Mi siedo accanto a lei ed ascolto i suoi racconti.
l’immaginazione inizia a galoppare, m' immergo nei suoi panni e vivo il momento descritto.
Mi alzo e continuo a girare per casa, sbrigando faccende, mentre l’attenzione continua ad essere rapita dalla sua voce, ascolto interessata ed incuriosita.
Ripete episodi già narrati in passato, ma non importa, non la interrompo, è sempre bello ricordare.
Le rivolgo spontaneamente curiose domande.
Si parla di tutto, della sua infanzia, adolescenza, l’esser diventata donna, il suo matrimonio, la nostra nascita.
Si ride, scherza e a volte ci s’intristisce, ma prende il sopravvento la consapevolezza del tempo che passa e che fortunatamente, riesce spesso ad affievolire anche ricordi meno piacevoli.
Mi racconta divertita delle feste organizzate in casa, tra un ballo e l’altro lo sguardo cadeva sull’orologio, per non far tardi e rincasare in orario.
I racconti, sfociano anche in argomenti sulle abitudini culinarie di un tempo.
Pane e ciliegie, le polpette di mollica di pane, pomodori con l’origano, pane e cipolla, le caldine: caramelle di zucchero, fatte al momento e vendute per strada su un carretto.
Di quando la verdura, era venduta fuori dalle abitazioni a piano terra, dei contadini, dove l'emblema, era una sedia sgarrupata, posta sulla soglia della porta o sul marciapiede antistante la casa.
Seduta, qualche foglia d’ortaggio o un frutto a metà
Mia madre mi racconta, che oggi è sempre più difficile trovare alcuni prodotti della terra e non, un tempo facilmente reperibili…
Verdure particolari, quasi in via d’estinzione, come le cime con fiori di zucca.
Qualche giorno fa, ero in giro per il mercato di frutta, verdura e pesce, nella via adiacente ai commercianti ortofrutticoli, c’è una sfilza di magazinetti l’uno accanto l’altro, di prodotti venduti da e dei contadini del posto.
Tra tanto verde e il rosso delle fragole, ho adocchiato le cime con fiori di zucca.
Sono tornata a casa con un insolito bouquet, che ha ornato deliziosamente il pranzo del giorno seguente…
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l’immaginazione inizia a galoppare, m' immergo nei suoi panni e vivo il momento descritto.
Mi alzo e continuo a girare per casa, sbrigando faccende, mentre l’attenzione continua ad essere rapita dalla sua voce, ascolto interessata ed incuriosita.
Ripete episodi già narrati in passato, ma non importa, non la interrompo, è sempre bello ricordare.
Le rivolgo spontaneamente curiose domande.
Si parla di tutto, della sua infanzia, adolescenza, l’esser diventata donna, il suo matrimonio, la nostra nascita.
Si ride, scherza e a volte ci s’intristisce, ma prende il sopravvento la consapevolezza del tempo che passa e che fortunatamente, riesce spesso ad affievolire anche ricordi meno piacevoli.
Mi racconta divertita delle feste organizzate in casa, tra un ballo e l’altro lo sguardo cadeva sull’orologio, per non far tardi e rincasare in orario.
I racconti, sfociano anche in argomenti sulle abitudini culinarie di un tempo.
Pane e ciliegie, le polpette di mollica di pane, pomodori con l’origano, pane e cipolla, le caldine: caramelle di zucchero, fatte al momento e vendute per strada su un carretto.
Di quando la verdura, era venduta fuori dalle abitazioni a piano terra, dei contadini, dove l'emblema, era una sedia sgarrupata, posta sulla soglia della porta o sul marciapiede antistante la casa.
Seduta, qualche foglia d’ortaggio o un frutto a metà
Mia madre mi racconta, che oggi è sempre più difficile trovare alcuni prodotti della terra e non, un tempo facilmente reperibili…
Verdure particolari, quasi in via d’estinzione, come le cime con fiori di zucca.
Qualche giorno fa, ero in giro per il mercato di frutta, verdura e pesce, nella via adiacente ai commercianti ortofrutticoli, c’è una sfilza di magazinetti l’uno accanto l’altro, di prodotti venduti da e dei contadini del posto.
Tra tanto verde e il rosso delle fragole, ho adocchiato le cime con fiori di zucca.
Sono tornata a casa con un insolito bouquet, che ha ornato deliziosamente il pranzo del giorno seguente…
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Tripoline con cime e fiori di zucca
"Con la partecipazione di" : dosi per 2 persone
1 kg di cime con fiori di zucca
ricotta marzotica
120 grammi di pasta formato tripoline
1 spicchietto d'aglio
olio evo
sale marino integrale
"Mettiamo le mani in pasta" :
con l'aiuto di un coltello sfilare dalla verdura, lungo ogni stelo, i filamenti.
Tagliare a metà gli steli più lunghi.
Sciacquare, trasferirli nella pentola con acqua che bolle, precedentemente posta su fuoco.
Dopo circa 20-25 minuti calare la pasta e salare.
Qualche minuto prima di scolare, porre su fuoco una padellina, coprire completamente il fondo con l'olio e l'aglio a fettine, farlo dorare.
Nel frattempo, scolare la pasta, versare l'olio privo d'aglio, mescolare.
