martedì 21 settembre 2010

Di note in note

Questa mattina, ero un filo fuori fase...ascoltando (ed un pò scimmiottando il "re" del rock ) la musica del video che segue, ogni cosa è tornata al proprio posto!




Bando al meteo umorale, passo ad un nuOVO argomento...
Applausi e OVAzioni, please!
Ecco a voi la raccolta diiiiiii...Fefèèèèèè (nomignolo affettuoso...le voglio 100 kg e passa di bene) ovvero Federica de "Note di cioccolato": "Un uovo per amico".

E così, ci prOVO anch'io ^_*
Grazie Fefè!

"Cozzata" ossia: Frittata con le cozze

frittata di cozze

"Con la partecipazione di"
:
4 uova di (tutti in coroooo ^_^) gallina felice
1 kg e mezzo di cozze nere ( pesate con guscio)
1 pizzico di pepe nero
abbondante prezzemolo
1 spicchio d'aglio
olio evo qb
0 sale (le cozze faranno il loro dovere ^_*)

"Mettiamo le mani in pasta"
:
Lavare in abbondante acqua fresca le cozze, privarle del guscio, (Per chi ha difficoltà, può procedere con l'apertura su fuoco, o chiedere jentilmente al bravo "cozzalo" di fiducia di sgusciarle ), trasferirle in un colino.
Nel frattempo, sbattere le uova per qualche minuto, aggiungere il prezzemolo tritato, l'aglio minimini maciullato, il pepe e per ultimo le cozze, amalgamare.
Ungere di olio una padella antiaderente da 22 cm di diametro, porre su fuoco, l'olio dovrà scaldarsi, versare il composto, lasciar cuocere qb, dopodichè, con l'aiuto di un piatto o di un coperchio (il cui diametro dovrà essere pari o più grande di quello della padella) capovolgere la frittata, lasciandola poi scivolare nuovamente in padella per far cuocere l'altro lato.
( P.s vi consiglio vivamente di eseguire tale operazione, su queste note di sottofondo...successo garantito!)

Che il sole vi baci...a presto!

lunedì 20 settembre 2010

Io mi alimento

creazioni, dipingere su tessuto, t-shirt dipinte

Le più diffuse cause dei disturbi alimentari, sono riconducibili ai pasti saltati; le grandi abbuffate; errate o mancate combinazioni alimentari: carboidrati-proteine-grassi.
Un corretto processo metabolico, avviene solo se l'organismo assume le giuste quantità dei suddetti principi nutritivi.
Il detto recita: "Una colazione da re, un pranzo da principi ed una cena da poveri".
Una colazione ricca di fibre, proteine e carboidrati, conferisce il giusto sostegno a mente e corpo.
Sono diffusi i casi di chi spera di perder peso facendo la fame, resistendo davanti ad un piatto di pasta asciutta, alimentandosi di sola aria ed insalata. Una vera violenza! Oppure di chi rimpinza abiutualmente lo stomaco alla ricerca della sazietà.
A queste considerazioni, ne aggiungerei una ancor più importante: assumere alimenti sani, ovvero, quegli alimenti prodotti senza l'aggiunta di sostanze dannose per la nostra salute, prodotti conservati seguendo i procedimenti che non alterano i valori nutrizionali: frutta e verdura bio, uova di galline felici ecc ecc.

A sostegno del punto di vista di bussola, vi riporto una mia personale, se pur banale, esperienza, rappresentata dall'inconveniente che abitualmente si verifica quando sono ospite a casa di amici, dove, un pò per gratificare la cuoca di casa, un pò perchè cedo al vile richiamo di deliziosi manicaretti, l'occasione è gradita per praticare il mio sport preferito: "il sollevamento forchetta".
E quando la cena finisce, c'è il "conto da pagare", ma non subito, non c'è fretta...arriva puntualmente la notte, quando mi viene in sogno il direttore della mia banca che mi rincorre con in mano (appunto) i conti da pagare, tempestivo arriva anche l'incubo del lavoro: sogno di lavorare, tanto da svegliarmi stanca al mattino!
Prova questa che l'alimentazione condiziona la nostra vita, mentre la nostra personalità, dovrebbe condizionare l'alimentazione, facile dirlo...come resistere alla gran voglia d'ingurgitare di tutto, in prossimità del ciclo mestruale?
Oltre a questi condizionamenti fisiologici, ci sono anche quelli psicologici, come rinunciare al dannosissimo limoncello alla fine di un pasto?
Ma chi l'ha diffusa l'errata convinzione che l'ammazzacaffè, ammazzi il caffè e non la nostra salute?
Parliamone!

