mercoledì 27 gennaio 2016

Polpette di pane


Di necessità virtù: oggi un detto, ieri realtà.
Un tempo, quando si viveva con poco e quel poco era tutto, si attribuiva grande importanza anche ad una briciola di pane raffermo...se ne rimaneva.
La polpetta di carne era un lusso, ma chi non poteva permettersela non era sopraffatto dallo scoramento, anzi, prendeva la polpetta al balzo per dare forma a un desiderio di appagamento del corpo e dello spirito e se la carne non c'era poco importava, perchè c'erano la nonna, la mamma o la zia che, in carne ed ossa, preparavano le polpette di pane, con formaggio, verdure o quel che passava la dispensa.    
Una bella invenzione ereditata dai nostri bisnonni, che di estro in cucina (e non solo) ne avevano a piene mani!
Polpette di pane, un pasto completo a tutto "tondo".



"Con la partecipazione": Per 16 polpette
150 gr di pane raffermo (il mio autoprodotto di farro integrale con lievito madre)
180 gr di latte
50 gr di pangrattato (Il mio autoprodotto. Quantità che varia a seconda della *consistenza dell'impasto)
40 gr di farina (io di orzo integrale macinata a pietra)
50 gr di parmiggiano grattugiato
1 uovo
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
pepe
sale

Per il ripieno:
80 gr di stracchino

Per il brodo:
2,5 litri di acqua
1 carota
1 costa di sedano
1 patata piccola
1 pomodoro
1 cipolla
1 ciuffo di prezzemolo

Per la crema:
280 gr di topinambur
1 porro
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale
per decorare: semi di papavero
prezzemolo o erba cipollina a coriandoli 

"Mettiamo le mani in pasta":
Ridurre il pane a cubottini di un paio di cm, trasferirli in una ciotola, versarvi il latte, lasciare in ammollo per mezz'ora, spappolarlo con le mani, dovesse tuttavia risultare grossolano, trasferire la poltiglia in frullatore e frullare, riporre il tutto nella ciotola.
Aggiungere l'uovo precedentemente sbattuto leggermente, amalgamare, incorporare il parmigiano, il sale e il pepe, mescolare.
Unire poco per volta la farina sempre continuando a mescolare l'impasto.
*E' bene aggiungere il pangrattato in piccole manciate per volta, poichè la quantità potrebbe variare di una manciata in più o in meno rispetto alla quantità indicata, fino ad ottenere un composto facilmente lavorabile, che non sia molto secco o al contrario molto molle.
Prelevare delle quantità d'impasto grandi quanto una pallina da ping pong, appiattire leggermente la parte centrale ottenendo un incavo nel quale inserire un pezzetto di stracchino (preferibile dividere preventivamente il formaggio in 16 pezzetti più o meno uguali).
Chiudere la polpetta ripiegando i lembi, sigillare e modellare roteandola delicatamente tra le mani.
Posizionare le polpette su un vassoietto, coprire con un panno o con della pellicola.
Lavare e pulire tutti i vegetali per il brodo, eventualmente sezionarli a tocchi grandi, porre su fiamma una capiente pentola con l'acqua, al bollore tuffarci i vegetali e lasciarli lessare fin quando nella patata e nelle carota sarà possibile infilzarci i rebbi della forchetta. Coprire. 
Pelare i topinambur, essendo bitorzoluti è consigliabile sbucciarli lentamente per evitare di scarnire meno polpa possibile, sciacquarli e affettarli sottilmente.
Pulire il porro: eliminare la radice e le prime due camicie, affettarlo a rondelle, trasferirlo in padella, versare l'olio, soffriggere per un paio di minuti, aggiungere il topinambur, lasciar cuocere per qualche minuto dopodichè versare 4-5 mestoli pieni di brodo vegetale continuando a cuocere su fiamma media, per circa 40 minuti ancora, rimestando di tanto in tanto, salare qualche minuto prima che la cottura sia terminata.
Sarà pronto quando il topinambur risulterà morbido.
Ancora caldo, trasferire il tutto in un boccale o in un pentolino alto e con un frullatore ad immersione ottenere la crema, in mancanza di quello ad immersione andrà benissimo il classico frullatore con bicchiere.
Nel frattempo sottrarre i vegetali dal brodo, riaccendere il fornello e riportare ad ebollizione, tuffarci le polpette 8 per volta in 2 step, cuocere per circa 15 minuti, prelevarle con la schiumarola.
Versare qualche cucchiaio di crema in ogni piatto, trasferirvi su le polpette, decorare con erba cipollina o prezzemolo e semi di papavero.


Che il sole vi baci!   







mercoledì 20 gennaio 2016

Torta di mele vegana. E buon compleanno blog!


