mi diletti nel cucire borse o altro che possa solleticare la fantasia.
Cosi mi son detta, perché non mostrarle a tutti coloro che simpaticamente, vengono a trovarmi nel mio mondo?
Presto fatto…ecco qui, qualche mia espressione di estro creativo…

Borsa mare con pesce Particolare


Borsa dog

Particolare




Borsa decorata con zig-zag


Particolare



Borsa mare in spugna ricamo a macchina pesce con occhio bottone


Particolare


Particolare Zoom

Borsa holly hobbie

Particolare
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Maccheroncini con cavolfiore e mollica dorata
"Con la partecipazione di" : dosi per due persone
700 grammi di cavolfiore verde
200 grammi di pasta formato maccheroncini
1 manciata di mollica di pane
olio extravergine d'oliva
peperoncino
sale
"Mettiamo le mani in pasta" :
In un capiente tegame, mettere abbondante acqua coprire con coperchio, porre sul fuoco.
Quando l'acqua bolle versare il cavolfiore precedentemente lavato e tagliato, cuocere fin quando i rebbi della forchetta non affonderanno facilmente nel gambo delle cimette del cavolfiore.
A questo punto calare la pasta e salare.
Nel frattempo, in una padellina mettere dell'olio (senza essere parsimoniosi) peperoncino e la mollica frantumata grossolanamente, che dovrà dorarsi.
Scolare bene pasta e cavolfiore e aggiungere l'olio con la mollica e il peperoncino, mescolare e impiattare.
P.S. fare in modo che il condimento venga posto sul fuoco, tenendo conto di aggiungerlo alla pasta, immediatamente dopo la doratura della mollica.
Non fatelo freddare!





giovedì 12 febbraio 2009

Un pò di nostalgia.....

Ho imparato ad amare Bob Dylan, grazie a mio fratello F.
Lui è un busker, vive in Inghilterra da 15 anni con D. l'altro mio fratellino.
Sono due persone fuori dal normale...li adoro.
Liberi nella mente!
Non tocca a me dir questo, ma è la verità!
Creativi, completi, Fantastici!
Li vedo poco, capita anche solo una volta ogni due anni!
Nonostante tutto, li sento molto vicini.
Grazie ad internet che accorcia le distanze, possiamo tenerci in contatto come e quando desideriamo.
Oggi ho un pò di nostalgia...
dedico loro questa meravigliosa canzone.





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Ruote di kamut integrale con salsa al forno "Con la partecipazione di" : (dosi per due persone affamate)

220 grammi di rotelle di kamut integrale
400 grammi di pomodori pelati
1 testolina d'aglio
1 manciata d'origano
1 ciuffo di prezzemolo
olio extra vergine d'oliva
pepe
2 manciate di parmigiano grattugiato
"Mettiamo le mani in pasta" :
In una capiente casseruola a bordo basso, versare i pomodori e schiacciarli in maniera grossolana con una forchetta (io ho usato quelli nel barattolo, se volete potete sbollentare dei pomodori s. marzano o perini e spellarli).
Aggiungere l'aglio a fettine sottili, il prezzemolo tritato 3-4 giri d'olio, il pepe e una bella manciata abbondante di parmigiano grattugiato. Mescolare, porre sul fuoco per 5-7 minuti a fiamma moderata.
Dopodichè passare in forno a 150° per una mezz'ora, gli ultimi 10 minuti azionare il grill, controllando che si crei una crosticina in superficie.
Spegnere e tenere da parte sin a cottura ultimata della pasta, che verserete nella salsa, spolverizzando con una manciata di origano.


