martedì 30 giugno 2009

...tutta questione di chimica...

Un incontro last moment…
…“quando t’ho viiiista arrivareee”( Non sto cantando ;-)))) )
è stata un’emozione particolare, proprio come incontrare dopo tanto tempo una cara amica!
Immaginate la scena, come una foto da scattare in macro, lasciando sfocati gli elementi circostanti: caos del traffico, i passanti.
Mettendo invece bene a fuoco, i soggetti principali.
Occhi sorridenti, entusiasmo e curiosità, amalgamati in un abbraccio immenso e spontaneo.
Ad assistere il simpaticissimo Paolo compagno di Lady, Michele fratello di Lady e Lorenzo un amico, altrettanto simpatici! Il mio Pagnotto ci ha raggiunti dopo…
Lady?
È bellissima in foto, ma ancor più bella dal vivo.
Due occhi espressivi, un viso solare che emana tanta positività ed un sorriso coinvolgente!
Una dolcezza infinita, molto affettuosa, bella voce impostata, che dirvi della risata, mi piacerebbe raccoglierla in boccette, da regalare a tutti coloro che hanno bisogno di un tono d’allegria, per colorare i loro momenti poco gioiosi…
La conosco poco, ma ho intuito tanto, di quanto bella sia dentro!
C’è stata subito una sintonia fuori dal normale…tutta questione di chimica!
Non abbiamo mai smesso di parlare, se non per dar spazio…parecchio spazio, alle intense risate!
Ci siamo divertite da matti, anzi da matte!!! Un’indimenticabile passeggiata, nell’aria il profumo del mare.
Anche se il sole non ha incorniciato i bei momenti, abbiam pensato noi ad illuminarli con la nostra gioia e la nostra sana follia...povero Paolo! ;-) Ha dovuto sopportare le nostre simpatiche stranezze, dalle pose fotografiche, alle scene di un improvvisato filmino prematrimoniale!!!
Pagnotto, per una serie d’impegni ha potuto raggiungerci a fine avventura, anche a lui è piaciuta tantissimo l’allegra compagnia!
Un’ultima passeggiata tutti insieme e poi i saluti e l’accordo di rivederci sicuramente in altre occasioni.
Proseguendo la passeggiata con pagnotto, raccontavo entusiasta e sorridente, i momenti vissuti con la cara Sweettina…













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LADY COCCA & PAGNOTTELLA

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Come non realizzare una ricetta tutta sua? I muffins
gusto al caffè, che Pagnotto adora tanto!

"SWEETS" MUFFINS AL CAFFé


“Con la partecipazione di” :
Ho fatto metà dose
110 grammi di farina 00
40 grammi di zucchero di canna
1 cucchiaino e mezzo di cremor tartaro
50 grammi di burro
4 cucchiai di caffè ristretto (ho sostituito il caffè solubile, chiedendo consigli a Lidia)
3 cucchiai di latte ( Se preferite che l’aroma e il gusto del caffè siano più intensi, sostituite qualche cucchiaio con il caffè)
1 uovo
6 quadrucci di cioccolato fondente
“ Mettiamo le mani in pasta” :
In una ciotola unire gli ingredienti solidi: farina, zucchero e lievito, mescolarli tra loro.
In un’altra ciotola, sbattere con una frusta a mano l’uovo e il burro sciolto, amalgamare ed unire il latte e il caffè.
Unire i due composti: liquido e solido, mescolare velocemente.
Imburrare e infarinare l’apposito stampo, ponendo al loro interno i pirottini di carta (io ho usato lo stampo in silicone e i pirottini li ho sostituiti con quadratini a misura, di carta da forno, sistemandoli per bene) riempire ¾ degli stampini con il composto.
Porre al centro di ogni muffin un quadruccio di cioccolato, spingerlo con uno stuzzicadenti per immergerlo totalmente.
Infornare a 200° per 15-20 minuti.
Davvero deliziosi e soffici! Nonostante non abbia la passione per il caffè, la tentazione è stata unica!
Non vedo l’ora di prepararne altri, dai gusti più disparati.
Grazie Lady!!!

mercoledì 24 giugno 2009

I "dolci" segreti di Pulcinella...