Con questa torta di mele oggi festeggio il settimo compleanno del mio blog, una torta semplice che lo rappresenta e che mi rappresenta.
Una fetta ad ognuno di voi che in questi 7 anni avete "farcito" il mio cuore di soddisfazione e gratitudine.

Le cose semplici meglio raccontano l'autenticità, la genuinità.
La torta di mele è quanto di più semplice e genuino possa esistere nell'universo dolci.
E se semplificassimo ulteriormente la semplicità?
La questione non è poi così conTORTA, mi spiego meglio:



"Con la partecipazione di"  dosi per una tortiera, misure della mia: diametro fondo: cm 21,5 diametro bordo superiore: cm 25,5 altezza: cm 5. Andrà benissimo anche una tortiera dal diametro di 23 cm

280 gr di farina di farro integrale
20 gr di frumina
130 gr di malto di riso (per i non vegani è possibile usare il miele)
12 gr di *cremor tartaro o, per i non vegani lievito per dolci (*assicuratevi che nel cremor tartaro ci sia aggiunta di bicarbonato, in caso contrario aggiungetene nelle seguenti quantità: ogni 2 cucchiaini di cremor tartaro 1 di bicarbonato)
230 gr di acqua
35 gr di olio extravergine d'oliva
4 mele di medie dimensioni
succo di 1 limone non trattato
mezza bacca di vaniglia bourbon
scagliette di cannella a piacere (o cannella in polvere)
mandorle a lamella
2 manciate di zucchero di canna integrale (se l'omettete, aggiungete 30 gr di malto di riso in più nell'impasto)

"Mettiamo le mani in pasta":
Sbucciare le mele, tagliare a piccoli pezzi una delle 4 spruzzarla con parte del succo del limone, metterle da parte, affettare a spicchi non sottili le rimanenti mele, irrorarle con il restante succo di limone.
Miscelare l'acqua leggermente intiepidita con il malto, mescolare con una frusta a mano finchè il malto non si sia sciolto, aggiungere l'olio e rimescolare.
In una ciotola trasferire la farina, la frumina, il cremor tartaro, la polpa della vaniglia e parte della cannella, mescolare.
Versare poco per volta l'emulsione di acqua, malto e olio, contemporaneamente lavorare l'impasto con una frusta a mano, aggiungere la mela a pezzettini, continuare ad amalgamare fino ad ottenere una pastella liscia.
Accendere il forno a 200° modalità statica
Oliare dappertutto la tortiera con un cucchiaio raso d'olio extravergine d'oliva, infarinare con una manciata di farina, roteare la teglia cercando di coprire tutto il fondo della tortiera compresi i bordi, eliminare la farina in eccesso aiutandosi con dei colpetti sotto il fondo della tortiera.
Versare l'impasto, affondare a raggiera gli spicchi delle mele posizionandoli con la parte convessa verso l'alto (questo per aggiungere più spicchi) e non in obliquo (come si fa solitamente) unendoli il più possibile l'un con l'altro, riempire anche il centro.
Finire con lo zucchero integrale di canna, pezzettini di cannella e mandorle a lamella.

Infornare sul piano centrale per 55 minuti.
Lasciar intiepidire prima di sformare.


Che il sole vi baci!





lunedì 18 gennaio 2016

Orecchiette al curry con broccoli, porro e acciuga


Racchiudere in un' interiezione il piacere che si "sente" gustando queste ORECCHIEtte, realizzate a mano, può esser più eloquente di una lunga sequela di apprezzamenti.
MMMMmmmmmmh! 



  Orecchiette al curry con broccoli, porro e acciuga


"Con la partecipazione di": (dosi abbondanti per due persone)
Per le orecchiette:
130 gr di semola rimacinata
70 gr di semola non rimacinata
2 cucchiaini di curry in polvere
100-110 gr di acqua

Per il condimento:
350 gr di broccoli
2 porri
2 filetti di acciuga sott'olio
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
peperoncino
sale

"Mettiamo le mani in pasta":
Versare sulla spianatoia in legno le farine mescolate al curry, creare un foro centrale e aggiungere l'acqua poco per volta continuando ad impastare, lavorare bene l'impasto fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo, trasferirlo in un piatto coprire, lasciar riposare mezz'ora.
Creare le orecchiette come in questo video.
Pulire i broccoli, eliminando, eventualmente, le foglie rovinate, sezionare parte del gambo, sciacquare sotto acqua corrente.
Tagliare le varie cimette, staccare le foglie, sezionare longitudinalmente il gambo ed ancora tagliarlo a listelli non troppo sottili.
Pulire i porri eliminando la radice e sottraendo le prime due camicie, tagliarli a rondelle spesse qualche millimentro
Porre due una pentole  d'acqua sul fuoco, accendere il fornello sotto una delle due, quando bolle tuffarvi i broccoli, lasciar cuocere per circa 18 minuti.
Nel frattempo versare l'olio in una capiente padella aggiungervi i filetti d'acciuga a pezzetti piccoli accendere il fuoco a fiamma bassa soffriggere 1 minuto, aggiungere i porri soffriggere per altri 10 minuti, mescolando di continuo con una cucchiarella di legno.
Intanto, accendere il fornello sotto l'altra pentola d'acqua, al bollore calare le orecchiette, cuocere per 5-7 minuti, smuovendo, di tanto in tanto l'acqua con la schiumarola.
Scolare i broccoli ed aggiungerli ai porri, salare, mescolare per un paio di minuti a fiamma accesa.
Scolare la pasta, trasferirla nella padella, mescolare, impiattare, aggiungervi del peperoncino sbriciolato.


