domenica 21 giugno 2009

"Morning mood"

(autore di questa foto, il mio caro amico Pino)


InGREdiEnTE FAcoltAtIVo: CONSIGLIATO! Clicca nella freccetta a sinistra, in 5 secondi partirà la musica di sottofondo che renderà tutto più suggestivo



Sciacquettio sporadico di piccole onde alternate, dell’ andar delle barche che avanzano per inerzia, su uno specchio d’acqua fluido, quasi oleoso, entrano in rada cercando un attracco per trascorrere la notte.
La mente, si perde cullata da dolci pensieri e dal lieve e piacevole ondeggiamento, di un grande guscio galleggiante, che abbraccia come una culla i nostri sogni.
L’enfasi del silenzio, come una favola raccontata ad un bimbo nel suo nido , spesso mai ascoltata sino alla fine.
Persi e sospesi, in una bolla di sapone che vega nell’aria, spostata dalla brezza della notte.
D’un tratto le prime luci dell’alba, sfiorano la delicata bolla e come in un gioco di prestigio, scompare, lasciando solo una impercettibile scia di rugiadosa polvere.
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Ogni risveglio piacevole o meno è sempre un miracolo!
Certo, sarebbe fantastico svegliarsi spontaneamente, piuttosto d’esser balzati dal driiiiiiiin di una sveglia, o peggio dai rumori di una tv, o ancora da un venditore ambulante che passa sotto il balcone, una voce registrata e ripetuta ad oltranza, emessa da un megafono fragoroso, rischiando per poco, di perforare quella sottile patina, che fa da confine tra il mondo dei sogni e quello reale, cercando di combinarsi tra i due , ma è un intruso e come tale ci si accorge del disagio…ma che ci fa un venditore ambulante che ripara gli ombrelli, nel bel mezzo di un’estate? O_O
Sarebbe poetico se al posto dei suddetti “rompi”… sonno, ci fossero le note soffuse della natura, le luci dell’alba, che sempre più vigorose, illuminano parte del viso.
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Di risvegli piacevoli, ne ho vissuti davvero tanti! Racconterò racchiudendo in uno, le sensazioni che mi hanno resa, la persona più felice e fortunata del mondo…
Pagnotto ed io, in barca a vela per un charter (lavoro) in compagnia di ospiti molto simpatici e divertenti.

Dopo aver vissuto il mare e i suoi contorni, trascorrevamo le notti, nelle rade delle incantate isole croate.
Eravamo in un’ insenatura a Mjliet, il silenzio imbarazzante e una luce armoniosa e delicata, hanno amaliato nel dolce sopore, il nostro inconscio, divenuto pian piano limpida consapevolezza.
Entrambi rapiti dalla tenue atmosfera, come due talpe spettinate, in punta di piedi, per non disturbare il sonno del resto dell’equipaggio, ci siamo diretti verso il tambuccio d’uscita. Stregati dalla magia, ci siamo accorti che anche il mondo stava beatamente destandosi.
Il mare una tavola disciolta, tappezzata qua e la da barche a vela alla fonda, ciascuna in testa d’albero, la lucina di cortesia volutamente dimenticata accesa.
Sparse, come candeline su di una torta, quasi a festeggiare l’impagabile panorama.
Il cielo tinteggiato, morbidamente impreciso nelle sfumature, il profumo incontaminato delle pinete circostanti, invitato da leggerissimi e casuali refoli di brezza, esaltava l’esclusivo scenario, mentre nel vago orizzonte, il re dei re compariva flemmatico e appagato, lasciandosi intravedere in tutto il suo caldo splendore.
Rapiti dall’incanto, ci siamo amorevolmente abbracciati, desiderosi di lasciare un segno di un ennesimo meraviglioso ricordo vissuto insieme.
Folli risa silenziose, nei nostri occhi lucidi e festosi, il riverbero di un momento da non poter dimenticare. Un bagno a varare il mattino appena nato, pronto a veleggiare verso un mare d’emozioni.

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Questo premio carinissimo che mi ha donato la mia sweet Lidya
è abbinato al suddetto racconto.
Infatti chi lo "adotta", può raccontare o meno, una storia legata al proprio risveglio, attuale, passata o di come vorrebbe che sia.
Grazie sweettina!