Furtivo atteggiamento…un’anta in procinto d’aprirsi, alzo le spalle come una timida tartaruga, strizzo gli occhi…uffff… il solito cigolio!
Un armadio, custode di "dolci" peccati di gola…
… sollevo la coperta antica di nonna Nannina e ancora biancheria incelofanata impregnata d’odor di naftalina, sposto gli scatoloni del cambio di stagione…
…ma dove sarà?!?
Sento dei passi… li riconosco! Piccoli e veloci… con la stessa cadenza, cerco di rimettere tutto al prorio posto, chiudo l’armadio…giusto in tempo!
"Gaietta che fai qui in camera mia?"
"Hem, hem mammina…"

Mentre gli occhi e le labbra tendono ad un sorriso da bricconcella .
Ricordo ancora l’esser colta in flagranza mentre scovavo i nascondigli più strani, in cui mia madre imboscava, lontano da occhietti invadenti, i “dolci segreti” aggiungerei di Pulcinella visto il mio istinto da golosona pronto a intuire e scoprire dove fosse il tesoro nascosto.

Poche, anzi rarissime volte, ho avuto il piacere di merendare con la nutella.
Mammina preferiva preparare biscotti, crostate e altro, rigorosamente impastati con olio extravergine d’oliva, farcite di marmellata fatta in casa e quando non poteva dedicarsi alle premurose coccole, ci pensava il pane a sostituire i dolci manicaretti, travestendosi da pasticcino ammantato da un velo di zucchero o mostarda d’uva.
Le uniche volte in cui ho assaporato la nutella è stato facendo merenda a casa di amiche o grazie all’audace concessione di mia madre, con tanto di raccomandazioni circa il consumo moderato della “trasgressiva emulsione”
Non credevo ai miei occhi, si facevano elicoidali mentre contemplavano la vaschetta tra le mie mani (un tempo c’erano anche le confezioni a vaschetta, ne ricordo ancora il rumore maneggiandola: un po’ carta stagnola e un po’ bicchiere di plastica accartocciati ).
Scartavo la confezione, la guardavo languidamente, l’avvicinavo alla bocca e….le davo?… un bacio!…uhhhh no no…hem... iniziavo a slurpare .
Arrivata alla fine rimanevano SEMPRE! Gli angoli della vaschetta sporchi di nutella, non riuscivo mai nell’ardua impresa, neanche trasformando la lingua in missile perforante!
Solo capovolgendo come un calzino la piccola confezione riuscivo finalmente a far “vaschetta pulita”.
Ammetto d’aver apprezzato negli anni la dedizione di mia madre nel volerci erudire in una genuina e semplice educazione alimentare.
Si trattava semplicemente di preferire prodotti fatti in casa al posto di quelli industriali.
Ancora oggi sono davvero occasionali le volte che assaggio prodotti confezionati, dirottando le mie papille gustative verso ghiottonerie caserecce.
Raramente però capita che mi salti in mente lo strano grillo di tuffarmi e sguazzare in una vasca, anzi in una vaschetta di nutella ;-).

Rispettando le sane regole imparate e peccando un po’ di presunzione ho tentato di realizzare una simil- nutella nonché una verace crema di nocciole e cioccolato.
Una soddisfazione unica! Il risultato? Per me promossa a pieni voti!
Anche più buona di quella industriale!!!
Suono di trombe…Rullo di tamburi…signore e signori, ecco a voi… laaaaa
pAgNuTteLLa

“Con la partecipazione di” :
35 grammi di nocciole
35 grammi di cacao amaro
25 grammi di cioccolato fondente al 70%
270 grammi di latte di soia (potete sostituirlo con latte vaccino)
60 grammi di zucchero di canna
1 pizzico di sale
1 piccolo pezzo di bacca di vaniglia
“Mettiamo le mani in pasta” :
Mettere nel mixer le nocciole, il sale, lo zucchero e la vaniglia, tritare fino ad ottenere un composto fine e pastoso, grazie all’olio emesso dalle nocciole.
A parte in un tegamino d'acciaio con doppio fondo, mescolare il cacao, il cioccolato a pezzetti e versare pian piano il latte, cercando di emulsionare il tutto.
Aggiungere il composto di nocciole tritate, mescolare e porre su fiamma bassissima, avendo cura di girare continuamente con un cucchiaio di legno, per il tempo necessario affinchè assuma una consistenza cremosa, circa 15-20 minuti (considerando che, raffreddando, rapprende ulteriormente)
Spegnere e lasciar raffreddare.
P.S vista l'assenza di conservanti, è preferibile consumarla al momento, in previsione di farciture o comunque tenerla in frigo per pochi giorni.
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Rotolo alla "pAgNuTteLLa"