Impiattare ed aggiungere la ricotta marzotica grattugiata.
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Passiamo ai premi...
Questo simpatico premio, mi è stato donato, da chi se non da due simpaticone? Francesca e Fiorella.
Un bacio alle mie amichette
Grazie broccoccoline!
Passiamo ai premi...
Questo simpatico premio, mi è stato donato, da chi se non da due simpaticone? Francesca e Fiorella.
Un bacio alle mie amichette
Grazie broccoccoline!
(ma quanto è carino sto premietto! Chissà chi l'ha creato...mah!... hi hi hi hi )
Simpaticamente lo passo a chi non l'ha ancora ricevuto o a chi avrà ancora una volta, piacere di raccontare una storia divertente o una barzelletta...
10 commenti:
Congratulazioni per il premio e per lo splendido racconto...naturalmente anche per il piatto...ma la ricotta marzotica, che tipo di ricotta è, va bene lo stesso quello di pecora?
Grazie Gaia, a presto
il sapore di quei ricordi è una delizia, il tempo che vi dedicate è prezioso e così sulla strada trovi la materializzazione dei vostri sogni....un bacione
Ma che bel piatto!! Il sapore dev'essere a dir poco delizioso.
Sai che io, in questa stagione al mercato trovo i mazzetti di fiori di zucca senza problemi??
Un bacione. :-)
Ciao Cara! Buon primo maggio... Bellissimo il racconto! Ottima la ricettina adoro i fiori di zucca e anche il formato di pasta che hai usato!
sai, anche me piace tantissimo ascoltare i racconti dei miei genitori o dei miei zii, come succete a te mi sento trasportare indietro nel tempo e mi chiedo chissà com'era questo o quello...inventassero una macchina del tempo mi offrirei come viaggiatrice volontaria ...prima per testarla però ci manderei mio marito, vedessi mai che nn funziona!!!!eheheheheh che cattiva che sono :P la pasta con i fiori di zucca è una prelibatezza, bravissima buona e bella preparazione^___^
un abbraccio dalla broccola Fiorella
Siccome sono imbranatella e mi sono iscritta al tuo concorso, mi sapresti dire cosa devo fare adesso? Ciao
Tesoro mio sapessi quanti ricordi..sapori ed odori riaffiorano nella mia mente appena chiudo gli occhi!!! In questo momento poi è un turbine di sensazioni...l'odore di caffè delle mani di mio padre..lo sguardo intenso e quel sorriso appena accennato di mia madre...le parole dolci di mia nonna..la voce di mio nonno che puntualmente sbaglia a chiamarmi..sempre Livia..mai Lidia!!! L'amore dato e perso per l'uomo della tua vita..la gioia e la spensieratezza di una bambina che se avesse saputo che la sua vita ed il suo futuro sarebbe stato così orribile..pieno di dolore e lacrime, avrebbe implorato dio, come ora, di farla smettere di respirare!!!
I ricordi assieme ai sogni sono le uniche cose che nessuno può toccarti, sono solo tuoi!!! Impressi nel tuo cuore e nella tua mente!!!
Ti abbraccio...Lidia
@Milla:ciao cara, grazie sei troppo carina :-)
Dunque la ricotta marzotica è una ricotta di pecora abbastanza stagionata, infatti il suo sapore è sul salaticcio andante...
si chiama cosi poichè un tempo la sua produzione avveniva soprattutto a marzo.
Quella di pecora va benissimo quindi...ma stagionata :-)
Un bacio.
@Lo: heidi buondì ;-)
Mi piace tantissimo, quando mammina si rilassa e mi racconta tante storie che le appartengono, è simpaticissima!
Un bacione anche a te.
@Lory: Grazie tesoro!
Si è vero di fiori di zucca ce ne sono in giro, quelli di cui parlo, oltre i fiori, sono i gambi di tutta la pianta...spero d'essermi spiegata...
Ti bacio :-)
@Kitty's kitchen: ciao kittyna :-)
Grazie...
sai che da piccola questo formato lo chiamavo: i capelli delle bambole? :-)
Baci.
@FeF: :-))) Fiò sei di una simpatia infinita e lo sai non faccio altro che dirtelo!
L'idea della macchina del tempo è bizzarra, bellissima!...
Un abbraccio forte.
@Solema: Cara benvenuta!
Non preoccuparti, ho già sistemato, inserendo il link del tuo ricordo-ricetta :-)sul mio blog, nella pagina dedicata.
Passando da te l'ho estrapolato...
Un bacio grande e mille grazie per la visita e per aver partecipato al concorso!
@Lady Cocca: cuore sei stupenda, una sensibilità incredibile, la tua dolcezza e profondità d'animo mi disarmano!
Tesoro mio, spesso l'esperienze poco piacevoli della vita, paradossalmente servono a renderci più forti!
A distanza, sento la tua forza e la volontà di andar avanti con determinazione!
Non pensare mai, mai! Di mollare...
i ricordi, quelli veri, quelli che scorrono nelle vene, caratterizzano la persona che sei...
Speciale tvb!
Ti voglio bene anche io...tanto...spero un giorno di incontrarti ed abbracciarti!!!
un bacio Lidia
Quello che ti ho scritto è così vero che l'ho inserito nel mio blog....ciaoooo tvb
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