Che il sole vi baci!

 

giovedì 14 gennaio 2016

Crêpes vegane con carciofi e crema di noci


Sono estremamente convinta che le ricette vegane stimolino più creatività.
Quando i derivati animali vengono meno, non è poi così semplice ottenere degli eccellenti risultati lì dove latte vaccino, uova e bla bla bla sarebbero indispensabili, così, quando si riesce appieno nell'intento oltre a gratificare il palato, sfAMIAMO anche l'autostima!
 
Crêpes vegane con carciofi e crema di noci


"Con la partecipazione di" per 7 crêpes
Per la pastella: (ricetta base per crêpes salate o dolci)
150 gr di farina di farro integrale (sostituibile con altro tipo)
50 gr di farina di orzo integrale macinata a pietra  (sostituibile come sopra)
140 gr di acqua
150 gr di latte d'avena
2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
1 pizzico di sale

Per il ripieno:
7 carciofi
1 spicchio d'aglio
qualche foglia di prezzemolo
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
3 cucchiai di latte d'avena
3 bicchieri d'acqua
sale

Per la salsa di noci:
30 gr di gherigli di noci
130 gr di latte di avena
20 gr di acqua
3 cucchiaini di olio extravergine d'oliva
4 gr di maizena
1 pizzico di sale

"Mettiamo le mani in pasta":
Mischiare le farine in una ciotola, versare a filo l'acqua e il latte precedentemente miscelati tra loro e contemporaneamente mescolare con una frusta a mano, ponendo l'attenzione a non formare grumi.
Versare l'olio, mescolare ancora, aggiungere il pizzico di sale e coprire con un piatto, lasciar riposare per una ventina di minuti.
Porre una padella antiaderente (dal fondo di circa 18 cm di diametro) su fiamma bassa di fornello medio, lasciare che si riscaldi, versare la quantità di un mestolo scarso non di più altrimenti si otterranno delle crepes spesse e non di consistenza delicata (la quantità di pastella dovrà arrivare ad 1 cm scarso dal bordo) roteare la padella in modo che il fondo sia totalmente coperto dalla pastella, far cuocere per una ventina di secondi per lato.
Pestare le noci nel mortaio, trasferire la poltiglia in un tegamino e aggiungere la maizena, versare a filo il latte miscelato precedentemente con acqua e olio, contemporaneamente mescolare con un frustino a mano.
Porre su fiamma bassa di fornello piccolo, mescolare continuamente per 5 minuti con il frustino a mano.
Versare dell'acqua in una ciotola ed aggiungere il succo di un limone per evitare che i carciofi si ossidino nel lasso di tempo in cui verranno puliti.
Spuntare i petali del carciofo, eliminare quelli esterni fino ad arrivare al cuore, tagliare la parte più dura e fibrosa del gambo e con un coltello eliminare, affettando, la parte esterna di quest'ultimo.
Dopo aver sezionato longitudinalmente il carciofo, sottrarre la barba che si trova all'interno del bocciolo.
Man mano tuffarli nell'acqua acidulata.
Sciacquarli sotto acqua corrente, strizzarli con le mani e tagliarli in piccoli pezzi.
In una padella capiente scaldare l'olio e lo spicchio d'aglio, aggiungervi i carciofi tagliati e il prezzemolo, mescolare in continuazione con una cucchiarella di legno, per evitare che si attacchino al fondo, dopo circa 5 minuti versare il primo bicchiere d'acqua, rimestare e coprire.
Di tanto in tanto controllare la cottura ed eventalmente aggiungere acqua, salare 5 minuti prima che termini la cottura.
Farcire ogni crepe con un paio di cucchiai di carciofi, arrotolarle, decorarle legandole con fili di erba cipollina o con fili di foglie di cipolla lunga, versarvi della crema di noci ed infine del pepe nero macinato al momento.
Se desiderate gustarle più calde, prima di servire passarle qualche minuto nel fornetto.


Che il sole vi baci!