“Con la partecipazione di” :
3 uova
80 grammi di zucchero di canna
90 grammi di farina 00
30 grammi di frumina
3 cucchiai di acqua bollente 1 pizzico di sale
2 cucchiaini e ½ di cremor tartaro
“Mettiamo le mani in pasta” :
Dividere gli albumi dai tuorli, montare aggiungendo 1 pizzico di sale, a neve fermissima i primi.
Aggiungere nei tuorli 3 cucchiai di acqua bollente e con un frustino elettrico, renderli schiumosi, aggiungere lo zucchero continuando ad impastare.
Mischiare la farina con la frumina e il lievito, setacciare ed aggiungere ai tuorli resi cremosi. Continuare ad amalgamare per qualche minuto, dopodichè aggiungere poco per volta, gli albumi a neve, mescolando dal basso verso l’alto cercando di non smontare il composto.
Accendere il forno a 180°-190° in modalità termo ventilata.
Foderare una teglia rettangolare 32 x 37 cm (più o meno) con carta da forno, versare il composto e livellare.
Trasferire in forno già caldo per circa 10 minuti, dovrà assumere un colorito lievemente dorato.
Terminata la cottura lasciar intiepidire.
Capovolgere il pandispagna ed eliminare pian piano la carta da forno, si staccherà facilmente.
Spalmare la pagnutella sul lato dal quale avrete tolto la carta, arrotolare.
Spolverizzare di zucchero a velo (facoltativo)

Con queste ricette partecipo alla raccolta: "Passione al cioccolato" di neve de: "Dolcemente neve"





domenica 21 giugno 2009

"Morning mood"

(autore di questa foto, il mio caro amico Pino)


InGREdiEnTE FAcoltAtIVo: CONSIGLIATO! Clicca nella freccetta a sinistra, in 5 secondi partirà la musica di sottofondo che renderà tutto più suggestivo



Sciacquettio sporadico di piccole onde alternate, dell’ andar delle barche che avanzano per inerzia, su uno specchio d’acqua fluido, quasi oleoso, entrano in rada cercando un attracco per trascorrere la notte.
La mente, si perde cullata da dolci pensieri e dal lieve e piacevole ondeggiamento, di un grande guscio galleggiante, che abbraccia come una culla i nostri sogni.
L’enfasi del silenzio, come una favola raccontata ad un bimbo nel suo nido , spesso mai ascoltata sino alla fine.
Persi e sospesi, in una bolla di sapone che vega nell’aria, spostata dalla brezza della notte.
D’un tratto le prime luci dell’alba, sfiorano la delicata bolla e come in un gioco di prestigio, scompare, lasciando solo una impercettibile scia di rugiadosa polvere.
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Ogni risveglio piacevole o meno è sempre un miracolo!
Certo, sarebbe fantastico svegliarsi spontaneamente, piuttosto d’esser balzati dal driiiiiiiin di una sveglia, o peggio dai rumori di una tv, o ancora da un venditore ambulante che passa sotto il balcone, una voce registrata e ripetuta ad oltranza, emessa da un megafono fragoroso, rischiando per poco, di perforare quella sottile patina, che fa da confine tra il mondo dei sogni e quello reale, cercando di combinarsi tra i due , ma è un intruso e come tale ci si accorge del disagio…ma che ci fa un venditore ambulante che ripara gli ombrelli, nel bel mezzo di un’estate? O_O
Sarebbe poetico se al posto dei suddetti “rompi”… sonno, ci fossero le note soffuse della natura, le luci dell’alba, che sempre più vigorose, illuminano parte del viso.
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Di risvegli piacevoli, ne ho vissuti davvero tanti! Racconterò racchiudendo in uno, le sensazioni che mi hanno resa, la persona più felice e fortunata del mondo…
Pagnotto ed io, in barca a vela per un charter (lavoro) in compagnia di ospiti molto simpatici e divertenti.