Va assegnato ad almeno 5 blog, ognuno sarà libero di dare un nome a questa " Ceatura"
Mi piacerebbe, che chiunque passi di qui, possa decidere di adottarlo :-)

L'ho chiamato "Assopicchio"

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Era tanto che li cercavo! Finalmente li ho trovati!
I gelsi neri: una vera prelibatezza!

Di prima mattina, bere un goccio di...ma no, non vino! ;-)))...succo di gelsi, è un vero toccasana.
Attenti a non sporcarvi, le macchie risultano essere indelebili!...Per questo ho pensato di dipingere una sacca bianca per il mare, confezionata un pò di tempo fa, aspettando una creativa occasione per decorarla...
Tranquilli! Non ho sprecato il prezioso elisir.
Per realizzare il dipinto, è bastata la quantità di un cucchiaino ;-)

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Palacinke breakfast (e non solo) specialità slovena e croata (ho preso spunto di qui, personalizzando un pò le quantità ed altre piccole varianti)
"Con la partecipazione di" :
(quantità d'ingredienti, per ottenere 4 palacinke)
1 uovo
45 grammi di farina 00
15 grammi di latte
15 grammi di acqua
2 cucchiaini di zucchero di canna
abbondante buccia di limone grattugiata
1 pizzico di vaniglia bourbon grattugiata
1 noce di burro
1 pizzico di sale
"Mettiamo le mani in pasta"
:
In una ciotola, sbattere l'uovo con lo zucchero, aggiungere man mano la farina continuando a mescolare.
Versare l'acqua, il latte, il sale e il burro fuso, continuare ad amalgamare.
Ottenere una crema di giusta consistenza, in cui aggiungere il limone e la vaniglia grattugiati.
Porre un padellino antiaderente di circa 13 cm, sulla fiamma.
Quando sarà sufficientemente caldo, versare con un piccolo mestolo la quantità giusta di pastella, a coprire il fondo del padellino.
Far cuocere per qualche minuto la palacinka da entrambe le parti, che dovranno assumere un colore lievemente dorato.
Trasferirle in un piatto, farcire a piacere con marmellata, creme varie, frutta fresca ecc ecc
O semplicemente, nella maniera classica con miele e gherigli di noci sbriciolate.
P.S Il buongiorno si vede dal mattino...
21 GIUGNO, BUONA ESTATE A TUTTI!










lunedì 15 giugno 2009

Proteggere pelle e capelli dalla A alla BETA, è MIGLIO!


Che meraviglia! Annusare la pelle di chi ami, che odora di sole, vento e salsedine, lo trovo inebriante, naturale, l’essenza del benessere.
Odorare i suoi capelli, il cui profumo sa di fresco e secco, perdersi tra il colore bronzeo della pelle sfumata dal sole.
Socchiudere gli occhi e carezzare il velluto di una pelle, liscia e tonica, sognare tra la fusione degli odori “nebulizzati” dai minuscoli pori, che respirano soavi, come onde sussurranti.
Far scivolare la mano tra la chioma fresca inumidita dal mare, mentre un dolce sorriso, bianco come perle, accentua il colorito uniforme, che avvolge un corpo splendido e solare.
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L’Estate è anche sinonimo di abbronzatura, il sole è linfa per ogni essere vivente.
Purtroppo “grazie” all’incoscienza umana, la riduzione dell’effetto schermante dell’ozono, permette un conseguente aumento dei raggi UV, provocando come tutti sappiamo, seri rischi per la salute della pelle e non solo.
Oltre a proteggerci con le creme solari, un aiuto importante, proviene dall’alimentazione.
Frutta e verdura, sopratutto quella con pigmento arancione, tra cui carote e albicocche, ricche di betacarotene, integratore dietetico, indicato anche per la preparazione della pelle all'esposizione solare, rendendola liscia e morbida.
Vitamina A, detta anche vitamina della bellezza, per le proprietà riparatrici dei tessuti, diminuendo notevolmente la produzione dei radicali liberi, causa del precoce invecchiamento cutaneo.
La pelle assume cosi, un colorito omogeneo e intenso, .
Oltre a preservare la pelle dai vari rischi, è necessario dedicare attenzione anche ai capelli, per questo, il consumo di alimenti ricchi di vitamine e aminoacidi, riuscirà a “tener testa”alle aggressioni esterne.
Tra i vari alimenti troviamo il miglio, ricco di vitamine del gruppo b, aminoacidi e acido silicico, che stimola la crescita dei capelli rendendoli più folti, lucenti ed elastici.
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Nel nostro favoloso viaggio in Messico, oltre a “ingozzarci” di latte di cocco, abbiamo provveduto ad "inondarci" di succo di carota e "betabel" ( rapa rossa o carota rossa).