Con questo post, partecipo al dibattito promosso da bussola de "In lungo e in largo", che ringrazio per la possibilità offertaci.
Passate da lei per dare il vostro gradito ed utile contributo.



Torta dolce di cous cous di farro

cous cous di farro

torta di cous cous

"Con la partecipazione di"
:
200 gr di cous cous di farro bio
300 ml di latte fresco
3 uova medie di gallina felice
140 gr di zucchero di canna
200 gr di formaggio fresco spalmabile
100 gr di cioccolato fondente
1 cucchiaino raso di vaniglia bourbon
120 gr di mandorle sgusciate

per la salsa:
Confettura qb (un paio di cucchiai per fetta) nel gusto che più vi aggrada (io bio, al lampone dolcificata con succo d'agave)
1 cucchiaio di acqua
qualche goccia di limone

"Mettiamo le mani in pasta"
:
Trasferire le mandorle in una teglia, porre in forno (grill) lasciarle abbrustolire, quando si saranno intiepidite, sminuzzarle grossolanamente in un mixer.
Nel frattempo, versare il latte in una casseruola, aggiungere la vaniglia, porre su fuoco, al bollore aggiungere il cous cous, mescolare per 1 minuto, spegnere e coprire.
Trasferire il cous cous, ormai intiepidito e pregno di latte, in una coppa.
Aggiungere il cioccolato a pezzi, il formaggio, le mandorle sminuzzate, amalgamare bene il tutto.
Montare a crema (per circa 10 minuti) con delle fruste elettriche, le uova con lo zucchero, aggiungere l'emulsione ottenuta, al composto di cous cous, amalgamare e versare in una teglia tonda ( 24 cm di diametro) preventivamente foderata di carta da forno.
Cuocere in forno per circa 30 minuti a 180° (la temperatura ed il tempo di cottura, sono relativi al proprio forno).
A piacimento, accompagnare ogni fetta di dolce con della salsa di confettura.
versare la confettura in un pentolino, aggiungere l'acqua e porre su fuoco lento, mescolare affinchè non risulti lievemente liquida, spegnere ed aggiungere qualche goccia di limone, guarnire.

Che il sole vi baci...a presto!

giovedì 16 settembre 2010

Pomodoro oro oro

pomodori, pomodorini, cioliegino

Per la sua simpatica parvenza, era usato come pianta ornamentale, solo in seguito ne fu scoperta la commestibilità e apprezzate le sue innumerevoli qualità nutrizionali.
E' consigliabile mangiarlo crudo, poichè l'alta temperatura distrugge le vitamine termolabili (del gruppo C e B) in esso contenute.
Come gustare dunque un piatto di pasta col pomodoro, evitando questo inconveniente?

Buona, facile da preparare, la si può gustare sia calda che fredda quindi ottima per le gite fuori porta.

Crudaiola

crudaiola

Con questa ricetta partecipo al contest di Maetta de "Che gusto sa?"


"Con la partecipazione di"
: (porzioni per due persone)
Una 20na di pomodori perini o ciliegine
180 gr di pasta formato orecchiette
abbondante ricotta marzotica (grattugiarla dai fori più larghi della grattugia)
olio EVO abbondante
1 pizzico di sale
1 pizzico di pepe nero
abbondante basilico
2 spicchi d'aglio

"Mettiamo le mani in pasta"
:
Lavare i pomodori e le foglie di basilico, scoggiolarli e tagliuzzarli a pezzi piccoli, aggiungere il resto degli ingredienti (il tutto trasferito in una coppa grande), l'aglio tagliato a pezzi grandi, lasciar insaporire per un paio d'ore.
Cuocere la pasta, scolarla ben bene, sottrarre l'aglio (io lo lascio...mi piace sgranocchiarlo ^___^), versarla nel condimento, mescolare e servire.
Provatela! Son certa vi piacerà.
In caso contrario...non prendetemi a pomodorate!

Che il sole vi baci...a presto!

martedì 14 settembre 2010

Matta da mangiare!

strudel

Leggo: "Strudel di mele con la pasta matta" °_°..... O_O...spetta rileggo...(pagnottè non sei matta, è proprio scritto cosi!)
Ragazzi...pasta MATTA! Non so se...
Ed IO che faccio, non provo a realizzarlo?