mercoledì 11 febbraio 2009

Il bicchiere mezzo pieno

Mi piace muovermi, saltare, camminare, scherzare, ed ogni cosa esulti la mia voglia di sprizzare vitalità.
Ammetto di avere momenti di pausa, in cui trovo comodo abbandonarmi in un senso di apparente noncuranza.
Spontaneamente l’anima tende a carpire raggi di luce fuoriuscenti in tutto ciò io viva.
Sarà un’inconscia scelta, sarà un’attrazione verso ogni forma di positività, o forse semplicemente aver scelto di vivere la vita nei suoi colori a volte anche filtrandoli, apprezzandone le sfumature pur non sempre brillanti, in modo che anche il grigio possa vestirsi di giallo.
Ho imparato e sto imparando, che è meraviglioso estrapolare da ogni cosa il senso buono,
il bicchiere è sempre mezzo pieno, le nuvole sferzano fantasia, la pioggia alletta momenti rilassanti. Perdo il treno e menomale! Non avrei mai comprato quel libro!
Sono quella di oggi, grazie a ciò ch'è stato.
Contenta di vivere in un’atmosfera fatta di autentica semplicità, dove tutto è morbido, mi rotolo in un enorme letto, rotolo, ruzzolo e rido, rido, rido…si sono folle, folle della vita che ogni giorno come un fiore a primavera, regala profumi, e sensazioni di pura allegria e se un fiore non è profumato, vabè, è comunque colorato!
La vita è un grande castello, pieno di porte da aprire e attraversare, ritrovarsi in una nuova stanza , da osservare, coglierne il “clima”, fai in modo di sentirti a casa tua…é bello essere anche pantofolai!
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Torta bassa di prugne secche e pera
"Con la partecipazione di" :
180 grammi di farina 00
100 grammi di prugne secche
2 uova
2 bicchieri di latte di soia (circa 250 grammi)
60 grammi di zucchero di canna
1 pera abate
Scorza grattugiata di un'arancia
1 pizzico di sale
"Mettiamo le mani in pasta" :
Frullare il latte e la pera per poco tempo in modo che quest'ultima non si frantumi del tutto.
Grattugiare la buccia dell’arancia nello zucchero e con una forchetta schiacciare e amalgamare in modo che sprigioni i suoi olii essenziali e lo zucchero s’insaporisca.
Con una forchetta sbattere le uova con un pizzico di sale, fino ad ottenere una cremina spumosa.
Aggiungere pian piano la farina setacciata, lo zucchero e man mano il latte frullato con la pera.
Infine le prugne a pezzetti.
Amalgamare il tutto e versate in uno stampo di 23 cm circa, infornare a 180° per mezz’ora più o meno, fare la prova stecchino.
Fare intiepidire, rovesciare la teglia scegliere se spolverizzare con zucchero a velo (Io non l’ho fatto).

martedì 10 febbraio 2009

Il libro dell'elementari.

Sei amici buontemponi decisero di girare il mondo.
Cammina cammina, un giorno giunsero presso un pozzo.
"Mio Dio, com'è profondo! Speriamo che nessuno di noi ci cada dentro" Disse uno
"E se uno di noi fosse già caduto?" Chiese un altro.
"Contiamoci" Aggiunse il terzo "Io farò la conta: uno, due, tre, quattro, cinque"
Contò in fretta. Però aveva dimenticato di contare se stesso.
" Uno di noi dev'essere proprio caduto nel pozzo!" Aggiunse. "Gridiamogli qualcosa" Suggerì il quinto.
E sporgendosi sull'orlo del pozzo urlò: "Ehi, laggiù, sei caduto dentro?"
"Caduto dentro!" Echeggiò il pozzo
" Sentilo" Disse il sesto. "Dobbiamo salvarlo".
Sistemarono un grosso bastone attraverso la bocca del pozzo.
Il più forte s'appese al bastone, il secondo al primo, il terzo al secondo, il quarto al terzo e cosi via finchè l'ultimo arrivò fino a toccare il fondo.
Ma il primo non potendo più resistere al peso, gridò: "Ehi, amici, non ce la faccio più.Tenetevi forte, bisogna che mi sputi un momento le mani".
Cosi dicendo, lasciò il bastone per sputarsi sulle mani. Naturalmente tutti finirono in fondo al pozzo e fecero un bel bagno.
Racconto popolare francese

"NON FAR ECO DI CIO' CHE NON CREDI"
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Con questa ricetta partecipo con immenso piacere alla raccolta di Mikamarlez
"Lenticchie e co."



Lenticchie beluga (o caviale dei vegetariani) con orzo perlato e carciofi

"Con la partecipazione di" : (dosi per due persone)
1/2 bicchiere di lenticchie beluga
2 carciofi
1/2 bicchiere di orzo perlato
aglio
3 pomodorini
1 cucchiaino di erba cipollina
1 foglia d'alloro
1 cucchiaino di rosmarino
prezzemolo
pepe olio
sale se volete
"Mettiamo le mani in pasta" :
Sciacquare le lenticchie, metterle a cuocere in acqua, pari al quadruplo della loro quantità. Al primo bollore aggiungere gli odori: aglio, un cucchiaino di erba cipollina, un cucchiaino di rosmarino, la foglia d'alloro, il prezzemolo e i pomodorini taglaiti in 2. Far cuocere a fuoco lento per una mezz'ora abbondante, avendo l'accortezza di controllare di tanto in tanto la quantità d'acqua. Nel frattempo pulire i carciofi fino ad ottenere il cuore, tagliarli alla rinfusa, porli in una padella con olio, aglio, prezzemolo, pepe e un pò d'acqua. Cuocere finchè risulteranno morbidi (controllare la quantità d'acqua, nel caso aggiungerne poco per volta, non devono risultare acquosi). Cuocere l'orzo perlato. (ho usato quello a cottura veloce) A fine cottura, abbracciare tutto assieme...Condire con un filo d'olio d'oliva.