In un angolo della strada, che ci conduceva in spiaggia in un posto da sogno, c’era un piccolo bar, molto grazioso, gestito da una simpaticissima signora.
Il mio sguardo s’imabattè oltre il bancone, posando gli occhi su un aggeggio arcaico, ma totalmente funzionante.
Incuriosita chiesi alla padrona di casa, cosa fosse, lei sorridendo mi rispose che si trattava di un centrifugatore per carote…
I suoi occhi intensi e sorridenti, accompagnarono il suo delizioso accento spagnolo, che ci invitò a provare lo " jugo de sanahoria" ovvero succo di carota.
Amore a primo assaggio!
Ricordo solo, che per tutto il periodo di permanenza in Messico (tre mesi!!!), Pagnotto ha dovuto sorbirmi un giorno si e l’altro anche, circa il mio desiderio d’acquistare un centrifugatore di carote.
Optammo di comprarlo in italia, poiché in viaggio, preferiamo portare con noi l’essenziale, riservandoci di acquistare in giro, solo ciò che sarebbe introvabile in altri luoghi.
Tornati a casa, mi catapultai alla ricerca del centrifugatore, che trovai con successo.
L’entusiasmo iniziale, mi portava spesso, a preparare succhi super vitaminici..
Successivamente ho un po’ ridotto l’utilizzo, che si è rivelato saltuario.
Qualche giorno fa, ispirata, ho riesumato il mio "bolide", che ha trasformato le mie carotine, in succo, aggiungendo in esso, quello di un’ultima arancia estranea alla stagione, accomodata in un cesto di albicocche e pesche.
il centrifugatore è composto da un filtro, che trattiene la fibra delle carote, lasciando fuoriuscire dai tanti forellini, il succo che scivola dall’apposito beccuccio.
Ho pensato BENE quindi, di ottimizzare più che potevo il vegetale, recuperarando lo “scarto” per realizzare una torta multivitaminica ;-)

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Il mio bolide ;-)

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Dedico con gioia questa torta a Claudia, come regalo di compleanno :-*
Un bacio tesoro e tanti tanti auguri!!!


La MIGLIOr torta di carote

"Con la partecipazione di" :
300 grammi di carote (pesate già sbucciate)
50 grammi di farina di miglio
50 grammi di farina bianca di kamut
50 grammi di farina integrale di farro
4 albicocche fresche mature
100 grammi di nocciole sgusciate
100 grammi di mandorle spellate
100 grammi di zucchero di canna
2 uova
4 cucchiai di acqua
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito
burro per la teglia
"Mettiamo le mani in pasta" :
Grattugiare le carote, (io ho approfittato del centrifugatore)
porle su un canovaccio, affinchè rilascino parte dell'umidità (questo passaggio non l'ho eseguito, visto che tutto il succo, è stato eliminato attraverso la centrifuga)
Con l'aiuto di un mixer, rendere le mandorle e le nocciole in polvere fina.
Separare i tuorli dagli albumi, aggiungere il sale a quest'ultimi e con un frustino lavorarli a neve ferma e a crema i tuorli con lo zucchero.
Versare, poco per volta nei tuorli resi cremosi, le farine ed il lievito setacciati.
Il composto risulterà poco morbido, aggiungere l'acqua, fino ad ottenere una crema sufficientemente omogenea.
Trasferire le carote grattugiate, le nociole, le mandorle tritate finemente e le albicocche comprese di buccia spolpate grossolanamente con le mani, mescolare ed infine accorpare poco per volta l'albume montato a neve, mescolando dall'alto verso il basso, in modo da non smontare il composto.
Trasferire in una teglia imburrata ed infarinata, di circa 24 cm (ho usato quella per il ciambellone)
Infornare a 180° per circa 30 minuti (fare prova stecchino).

A presto!

lunedì 8 giugno 2009

Il mio frutto preferito in tutti i semi...ops scusate!... Sensi.