A riMANGAdirlo, che provo un'altra delle sfiziosissime ricette della stradolce anzi strudolce (cè sta carino or sù...potete anche sorridere no??? No?????? ....No! (ok ok... 5 minuti di vergogna possono bastare? La pasta MATTA...m'ha contagiata, errata corrige: m'aggravata!) Dicevo, ricetta delisssssiosa tratta da: "Le pappe di Alessandra"


Con questa ricetta partecipo alla prima raccolta di due nuove amiche Stefania e Rosy "Noi due in cucina"

Riporto paro paro la ricetta di Ale ( che ringrazio di cuore, per avermi gentilmente concesso di partecipare alla raccolta con la sua ricetta!)

eins zwei drei
...gehen!

"Con la partecipazione di" :
per la pasta matta:
150 gr di farina
1 uovo (di gallina felice)
1 pizzico di sale
50 gr di burro sciolto

per il ripieno:
2 mele grandi o tre piccole tagliate sottili
1 cucchiaio di zucchero di canna
50g di uvetta
un po' di pinoli
cannella
per sfumare:
limoncello se vi piace, sennò un po' d'acqua o di succo di mela limpido
pangrattato,o biscotti o amaretti sbriciolati fini o farina di cocco,io alterno queste tre soluzioni per assorbire l'umidino delle mele (io (pagnottella) il succo di mela limpido)

"Mettiamo le mani in pasta" :
Mescolare velocemente tutti gli ingredienti della pasta matta fino a ottenere una palla morbida, se è troppo secca e sbriciolosa aggiungere 1 cucchiaio o 2 di acqua tiepida.
Far riposare ma non in frigo.
Tagliare le mele sottili e mettere in una padella antiaderente pinoli, mele, uvetta, cannella, il cucchiaio di zucchero, accendere il fuoco e sfumare con il limoncello. Coprire e lasciar cuocere per 5 minuti.
Lasciar raffreddare,importante,sennò spacca la sfoglia.

Stendere con l'aiuto di un po' di farina la pasta matta molto molto sottile,io preparo già sotto la carta da forno,altrimenti staccarla dal piano di lavoro è un po' difficile,invece così la alzo e la metto sulla teglia.Una volta stesa spargere un po' di pangrattato, o amaretti sbriciolati, io stavolta avevo solo la farina di cocco! (io (pagnottella) invece ho dimenticato di aggiungere "l'assorbiumido" nonostante tutto è andata bene!)
Questo assorbirà in cottura l'umido del ripieno.
Farcire con il ripieno e chiudere lo strudel, infornare a 180°per 25' circa.
Verrà un po' friabile, ma è una sensazione che a me piace (anche a me piace sta sensazione ^_^)
Eventualmente cospargere di zucchero a velo!

BUONISSIMO!!! Grazie Ale!
P.s la casa tutt'un profumino!

Che il sole vi baci...a presto!

lunedì 13 settembre 2010

Feeling

foglia di basilico

Niente da fare, il feeling che c'è tra me e il basilico, supera mari, monti e monitor, infatti qual'è la mia salsa preferita? Chi conosce i miei gusti (non pretendo che tutti li conoscano) saprebbe rispondere fulmineamente, (che manco ad un quiz televisivo)...l'avrò ripetuto una miriade di volte nei commenti di chi ha realizzato prelibatezze a base di...PESTO!!!
Per non parlare della ricotta e la mentuccia!

La ricetta, di questa tronfia crostata, è tratta da "Giallo zafferano".
Mi è saltata agli occhi prima di metterla a fuoco ben benino e che leggessi a base di cosa fosse farcita.
L'autrice di cotanta prelibatezza, è una bravissima ed aggiungerei veterana in esperienza, foodblogger, il suo blog (da poco dominio) infatti, è in rete da ben 5 anni!
Lei è Gaia di "Shake and Bake" visitate il suo interessantissimo e completo sito!

Ed ora si slurpaaaaa!

