mercoledì 6 gennaio 2010

Covavo una curiosità...

Nella cristalliera del tinello, erano disposte in fila indiana, delle bottiglie mignon di liquore, usate da mia madre, diluite con acqua e zucchero, per inzuppare le famose "torte solo per adulti".
Pan di spagna, è il caso di dire, che "bevevano" come spugne, rivestiti di glassa al cioccolato e farciti di crema pasticcera.
Ero incuriosita da una bottiglietta tutta gialla, il cui liquido corposo, fluttuava lento, quando ne oscillavo l'involucro.
Rimasi un pò delusa quando mamma mi disse, che di quella "cremina" non avrei potuto assaggiarne neanche una goccina...
...ora che sarei grande, mi limito a gustare del buon vino rosso e qualche goccina di zabov...ma fatto in casa eh! ;-)

Liquore all'uovo o Zabov
(tratto da una vecchia rivista di ricette)



"Con la partecipazione di"
:
P.s ho usato zucchero di canna bio al posto
del saccarosio.
le uova devono essere large, assicurarsi che la data di confezionamento non abbia superato i 5 giorni.
"Mettiamo le mani in pasta":
Mettere 200 grammi di zucchero in un tegamino col fondo spesso, unire i tuorli e montarli.
Versare lo zucchero rimanente in un altro recipiente, aggiungere il latte e la scorza del limone, attenzione a non tagliare anche la parte bianca.
Portare a bollore il latte, abbassare il fuoco al minimo, mescolare con un cucchiaio, finchè lo zucchero non si sia sciolto (circa 5 minuti).
Unire il latte poco per volta ai tuorli, trasferire nel tegamino e porre su fuoco bassissimo, cuocere per circa 10 minuti, senza smettere di mescolare.
P.s la crema non deve bollire, se si scalda troppo, allontanare per qualche secondo il tegamino dalla fiamma.
A fine esecuzione, spegnere il fuoco e trasferire il tegame in un recipiente pieno d'acqua fredda, da cambiare di tanto in tanto, o se preferite, aggiungere dei cubetti di ghiaccio nell'acqua.
Lasciar raffreddare la crema , mescolando di tanto in tanto.
Quando la crema sarà fredda, aggiungere il marsala mescolare bene e poi unire l'alcol, mescolando ulteriormente.
P.s non versare altro liquido finchè quello versato prima non sarà assorbito.
L'imbottigliamento:
Passare il liquore attraverso un colino, versare nella bottiglia e tappare. (ho usato due bottiglie da 66 cl)
Tenere il liquore nella parte meno fredda del frigo.
Meglio aspettare una settimana prima di gustarlo.
Da consumare entro un mese.
Troppo buono!
Attenzione!
Bottiglie e strumenti vanno sterilizzati 5 minuti in acqua bollente; gli arnesi in plastica, si possono pulire con qualche goccia di alcol.
Il liquore si conserva in bottiglie di vetro, meglio se scure, chiuse con tappo ermetico.





lunedì 4 gennaio 2010

La luna piena, in un pomeriggio inoltrato, dell'ultimo giorno dell'anno.


Ero intenta nella realizzazione di una deliziosa e profumata crostata, il silenzio mi teneva compagnia.
La luce del giorno placava lenta, passando di sfumatura in sfumatura, raggiungendo man mano un colore deciso ed infinito.
Stentavo a spingere l'interruttore della luce, mi piaceva il diffuso chiaroscuro, dato dalla naturalezza del momento.
Ho preferito fermarmi alla sola preparazione del panetto di frolla, come base del dolce per il giorno seguente, oltretutto gli scatti fotografici con poca luce naturale, non avrebbero donato la purezza dei colori alle immagini.
Intanto ho avvertito la strana sensazione d'esser curiosamente scrutata, da occhi intensi ed ultraterreni...ho rivolto lo sguardo verso la grande vetrata ed ho visto lei, meravigliosamente limpida e argentea...