Dopo aver vissuto il mare e i suoi contorni, trascorrevamo le notti, nelle rade delle incantate isole croate.
Eravamo in un’ insenatura a Mjliet, il silenzio imbarazzante e una luce armoniosa e delicata, hanno amaliato nel dolce sopore, il nostro inconscio, divenuto pian piano limpida consapevolezza.
Entrambi rapiti dalla tenue atmosfera, come due talpe spettinate, in punta di piedi, per non disturbare il sonno del resto dell’equipaggio, ci siamo diretti verso il tambuccio d’uscita. Stregati dalla magia, ci siamo accorti che anche il mondo stava beatamente destandosi.
Il mare una tavola disciolta, tappezzata qua e la da barche a vela alla fonda, ciascuna in testa d’albero, la lucina di cortesia volutamente dimenticata accesa.
Sparse, come candeline su di una torta, quasi a festeggiare l’impagabile panorama.
Il cielo tinteggiato, morbidamente impreciso nelle sfumature, il profumo incontaminato delle pinete circostanti, invitato da leggerissimi e casuali refoli di brezza, esaltava l’esclusivo scenario, mentre nel vago orizzonte, il re dei re compariva flemmatico e appagato, lasciandosi intravedere in tutto il suo caldo splendore.
Rapiti dall’incanto, ci siamo amorevolmente abbracciati, desiderosi di lasciare un segno di un ennesimo meraviglioso ricordo vissuto insieme.
Folli risa silenziose, nei nostri occhi lucidi e festosi, il riverbero di un momento da non poter dimenticare. Un bagno a varare il mattino appena nato, pronto a veleggiare verso un mare d’emozioni.

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Questo premio carinissimo che mi ha donato la mia sweet Lidya
è abbinato al suddetto racconto.
Infatti chi lo "adotta", può raccontare o meno, una storia legata al proprio risveglio, attuale, passata o di come vorrebbe che sia.
Grazie sweettina!

Va assegnato ad almeno 5 blog, ognuno sarà libero di dare un nome a questa " Ceatura"
Mi piacerebbe, che chiunque passi di qui, possa decidere di adottarlo :-)

L'ho chiamato "Assopicchio"

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Era tanto che li cercavo! Finalmente li ho trovati!
I gelsi neri: una vera prelibatezza!

Di prima mattina, bere un goccio di...ma no, non vino! ;-)))...succo di gelsi, è un vero toccasana.
Attenti a non sporcarvi, le macchie risultano essere indelebili!...Per questo ho pensato di dipingere una sacca bianca per il mare, confezionata un pò di tempo fa, aspettando una creativa occasione per decorarla...
Tranquilli! Non ho sprecato il prezioso elisir.
Per realizzare il dipinto, è bastata la quantità di un cucchiaino ;-)

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Palacinke breakfast (e non solo) specialità slovena e croata (ho preso spunto di qui, personalizzando un pò le quantità ed altre piccole varianti)
"Con la partecipazione di" :
(quantità d'ingredienti, per ottenere 4 palacinke)
1 uovo
45 grammi di farina 00
15 grammi di latte
15 grammi di acqua
2 cucchiaini di zucchero di canna
abbondante buccia di limone grattugiata
1 pizzico di vaniglia bourbon grattugiata
1 noce di burro
1 pizzico di sale
"Mettiamo le mani in pasta"
:
In una ciotola, sbattere l'uovo con lo zucchero, aggiungere man mano la farina continuando a mescolare.
Versare l'acqua, il latte, il sale e il burro fuso, continuare ad amalgamare.
Ottenere una crema di giusta consistenza, in cui aggiungere il limone e la vaniglia grattugiati.
Porre un padellino antiaderente di circa 13 cm, sulla fiamma.
Quando sarà sufficientemente caldo, versare con un piccolo mestolo la quantità giusta di pastella, a coprire il fondo del padellino.
Far cuocere per qualche minuto la palacinka da entrambe le parti, che dovranno assumere un colore lievemente dorato.
Trasferirle in un piatto, farcire a piacere con marmellata, creme varie, frutta fresca ecc ecc
O semplicemente, nella maniera classica con miele e gherigli di noci sbriciolate.
P.S Il buongiorno si vede dal mattino...
21 GIUGNO, BUONA ESTATE A TUTTI!










lunedì 15 giugno 2009

Proteggere pelle e capelli dalla A alla BETA, è MIGLIO!