domenica 8 febbraio 2009

patata versatile


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Torta patatosa


"Con la partecipazione di" :
100 grammi di farina 00
100 grammi di ricotta fresca
80 grammi di zucchero
la mia amica patata di circa 100 grammi
1 uovo
1 cucchiaio di cocco rapè
1 cucchiaino colmo di semini di anice
1 mela grande
Mezza bustina di cremor tartaro
Buccia grattugiata di limone
"Mettiamo le mani in pasta" :
Con l’aiuto di un frustino elettrico, amalgamare lo zucchero e l’uovo, fino a raggiungere
una crema spumosa. Unire la ricotta e con una forchetta rendere omogeneo il composto.
Aggiungervi la farina setacciata, la patata precedentemente cotta spellata e schiacciata, il cocco,
i semini d’anice e la mela grattugiata o se preferite a fettine sottili. Ammalgamare per benino, unire in fine quel po’di latte tiepido, con il lievito stemperato in esso.
Versare in una teglia di circa 23 cm, infornare a 180° per 25 minuti più o meno.
Sofficiosa!




sabato 7 febbraio 2009

Deliziarsi a colazione

Adoro svegliarmi e restare sotto le coperte ancora per qualche minuto, anche a pensare cosa prepararmi per colazione. Quasi ogni giorno, c’è sempre una cosa diversa, A menochè non abbia preparato nei giorni precedenti, dei briochioni o delle torte dalle quantità industriali.
In questo periodo, non ho tantissima voglia di applicarmi e pasticciare, sarà il cambiamento di stagione, che mi rende particolarmente caraibica…si, si non stupitevi…qui i fiori, hanno fatto già capolino, ehhh la fortuna di vivere al sud! … Ehm... ah si, mi dico sempre vabè, domani si vedrà, qualcosa rimedierò, che non sia confezionata ovviamente!

Stamattina ho pensato di darmi al dutch baby della mia e-amica izn, ho sostituito il tipo di farina e il latte di soia a quello vaccino, aggiungendo qualche dolce coccola, che ha provveduto ad aumentare a livelli impensabili la mia acquolina mattutina (le dosi sono dimezzate rispetto alla ricetta originale). Per me la colazione è il pasto più importante della giornata…il buon giorno, sicuramente si vede anche da ciò che delizi a colazione!



Dutch baby con farina di kamut


"Con la partecipazione di" :
30 grammi di farina bianca di kamut
60 grammi di latte di soia neutro
1 cucchiaio di zucchero
1 uovo fresco
1 pizzico di cannella
mezzo cucchiaino di burro o ghee
buccia grattugiata di mezza arancia
scagliette di cioccolato fondente


"Mettiamo le mani in pasta" :
Preriscaldare il forno a 200° nel quale trasferire una padella di circa 8 cm di ferro, di acciaio o di coccio come nel mio caso (un particolare, se la padella è di coccio, farla riscaldare qualche minuto in più prima di versarvi il composto all'interno, poichè il coccio è più lento a riscaldarsi cosi come lo è a raffreddarsi). Con l'aiuto di una forchetta, amalgamare l'uovo e lo zucchero, aggiungere la farina setacciata, il latte e la cannella, continuando a lavorare il composto. Aggiungere la buccia grattugiata dell'arancio e i pezzetti di cioccolato.
Togliere un'attimo la padella dal forno e cospargerla di burro o di ghee. Versare il composto, cuocere per circa 20 minuti.




mercoledì 4 febbraio 2009

C'è sempre da fare!!!

