venerdì 6 maggio 2016

Biscotti del lagaccio o della salute, con lievito madre e olio extravergine d'oliva

Quasi impossibile non cedere all'iresistibile richiamo della loro bontà. Chiamati anche "biscotti della salute", se hanno anche questo nome, ci sarà un perchè. Voglio scoprirlo!


"Con la partecipazione di":
480 gr di farina di tipo 0
140 gr di lievito madre rinfrescato bello arzillo
160 gr di acqua
100 gr di olio extravergine d'oliva
120 gr di zucchero di canna integrale (ho usato il muscovado)
15 gr di semi di anice (o spezie che preferite, oppre scorza grattugiata di arancia o limone )
1 gr di sale

"Mettiamo le mani in pasta":
In una ciotola versare l'acqua, aggiungervi il lievito e scioglierlo bene con la mano.
Aggiungere l'olio, lo zucchero e i semini, mescolare.
Incorporare poco per volta la farina, continuando a lavorare il composto, aggiungere il sale, impastare ancora, trasferire sulla spianatoia, lavorarlo ancora un po' fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo, ritrasferire in ciotola coprire con apposito coperchio o pellicola, lasciar riposare per circa 8 ore in forno spento con lucina accesa o con delle bottiglie di plastica piene d'acqua calda posizionate sul fondo.
Dopo questo tempo, il suo volume non sarà necessariamente raddoppiato.
Trasferirlo sulla spianatoia, NON infarinata, formare un salamello di circa 50 cm, appiattire delicatamente le due estremità, trasferirlo sulla leccarda foderata di carta forno, per evitare che si secchi la superficie durante la lievitazione coprire con della pellicola in maniera morbida, in modo che lievitando non subisca pressione.
Lasciar lievitare nella stessa modalità succitata, fino al raddoppio, ci vorranno circa 7-8 ore (durata variabile in funzione della temperatura ambiente).
Tirar fuori dal forno la leccarda, accendere a 180° in modalità statica, lasciare che arrivi a temperatura, sfilare la pellicola e infornare sul ripiano centrale per 35 minuti.
Trasferire su di una gratella.
Dopo alcune ore 6-7 accendere il forno a 180° in modalità statica, affettare il salamello in fette oblique dello spessore di circa 2 cm, disporle sulla tegllia, tostarle per 20 minuti, avendo l'accortezza di rigirarle a metà cottura.
Disporre i biscotti su una gratella, lasciare che si raffreddino bene prima di guastarli.
Si possono conservare in scatola di latta per lungo tempo.
Adoro gustarli sorseggiando Earl Grey.


Che il sole vi baci!    


9 commenti:

Maura ha detto...

ehm..... puoi pure slegarti le mani. Si chiamano Biscotti del "Lagaccio" come un quartiere di Genova che prende il nome da un laghetto ormai prosciugato, come ben sanno tutti i genovesi. Comprensibile non saperlo per chi non è nato o vive sotto la Lanterna =D
Ero a caccia di ricette dato che voglio cimentarmi coi Lagaccio e proverò senz'altro la tua e ti farò sapere.

https://youtu.be/wOkaYwrujKY

Unknown ha detto...

Ma che buoni questi biscotti sono davvero invitanti, e complimenti per la presentazione, davvero elegante...bacione Mirta

pagnottella ha detto...

Ciao Maura, rido ancora al pensiero d'aver confuso la a con la e :D
Grazie per avermelo fatto notare!!!
Che il sole ti baci! :)

pagnottella ha detto...

Grazie di cuore Cipensiamo Noi!
Che il sole ti baci!

pagnottella ha detto...

Ho corretto! Grazie ancora

elenuccia ha detto...

Devo confessare la mia ignoranza, non conoscevo questi biscotti. E' la prima volta che vedo dei biscotti fatti con lievito naturale invece di quello istantaneo. Mi piace l'idea di biscotti che fanno bene alla salute.

Sam Nani ha detto...

Mi piacerebbe fare questa ricetta, sia per l'uso dell'olio EVO, sia per l'assenza di latticini ma non ho lievito madre. Mi sapresti consigliare come riadattare le dosi al lievito di birra?
Grazie e buone creazioni....

pagnottella ha detto...

Ciao Sam Nani :-)innanzitutto ti ringrazio per aver visitato il mio blog!
Impasta 1 gr di lievito di birra con 100 gr di farina e acqua quanto basta per ottenere un panetto lavorabile e non appiccicoso, lascialo lievitare, dopodichè impiegalo per la realizzazione della ricetta :-) considera però che i tempi di lievitazione sono nettamente diversi, ci vorrà appunto meno tempo impiegando lievito di birra, regolati con il raddoppio della massa, soprattutto nella seconda lievitazione.
Che il sole ti baci!

Unknown ha detto...

Ciao, vorrei provare a farli: sapresti dirmi per cortesia la conversione con licoli? Quant ne metto? e di conseguenza, come cambiano le quantità di acqua e farina? grazie e complimenti, sono bellissimi!