(immagine presa dalla rete)


In ogni bambino, si sa, emerge una naturale predisposizione a cogliere ogni minima “provocazione” al gioco, al divertimento ed alle marachelle.
Ricordo che da bambina, (e non solo) per me l’estate, che attendevo con tutta me stessa, nel freddo e lungo inverno , oltre ad essere un periodo di grande positività in ogni senso, l’abbinavo anche all’arrivo, del mio tutt’ora frutto preferito: L’anguria.


Oltre ad allettarmi l’olfatto col suo tipico profumo, deliziarmi il palato col suo gusto unico, rallegrarmi la vista con i suoi colori vivaci e le grandi dimensioni, ispiravano parecchio me ed i miei fratellini, i suoi piccoli semi, perfetti nella forma e consistenza, fatti quasi apposta, per scatenare il “putiferio” ;-) .


Vi starete sicuramente domandando, dove vorrò arrivare?!
La premessa del racconto, potrebbe illuminare i ricordi di qualcuno di voi, (sicuramente tutti) che da piccolo è stato un po’ discolo.
Spero solo non mi prendiate per matta…solo ora….pensavo l’aveste già intuito! :) Hihihi


Unica femminuccia di quattro fratelli…
…capirete bene quindi, che i miei divertimenti, per forza di cose, direi anche per preferenza, erano spesso caratterizzati da birichinate da maschiaccio.
Cosi, quel visino innocente, con quel caschetto dorato, spesso si ritrovava nel bel mezzo di una caotica e divertentissima mischia, tra semi sputati volanti d’anguria e il fuggi, fuggi confuso e sregolato di 4 simpatiche canaglie, con occhi colmi di lacrime dalle incessanti risate a crepapelle! Quando, improvvisamente, nel marasma più totale, apparivano le manine di mia madre che cercavano (solo a volte riuscivano) di mitigare il gran caos, rischiando anche lei, d’esser colpita da semini volanti…

:-) :-) :-) :-) :-) :-) :-) :-) :-) :-) :-) :-) :-)

Adoro questo frutto!!!



Succo d'anguria


Crostata con gelo d'anguria e cioccolato



"Con la partecipazione di" :
Per la frolla:
180 grammi di farina 00
70 grammi di zucchero di canna
60 grammi di burro
1 uovo + 1 tuorlo
1 cucchiaio raso di cocco rapè ( è possibile ometterlo)
Per il gelo:
800 ml di succo d'anguria
60 grammi di amido di frumina
2 cucchiai rasi di zucchero di canna (dipende molto dal gusto del cocomero più o meno dolce)
50 grammi di cioccolato fondente (facoltativo, se si desidera lasciare totalmente, sia il sapore che il colore dell'anguria)
1 pizzico di cannella in polvere
"Mettiamo le mani in pasta":
Impastare la frolla in modo classico, aggiungendo alla farina, il cocco rapè, quest'ultimo renderà maggiormente morbido l'impasto, oltre che a conferire un sapore particolare.
Dopo la lavorazione, sarà avvolto nella pellicola e posto in frigo per 3 ore circa.
Nel frattempo proseguire con la preparazione del gelo.
Scavare la calotta del cocomero, con un cucchiaio, i pezzi ottenuti porli di mano in mano, nello schiaccia patate, strizzare per bene.
Ottenuto il quantitativo di succo stabilito, passarlo con un colino a maglia fitta, per elininare ulteriormente l'eventuale polpa rimasta.
Trasferire il succo in un tegame con l'aggiunta dell'amido e dello zucchero, girare e voltare con un cucchiaio, affinchè il tutto non sarà omogeneamente diluito.
Porre su fiamma bassa, amalgamando con un cucchiaio di legno, finchè il composto non risulti ne troppo denso ne troppo liquido (più o meno 12 minuti).
Spegnere e lasciar intiepidire (non molto, se si aggiunge il cioccolato, in modo che si sciolga bene).
Aggiungere la cannella ed il cioccolato spezzettato, al gelo caldo (ossimoro :-)))
Stendere la pasta frolla in una teglia di 27 cm di diametro, foderata di carta da forno.
Far in modo che i bordi siano sufficientemente alti, versare all'interno il composto e ripiegare il bordo dell'impasto.
Infornare a 180° per 25 minuti circa o finchè il bordo della crostata, non abbia assunto un colore
dorato.
P.S. Ahhhhhh dimenticavo, i semi del cocomero, metterli da parte...ed organizzare uno sputo-party

;-)
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Con questa ricetta partecipo alla "fruttosa" raccolta di Minù
Grazie Minù per l'opportunità :-)


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Ed ora passiamo ai premi: Pronti partenza viA !
:) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :)

Ricevuto da: Chiara ,Stefy, Elle, Betty
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Ricevuto da: Valentina, Sabrina&Luca, Alessandra
******************************************************************Ricevuto da: Lady cocca
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Ricevuto da: Fiorella e Francesca

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Ricevuto da: Chiara, piccolacuoca



Premio da parte di: Minù
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Premio da parte di: Lady Cocca

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Premio da parte di: Sabrina&Luca


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GRAZIE!!!