C'è sempre da fare!!!
Un giorno una donna voleva fare il bucato, cuocere le patate e pulire la cucina.
Ma pensava ad altro, cosi mise il secchio col sapone sul fuoco, gettò le patate nella lavatrice e gettò il detersivo sul pavimento.
Poi si accorse che aveva sbagliato tutto.
Tolse in fretta il secchio dal fuoco, tirò fuori le patate dalla lavatrice e raccolse il detersivo.
Ora voleva fare tutto per benino.
Ma già stava pensando ad altro!
Versò l'acqua per pulire la cucina nella lavatrice, il detersivo nella pentola e le patate le buttò nel secchio.
Quando cominciò a pulire, le patate rotolarono per la cucina.
La donna si mise a raccogliere le patate, ma nel frattempo la pentola si mise a bollire e l'acqua saponata traboccò, riempiendo tutta la cucina.
La donna rise dicendo "Almeno per ora la cucina è pulita! Poi si mise veramente a fare tutto per benino.
Ursula Wolfel
"Guardare sempre il lato positivo di ogni cosa"
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1980 “Mamma cosa c’è per pranzo?” “Hem...Favetta…Favetta e verdura…”
"Uffiiii!!!...E non le ruote col pomodoro?!!!!!"
"Dai Ti fa bene… Vedrai che un giorno mi darai ragione!"
2009 "Mamma cos’hai preparato di buonissimo?" "Favetta e verdura" "Yuppiiiii …"

È un piatto che mi piace tanto…
Quando è il periodo delle cipolle rosse dolci, ne affetto una su cruda e non faccio altro che esclamare mmmmmmmmmhhhh, mhhhhhhhhh, mmmmmmhhhhhhh!
He si, la mamma ha sempre ragione….. O quasi ;-)


Favetta e verdura


"Con la partecipazione di" :
250 grammi di fave secche sgusciate
acqua
1 kg di bietoline (a stelo sottile) o cicorie
sedano
olio peperoncino
"Mettiamo le mani in pasta" :
La sera prima di cuocerle, porre a bagno le fave in una ciotola con acqua, fino a coprirle.
Sciacquarle, passarle in una pentola con acqua e un pezzo di sedano.
Farle cuocere a fuoco lento per un'ora circa, senza mai mescolare, al massimo scuotere leggermente la pentola, finchè si siano ammorbidite e abbiano assorbito gran parte dell'acqua e
si sia formata una purea.
A parte lessare la verdura, scolarla per bene, infine mischiarla con la favetta, condire con olio d'oliva e peperoncino a piacere...Nel periodo delle cipolle dolci, aggiungerne una cruda tagliata a rondelle...
Spesso abbino la favetta con la cicoria, in questo caso l'abbinamento e con bietole a costa stretta,
il sapore con quest'ultime è più dolciastro.

martedì 3 febbraio 2009

Hammam

Pareti bianche, divani bianchi, pavimento in legno, specchi, pietra, candele, musica soave…”Prego di qui”. Oltre la porta, una stanza piena di vapore, quasi a non veder nulla a poca distanza, un posto con luci soffuse, dove è quasi impossibile respirare a pieni polmoni, la sensazione è piacevole e insopportabile nello stesso tempo. Giusto pochi istanti per ambientarci e poi…non vuoi più andar via. Entriamo in questa stanza, dove il calore del vapore ci abbraccia, entriamo qui dove è bello sentirsi rilassati e dove per la prima volta, avverti una piacevole sensazione di umidità.
C’e un canto, un canto naturale, ci accorgiamo che non ci siamo solo noi a bisbigliare, ma anche la voce di un flusso d’acqua, che a mò di cascata si riversa spumeggiante in una vasca idromassaggio…entriamo qui, qui nell’ hammam.
Adoro i regali estemporanei, quelli che indicano un sentito pensiero.
Abbiamo provato questa nuova esperienza, grazie ad una cara amica.
Grazie amò, hai sempre idee geniali!
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Camomilla con foglia d'alloro


Un metodo antico per alleviare mal di pancia, spasmi allo stomaco e dolori mestruali. Nel frattempo, assaporiamone il gusto e l'odore inebriante...

"Con la partecipazione di" :
1 tazza d'acqua
camomilla
1 foglia d'alloro
"Mettiamo le mani in pasta" :
portare ad ebollizione l'acqua, in cui metteremo la foglia d'alloro continuando a tenere il tutto sul fuoco per qualche minuto.
Mettere in una tazza la camomilla, versare l'acqua bollente con la foglia d'alloro e tenere in infusione una decina di minuti, Filtriamo e beviamola calda.
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Cardoncelli, zucca e porri al forno "Con la partecipazione di" :
400 grammi di funghi cardoncelli
600 grammi di zucca
4 porri
olio extravrgine d'oliva
parmigiano o pecorino grattugiato
pangrattato
pepe
"Mettiamo le mani in pasta" :
Pulire i vegetali, tagliare i porri a rondelle, i funghi alla rinfusa e la zucca a fette sottili.
Porre il tutto in una pirofila, cospargendo di abbondante parmigiano, un pugno di pangrattato e pepe macinato. Con le mani mischiare il tutto, aggiungere su altro parmigiano,
e abbondante olio. Infornare a 180° per 25 minuti, passare al grill fino a leggera gratinatura.

