Crostata con pesto misto e pancetta

crostata con pesto

"Con la partecipazione di"
:
per la brisée: (ricetta tratta sempre da "Giallo zafferano")
70 ml di acqua ghiacciata
100 gr di burro
200 gr di farina

per il ripieno:
1 spicchio d'aglio
20 gr di basilico
10 gr di erba cipollina (io disidratata)
2 cucchiai di farina 00
40 gr di mandorle non pelate
20 gr di menta
50 gr di noci
olio evo qb
80 gr di philadelphia
20 gr di prezzemolo
250 gr di ricotta fresca (io vaccina)
sale qb (io manco un granello)
uova medie 1 intero ed 1 tuorlo (di gallina felice)

per la crema all'uovo:
150 gr di pancetta dolce a cubetti
200 ml di panna fresca
1 uovo intero ed 1 tuorlo (di gallina felice)

"Mettiamo le mani in pasta"
:
Mettere nel frullatore la farina, il burro a pezzi freddo di frigo, un pizzico di sale e frullare il tutto fino ad ottenere un composto dall'aspetto sabbioso e farinoso.
A questo punto, disporre il composto ottenuto su una superficie di metallo, vetro o marmo (basta che sia fredda) nella classica forma a fontana ed impastate il tutto velocemente aggiungendo poco alla volta l'acqua fredda fino ad ottenere un impasto compatto, sodo ed abbastanza elastico.
Una volta pronta, avvolgere la pasta brisée in un foglio di pellicola da cucina e lasciarla riposare in frigo per almeno 40 minuti.
Nel frattempo, preparare il pesto di erbe mettendo nel mixer le erbe miste, le noci e le mandorle, l'aglio e in ultimo l'olio.
Tritare il tutto molto finemente in modo da ottenere una crema omogenea; in caso servisse aggiungete ancora un pò di olio.
In una capiente terrina unite la ricotta, il philadephia, l'uovo e il tuorlo, aiutandovi con una frustina mescolate bene; unite anche il pesto ottenuto e mescolate di nuovo, aggiungere anche i 2 cucchiai di farina, tenere da parte il composto.
Sbattere la panna e l'uovo intero con il tuorlo in un contenitore e tenete da parte anche questo;
In una padella antiaderente ben calda far rosolare la pancetta senza altri grassi, farla poi intiepidire.
Stendere la brisée in una sfoglia sottile e rivestire lo stampo da 26 cm da crostata con carta forno e poi la sfoglia; versate il composto con il pesto, poi sopra la pancetta arrostita e in ultimo il composto di uova e panna.
Infornare in forno caldo a 180° ventilato per almeno 45 minuti (a me ne sono bastati 35); avrà la tendenza a gonfiare leggermente ma è normale, raffreddandosi poi tornerà a livello.

Ed ora vi lascio con una serie di altre mie creazioni

Che il sole vi baci...a presto!

giovedì 9 settembre 2010

Cambia il contenuto ma la forma sembra uguale!

pane e salame

Il salame è un salume tipico insaccato e stagionato della tradizione italiana. Il nome deriva dall'operazione di salatura che si rende necessaria per assicurarne la conservazione.

Il salame è ottenuto a partire da una miscela di macinato di carne, grasso, sale e spezie (aglio, pepe nero o bianco, macinato o in grani, finocchio, macis e altre a secondo degli usi locali). La carne maggiormente usata è tradizionalmente quella di maiale, considerata per quest'uso di maggior pregio, tanto che la normativa italiana vigente, impone al produttore di dichiarare sull'etichetta che accompagna il prodotto, la tipologia di carne impiegata, se solo suino o misto suino, infatti, in molti prodotti tradizionali è specificato puro suino.

............................................................................Tratto da S.Wikipedia


Cambia il contenuto, ma la forma non vi sembra uguale????????

Salame dolce al cioccolato

salame di cioccolata

La ricetta di questo salamello l'ho presa dal blog di Maetta: "Che Gusto Sa?"
E' un dolce che volevo provare da una vita, forse due, ma che per ragioni...bhuu e che ragioni?!!! Non l'ho mai preparato.
E' arrivato il momento!
Maettuccia cara, ho personalizzato un pò il sapore, rispettando comunque le dosi (giusto ridotto un pokuccio la dose zuccherina) e le istruzioni da te impartite ^_^

Trascrivo paro paro la ricetta di maetta (uhhh la rima) e tra le parentesi la mia personnalisation.
Vamos!