Che meraviglia! Annusare la pelle di chi ami, che odora di sole, vento e salsedine, lo trovo inebriante, naturale, l’essenza del benessere.
Odorare i suoi capelli, il cui profumo sa di fresco e secco, perdersi tra il colore bronzeo della pelle sfumata dal sole.
Socchiudere gli occhi e carezzare il velluto di una pelle, liscia e tonica, sognare tra la fusione degli odori “nebulizzati” dai minuscoli pori, che respirano soavi, come onde sussurranti.
Far scivolare la mano tra la chioma fresca inumidita dal mare, mentre un dolce sorriso, bianco come perle, accentua il colorito uniforme, che avvolge un corpo splendido e solare.
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L’Estate è anche sinonimo di abbronzatura, il sole è linfa per ogni essere vivente.
Purtroppo “grazie” all’incoscienza umana, la riduzione dell’effetto schermante dell’ozono, permette un conseguente aumento dei raggi UV, provocando come tutti sappiamo, seri rischi per la salute della pelle e non solo.
Oltre a proteggerci con le creme solari, un aiuto importante, proviene dall’alimentazione.
Frutta e verdura, sopratutto quella con pigmento arancione, tra cui carote e albicocche, ricche di betacarotene, integratore dietetico, indicato anche per la preparazione della pelle all'esposizione solare, rendendola liscia e morbida.
Vitamina A, detta anche vitamina della bellezza, per le proprietà riparatrici dei tessuti, diminuendo notevolmente la produzione dei radicali liberi, causa del precoce invecchiamento cutaneo.
La pelle assume cosi, un colorito omogeneo e intenso, .
Oltre a preservare la pelle dai vari rischi, è necessario dedicare attenzione anche ai capelli, per questo, il consumo di alimenti ricchi di vitamine e aminoacidi, riuscirà a “tener testa”alle aggressioni esterne.
Tra i vari alimenti troviamo il miglio, ricco di vitamine del gruppo b, aminoacidi e acido silicico, che stimola la crescita dei capelli rendendoli più folti, lucenti ed elastici.
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Nel nostro favoloso viaggio in Messico, oltre a “ingozzarci” di latte di cocco, abbiamo provveduto ad "inondarci" di succo di carota e "betabel" ( rapa rossa o carota rossa).


In un angolo della strada, che ci conduceva in spiaggia in un posto da sogno, c’era un piccolo bar, molto grazioso, gestito da una simpaticissima signora.
Il mio sguardo s’imabattè oltre il bancone, posando gli occhi su un aggeggio arcaico, ma totalmente funzionante.
Incuriosita chiesi alla padrona di casa, cosa fosse, lei sorridendo mi rispose che si trattava di un centrifugatore per carote…
I suoi occhi intensi e sorridenti, accompagnarono il suo delizioso accento spagnolo, che ci invitò a provare lo " jugo de sanahoria" ovvero succo di carota.
Amore a primo assaggio!
Ricordo solo, che per tutto il periodo di permanenza in Messico (tre mesi!!!), Pagnotto ha dovuto sorbirmi un giorno si e l’altro anche, circa il mio desiderio d’acquistare un centrifugatore di carote.
Optammo di comprarlo in italia, poiché in viaggio, preferiamo portare con noi l’essenziale, riservandoci di acquistare in giro, solo ciò che sarebbe introvabile in altri luoghi.
Tornati a casa, mi catapultai alla ricerca del centrifugatore, che trovai con successo.
L’entusiasmo iniziale, mi portava spesso, a preparare succhi super vitaminici..
Successivamente ho un po’ ridotto l’utilizzo, che si è rivelato saltuario.
Qualche giorno fa, ispirata, ho riesumato il mio "bolide", che ha trasformato le mie carotine, in succo, aggiungendo in esso, quello di un’ultima arancia estranea alla stagione, accomodata in un cesto di albicocche e pesche.
il centrifugatore è composto da un filtro, che trattiene la fibra delle carote, lasciando fuoriuscire dai tanti forellini, il succo che scivola dall’apposito beccuccio.
Ho pensato BENE quindi, di ottimizzare più che potevo il vegetale, recuperarando lo “scarto” per realizzare una torta multivitaminica ;-)

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Il mio bolide ;-)

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Dedico con gioia questa torta a Claudia, come regalo di compleanno :-*
Un bacio tesoro e tanti tanti auguri!!!