Ragazzi ne manca uno, preferirei postarlo in un altro momento, in quanto mi piacerebbe dedicare un racconto ad esso.


Ufff che fatica! Spero di non aver arrecato confusione, spero inoltre d'aver scritto tutti i nomi dei miei "donatori" :-) Un bacio e a presto!!!



lunedì 1 giugno 2009

Un raggio di sole per te


(foto raggio di sole)
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Cliccate nella freccetta e rESTATE ad ascoltare



I premi che mi donate, mi scaldano il cuore di gioia.
Un enorme sole dentro me.
Ogni raggio, rappresenta un vostro affettuoso pensiero, nei miei confronti.
Il poco tempo a disposizione, non mi permette di poter, almeno per il momento, “esibire” con entusiasmo, i tanti premi che mi avete donato e continuate a donarmi…
…cosi mi è balenata un’ idea carina, quella di creare un premio-meme.
Voler rappresentare in un gesto, la mia gratitudine.
Ad ognuno donerò un “raggio di sole”, che simboleggerà un caldo ed affettuoso abbraccio.
Potrete donarlo a chi desidererete.
Naturalmente, chiunque passando di qui, potrà gioiosamente portar via un "raggio di sole"!
La creatività-regola, è quella di postare il logo del premio, corredato da una foto che rappresenti l’estate, il cui titolo sarà: "Raggio di sole"
Raffigurare attraverso un alimento, una situazione, un oggetto, un elemento naturale.
Qualsiasi cosa, simboleggi la bella stagione.
Un bacio e a presto!
Scappoooooooooooooooo

Logo premio-meme

Dono questo caldo, solare ed affettuoso simbolo a:



...Il paradiso delle dolcezze...
..ChEpRoFuMiNo..
:::::::::::::::::::::::::LE COSE CHE AMO:::::::::::::::::
Angolo Cottura
Burlas y Veras
con le mani in pasta
Daffy' s recipes
dolci a go go!!!
Dolci e salate tentazioni
DUE BROCCOLE IN CUCINA
Fragola & Limone
GALLINE: 2nd life
gliamorididida
I pasticci di Roby
Il Blog di Betty
Il mondo di Milla
La Bottega delle Bontà
la cucina della socia
LA CUCINA DI NONNA SOLE
L'Ape felice
L'Aroma del caffè
mangiare è un po' come viaggiare
MY RICETTARIUM
noncirestachecucinare
P o r g i l ' a l t r a p a n c i a
Sapori diVini
SWEET SWEET LADY COCCA......e le sue amiche cuochine!!!!
the moody's corner
Un dejeuner de soleil
un pizzico di magia
vegolosa
Vogliamattaaa
☆LE PAPPE DI ALESSANDRA☆


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Torta A A BBronzatissima


“Con la partecipazione di” :
40 grammi di cacao amaro
130 grammi di zucchero di canna
200 grammi di farina di grano saraceno
350 ml di acqua
1 bustina di cremor tartaro
1 goccio di rum (facoltativo)
1 cucchiaino di cannella in polvere
70 grammi di pinoli
“Mettiamo le mani in pasta” :
In una ciotola setacciare le polveri, compresa la cannella.
Poco per volta, versare l’acqua a temperatura ambiente, amalgamare sino a raggiungere un composto omogeneo, nel quale aggiungeremo il rum e i pinoli.
Mescolare e trasferire in uno stampo di circa 22 cm precedentemente rivestito di carta da forno.
Porre in forno a 160°-170° per circa 30-35 minuti (prova stecchino)
A me è piaciuta moltissimo, ha un sapore rustico e fine.
P.S. la farina di grano saraceno, essendo priva di glutine, tende a non lievitare eccessivamente, attenersi quindi, alle misure dello stampo sopraindicate.