lunedì 2 febbraio 2009

Storia di un fracassè


Questa è la storia di un fracassè, accendi il fuoco e parlerà di se...
"Ho visto pentole grandi e piccine, con dentro l'acqua e le bollicine.
Ne ho viste di coccio, di ferro e di rame, griglie d'acciaio a riscaldar pane.
E quando è domenica mettici su, la grande pentola per il ragù...
E nel frattempo che si cucini, riscaldo il cuore di grandi e bambini...
Il 6 gennaio l'addobbo in gran festa, la calza appendimi sulla testa".
Un modo antico per cucinare ai giorni d'oggi è da provare!
A volte non vogliono che ci sia "La casa è nuova, buttiamolo via"
qualcuno invece decide che..."Oh mamma che bello il fracassè!"
Ceci, fagioli con tanti odori, gira ogni tanto controlla s'è pronto...
Mmmmmhh quant'è buono sto brodo eh? Cotto sul fuoco nel fracassè.
La coppia è gioiosa di averne uno, come cucina lui non lo fa nessuno...
Siam troppo contenti, sapete perchè?...In questa casa c'è un fracassè!

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Insalata di "sponzali" e avocado"Con la partecipazione di" :
4 cipollotti freschi ( da noi detti volgarmente sponzali)
1 avocado maturo
8 pomodirini ciliegino
2 cucchiaini di senape
pepe
origano
olio d'oliva
aceto balsamico
gherigli sminuzzati di 4 noci
"Mettiamo le mani in pasta" :
Puliamo i cipollotti, laviamoli e tagliamoli a rondelle. Laviamo i pomodorini e tagliamoli a spicchi, sminuzziamo le noci in maniera grossolana.
In una insalatiera, rendiamo con le mani, l'avocado in una poltiglia irregolare, avendolo precedentemente privato della buccia e del nocciolo, uniamo il resto degli ingredienti, condiamo con l'olio l'aceto e la senape, ammalgamiamo, in fine spolverizziamo con pepe e origano aggiungendo le noci sminuzzate...


domenica 1 febbraio 2009

M'illumino d'immenso

“Quando un amore è forte, quando un amore è grande, quando un amore è immenso, quando un amore è tutto, tutto ciò che ti rende felice, t' illumina i giorni , le notti, ogni istante della tua vita…..
Basta solo un respiro, uno sguardo, un’evanescente carezza, un bacio sfiorato a render chiara e trasparente l’importanza impetuosa del sentimento”
GRAZIE D’ESISTERE…



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Questa è una di quelle ricette che mi fan girar la testa mhhh che bontà!
Il mio amore, mi ha fatto scoprire quanto sia gustosa questa pietanza, lui è bravissimo a prepararla.
P.S. è preferibile usare pasta di Gragnano, in quanto rilasciando più amido in cottura, crea con l’abbinamento dei restanti ingredienti, una succulenta cremina che rende il tutto prelibato.

Vermicelli al nero d'oliva

"Con la partecipazione di" :
Dosi per due persone che si amano tanto...
200 grammi di pasta di Gragnano
una bella manciata di olive nere di raccolto
una manciata di pomodori a filo (pomodori pugliesi) volgarmente detti "pomodorini appesi"
olio extravergine d'oliva possibilmente pugliese
1 spicchio d'aglio
origano
peperoncino
e tanto amore!
"Mettiamo le mani in pasta" :
In una padella capiente, versare dell'olio, l'aglio e una punta di peperoncino.Far dorare leggermente l'aglio, versare i pomodori e le olive, alcune di quest'ultime schiacciarle con l'aiuto di una forchetta, dovrà colorarsi di nero il sughetto. Nel frattempo, metteremo una pentola d'acqua sul fuoco, per cuocere la pasta. Quando il pomodoro sarà cotto, spegnere e mettere la padella coperta da parte. Scolare la pasta qualche secondo prima, versarla nella padella con il sughetto che metteremo sulla fiamma, girare e voltare il tutto per pochi secondi, impiattare e spolverizzare di origano.