"Con la partecipazione di" :
100gr di burro
1 uovo (di gallina felice)
250 gr di biscotti secchi tipo petit (io un misto fritto di biscotti avanzati)
50 gr di nocciole tostate (io 15 gr di pinoli, 15 gr di nocciole, 15 gr dipistacchi, (tutti non tostati) 2 bacche di cardamomo)
120 gr di zucchero (io 80 gr di quello di canna)
50gr di cacao amaro
½ tazzina di caffè oppure 2 cucchiai scarsi di brandy (a seconda delle preferenze) (io 2 di rhum + 2 di succo di mezza arancia bio + la buccia grattugiata)

"Mettiamo le mani in pasta"
:
Pestare i biscotti in un sacchetto facendo attenzione a non sbriciolarli troppo (altrimenti il salame rischierà di essere "troppo magro") pestare la frutta secca con il batticarne, anch'essanon troppo fine, quindi in una ciotola montare con la frusta il burro con lo zucchero, aggiungere l'uovo, il cacao ben setacciato, i biscotti e la frutta secca sbriciolata la buccia grattugiata dell'arancia e i semini di cardamomo (frantumare anche questi) ottenuti dalle bacche.
Bagnare con il succo d'arancia ed il rhum, amalgamare bene ed assemblare il salame, ricavando un cilindro di 4-5 cm circa, avvolgerlo nella pellicola trasparente e farlo rassodare in frigorifero (io l'ho trasferito in freezer, con la scusa di prenderne qualche fettina di tanto in tanto(dicasi pezzi grandi di almeno 5 cm) per almeno un'ora.
A piacere, passare nello zucchero a velo per dargli ancor di più la parvenza di un salame (quando lo tiravo dal freezer non facevo in tempo a tagliarne una fettina (un pezzone) che finiva tra le ingorde fauci.
Insomma s'è capito che è piaciuto???

Che il sole vi baci...a presto!





mercoledì 8 settembre 2010

Bellezza (mica me lo dico da sola...è il titolo della canzone!) in bicicletta

bicicletta

"Tienimi!!!"
"Certo Che ti tengo, non preoccuparti! Sono dietro di teeeeeeee..."
E così, in bilico, tra paura di cadere e voglia d'imparare, cominciò l'avventura verso la libertà.

Passeggiare in bicicletta mi sollucchera, mi fa sentire libera.
Guizzo tra code interminabili di auto stressate, ascolto lo sfiorar dell'erba secca, respiro la brezza azzurra al lato della pista.
Pedalo, pedalo così forte, chiudo gli occhi un istante, il vento scorre ovunque...mi sembra di volare...

(Pensiero dedicato alla mia nuova Violetta (la bicicletta))



Pollo al succo di mela

pollo al succo di mela

MANGAdirlo! Anzi a guardarlo, che son corsa ad acquistare le nécessaire.
Le ricette di Alessandra de "Le pappe di Alessandra" carinissimo blog all Manga style, sono originali chic e gustosissime!
Quando ho guardato l'immagine e letto la ricetta del pollo con il succo di mela, me ne sono innamorata seduta stante!

Mi sono permessa di personalizzarla un pochino, aggiungendo della mela a cubettini, un pizzico di cannella ed uno di moce moscata.
Spero che ad Ale piaccia l'idea!

"Con la partecipazione di"
:
3 coscette di pollo (a scelta, può anche essere usato del petto di pollo)
succo di mela limpido
olio evo per spennellare la carta alluminio
sale qb

ingredienti aggiunti da me:
1 mela piccola
1 pizzico di cannella
1 pizzico di noce moscata

"Mettiamo le mani in pasta"
:
Formare un cartoccio con la carta alluminio, aperto sulla parte superiore, (ho trasferito il cartoccio in una teglia d'acciaio), spennellarlo con poco olio evo, adagiarvi le cosce, aggiungere il sale le spezie, la mela tagliata a cubetti piccoli, irrorare con il succo di mela, la cui quantità dovrà essere pari a mezzo cm (circa)
Cuocere per 1 ora a 200° (il tempo di cottura e la temperatura sono relativi al proprio forno).