Crostata con crema rosa e litchis





"Con la partecipazione di" :
Per la frolla:
120 grammi di farina 00 bio
80 grammi di farina di farro bianca bio
70 grammi di zucchero di canna bio
15 grammi di olio evo
1 uovo + un tuorlo bio
metà cucchiaino di cremor tartaro
buccia di mezzo limone bio
Per la crema:
55 grammi di zucchero di canna bio
1 uovo intero bio
mezza bacca di vaniglia bourbon
buccia di mezzo limone bio
370 grammi di latte intero bio
40 grammi di farina 00 bio
2 cucchiai di sciroppo d'amarena
Per la decorazione:
una manciata di litchis, sufficiente a coprire la superficie dello strato di crema
"Mettiamo le mani in pasta" :
Preparare la frolla, ponendo su di una spianatoia le farine con il cremor tartaro, la buccia grattugiata del limone, formare un foro al centro in cui aggiungere l'uovo intero, il tuorlo e lozucchero.
Impastare, aggiungendo un pò per volta l'olio, formare una pallotta da trasferire in frigo avvolta da pellicola (mi raccomando priva di pvc) (la mia è rimasta in frigo, dal pomeriggio al mattino seguente.
Tuttavia sarebbe pronta anche dopo un'ora).
Nel frattempo preparare la crema, sbattendo in una ciotola con l'aiuto di una forchetta, l'uovo
con lo zucchero.
aggiungere la farina amalgamando per bene, senza lasciare alcun grumo.
A parte in un tegamino versare il latte, aggiungendo la bacca di vaniglia incisa e la buccia del limone tagliata superficialmente al frutto escludendo la parte bianca.
Far sobbolire, spegnere e lasciar intiepidire.
Versare attraverso un colino, un pò di latte intiepidito nella ciotola con l'uovo amalgamato a zucchero e farina, mescolare ed aggiungere il restante latte, trasferire nel tegamino e porre su fornello a fiamma bassa, aggiungere lo sciroppo d'amarene, mescolare continuamente con un
cucchiaio.
Continuare a girare finchè la crema s'addensi, spegnere e lasciar raffreddare.
Nel frattempo, prelevare l'impasto di frolla dal frigo, vista la friabilità dell'impasto, consiglio di stenderla con un mattarello, su d'un foglio di carta da forno (idea suggerita da Mariacristina) lasciato come base da mettere nella teglia il cui diametro sarà di 26 cm.
Rifinire il bordo con un coltello, il quale dovrà essere sufficientemente alto da poter contenere il quantitativo di crema.
Bucherellare con i rebbi di una forchetta la superficie, coprirla con un ulteriore foglio di carta da forno e versare su di esso dei fagioli secchi, in modo che la base non si gonfi in cottura.
Trasferire in forno già caldo a 180° per 15 minuti circa, gli ultimi 3-4 minuti, sottrarre il foglio di carta da forno con i fagioli e lasciar cuocere lievemente la superficie.
Lasciar raffreddare, dopodichè, versarvi la crema fredda, decorare con i litchi precedentemente sbucciati e tagliati a metà.
Servire, conservare in frigo o in luogo fresco.

sabato 2 gennaio 2010

Problema tecnico

A causa di un problema tecnico, per la cui risoluzione mi sto prodigando, dal post pubblicato questa mattina sono scomparsi il racconto, la ricetta con relative foto, lasciando solo l'immagine che ritraeva l'ultima luna piena del 2009.
Ringrazio chi aveva commentato il post...

venerdì 1 gennaio 2010

Un capodanno DOG...ehm...DOC


Intima cenetta a base di salsiccia alla brace, insalata di finocchi pomodori e rucola, condita con olio evo e aceto, qualche fetta di pane fatto in casa dal mio splendido amore, un calice di buon vino rosso, un bel quadrotto di cioccolato fondente come dessert.
Dopocena, un'oretta prima della mezzanotte, la temperatura quasi primaverile, ci ha permesso di uscire di casa e passeggiare tra le strade deserte della città, di tanto in tanto assordate da qualche petardo vagante.
Quella di Pagno, è stata un'idea geniale, recarci su uno dei moli che racchiudono l'avamporto, aspettando l'arrivo della mezzanotte, che di lì a poco, sarebbe sopraggiunta ed assistere al grande fragore variopinto che, come di consueto qui, accoglie il nuovo anno salutando il vecchio.
Un angolo di città, totalmente immune dall'invasione dei botti.
C'eravamo solo noi, finchè da lontano, abbiamo avvistato un quadrupede che s'avvicinava impaurito.
Un cane di quartiere, con la coda svirgolata tra le zampe posteriori, cercava un rifugio lontano da tanto frastuono, abbiamo cercato di tranquillizzarlo coccolandolo all'infinito.
Finalmente la città, tornata quasi tranquilla, ci ha incoraggiati a passeggiare felici, in compagnia del nuovo amico tornato sereno.