Che il sole vi baci!...a presto.

lunedì 6 settembre 2010

Siete tutti invitati...

piedino


Mi è sempre piaciuto creare, mi diverte, rilassa e appaga.
Nel corso dello spiacevole, (fortunatamente passato periodo) non avevo assolutamente voglia, di trascorrere tratti di tempo libero in spiaggia, come si dice: "Non avevo testa" (benchè mai l'abbia avuta ^_^).
Così, tra una visita (a D.) e l'altra, oltre a nobilitarmi lavorando, (ma il lavoro non nobilitava l'uomo? Mah...) mi rifugiavo nel mio laboratorietto, in compagnia della mia mAGHIna (la macchina da cucire) cercavo, per quel che potevo, di occupare la mente e scacciar quell'alone di tristezza nel cuore.
Sulle note di un filo delicato di musica classica, cadenzato dall'avanzare di una navetta ed un ago laborioso, scorrevano lembi di stoffa, che tra un piedino fermo e deciso e due binarietti dentellati, si modellavano a piacer delle curve.
(Gaia dai! Vai al sodo!!!)
(...ok ok! Respiro n'attimo... fiuuuuuuu, bevo un sorso d'acqua, mi faccio un panino, una bella passeggiata, un pò di stretching e poi...)

Blogghine/i di tutta la blogsfera, voglio annunciarvi la nascita di un terzo blog! (Simo ti prego nun fà battute!!!...lo conosci il detto non c'è 2 senza 3?)

Siore e siori, ecco a voiiiiiiiiiiiii... basta! Mi cucio la bocca...PREGO, DA QUESTA PARTE

venerdì 3 settembre 2010

Caduta a fagiuolo


Se fosse un dolce sarebbe un babà, se fosse una bibita un bel tè alla menta, se fosse una spezia, be' sicuramente un peperoncino!
Lei è un vulcano di persona, ho avuto il piacere di ascoltare la sua voce, la sua vibrazione, è un portento, una simpatia dilagante, frizzantissima è un piacere ascoltarla...non oso immaginare, quando prima o poi (meglio prima ^_^) i nostri sorrisi s'incontreranno, divertimento a "GOGO"!

Imma, in occasione del secondo blogcompleanno del suo Blog "Dolci a gogo", ha realizzato un BLOG Candi per ringraziare tutti noi, per l'affetto che le dimostriamo giorno dopo giorno.
Dolce Imma e come diceva Verdone in un suo film: "Lo vedi che è reciproco?"
AUGURI TESORO! E GRAZIE a te, che delizi, purtroppo per noi, solo la vista, con le tue opere d'arte.

La squisitezza SPETTACOLARE che vedete qui sotto, (scusate, non sono solita agli autoelogi, però avendo seguito passo passo la sua ricetta, è stato facile ottenere questa deliziosa cheesecake) è la riproduzione di una delle sue creazioni, si certo, le sue sono mooooooooolto più belle!
L'ho realizzata a giugno, avrei dovuto postarla tempo fa, ciò non è stato possibile, ho pensato testè, che sarebbe stato ideale farlo oggi in occasione del BLOG CANDY.
Ho solo sostituito le ciliegie con le amarene e la gelatina con l'agar agar.
Siete pronti?...VIA!

Amarena e ciocco cheesecake

cheesecake amarena


cheesecake fetta


"Con la partecipazione di"
:
Per la base:
150 gr di biscotti digestive
80 gr di burro bio

Per la farcia:
una 20na di amarene sciroppate + un pò di sciroppo per il tocco finale
200 gr di ricotta
200 gr di philadelphia
200 gr di zucchero di canna bio
30 gr di zucchero a velo bio
250 gr di panna
10 gr di agar agar
100 gr di cioccolato fondente
2-3 cucchiai d'acqua

"Mettiamo le mani in pasta"
:
Sbriciolare i biscotti unire il burro fuso e compattare nello stampo foderato con carta forno e mettere in frigo.
In un ciotola, mescolare con un frullino la ricotta con la Philadelphia e lo zucchero a velo, unire il cioccolato sciolto precedentemente a bagnomaria.
Versare l'acqua in un pentolino su fiamma bassissima, quando sarà bollente, spegnere ed aggiungere l'agar agar mescolare bene, stando attenti a non formare grumi, aggiungere l'agar sciolto nella ricotta mescolata con il philadelphia il cioccolato, unire al tutto la panna montata, con movimenti che vanno dal basso verso l’alto, per non farla smontare. Versare il tutto nello stampo a cerniera (il mio 22 cm) e lasciare in frigo almeno 6 ore. Sformare il cheesecake e decorarlo con le delle amarene e il loro sciroppo.

amarena

Ciaooooo
che il sole continui a baciarvi...a presto!