La MIGLIOr torta di carote

"Con la partecipazione di" :
300 grammi di carote (pesate già sbucciate)
50 grammi di farina di miglio
50 grammi di farina bianca di kamut
50 grammi di farina integrale di farro
4 albicocche fresche mature
100 grammi di nocciole sgusciate
100 grammi di mandorle spellate
100 grammi di zucchero di canna
2 uova
4 cucchiai di acqua
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito
burro per la teglia
"Mettiamo le mani in pasta" :
Grattugiare le carote, (io ho approfittato del centrifugatore)
porle su un canovaccio, affinchè rilascino parte dell'umidità (questo passaggio non l'ho eseguito, visto che tutto il succo, è stato eliminato attraverso la centrifuga)
Con l'aiuto di un mixer, rendere le mandorle e le nocciole in polvere fina.
Separare i tuorli dagli albumi, aggiungere il sale a quest'ultimi e con un frustino lavorarli a neve ferma e a crema i tuorli con lo zucchero.
Versare, poco per volta nei tuorli resi cremosi, le farine ed il lievito setacciati.
Il composto risulterà poco morbido, aggiungere l'acqua, fino ad ottenere una crema sufficientemente omogenea.
Trasferire le carote grattugiate, le nociole, le mandorle tritate finemente e le albicocche comprese di buccia spolpate grossolanamente con le mani, mescolare ed infine accorpare poco per volta l'albume montato a neve, mescolando dall'alto verso il basso, in modo da non smontare il composto.
Trasferire in una teglia imburrata ed infarinata, di circa 24 cm (ho usato quella per il ciambellone)
Infornare a 180° per circa 30 minuti (fare prova stecchino).

A presto!

lunedì 8 giugno 2009

Il mio frutto preferito in tutti i semi...ops scusate!... Sensi.


(immagine presa dalla rete)


In ogni bambino, si sa, emerge una naturale predisposizione a cogliere ogni minima “provocazione” al gioco, al divertimento ed alle marachelle.
Ricordo che da bambina, (e non solo) per me l’estate, che attendevo con tutta me stessa, nel freddo e lungo inverno , oltre ad essere un periodo di grande positività in ogni senso, l’abbinavo anche all’arrivo, del mio tutt’ora frutto preferito: L’anguria.


Oltre ad allettarmi l’olfatto col suo tipico profumo, deliziarmi il palato col suo gusto unico, rallegrarmi la vista con i suoi colori vivaci e le grandi dimensioni, ispiravano parecchio me ed i miei fratellini, i suoi piccoli semi, perfetti nella forma e consistenza, fatti quasi apposta, per scatenare il “putiferio” ;-) .


Vi starete sicuramente domandando, dove vorrò arrivare?!
La premessa del racconto, potrebbe illuminare i ricordi di qualcuno di voi, (sicuramente tutti) che da piccolo è stato un po’ discolo.
Spero solo non mi prendiate per matta…solo ora….pensavo l’aveste già intuito! :) Hihihi


Unica femminuccia di quattro fratelli…
…capirete bene quindi, che i miei divertimenti, per forza di cose, direi anche per preferenza, erano spesso caratterizzati da birichinate da maschiaccio.
Cosi, quel visino innocente, con quel caschetto dorato, spesso si ritrovava nel bel mezzo di una caotica e divertentissima mischia, tra semi sputati volanti d’anguria e il fuggi, fuggi confuso e sregolato di 4 simpatiche canaglie, con occhi colmi di lacrime dalle incessanti risate a crepapelle! Quando, improvvisamente, nel marasma più totale, apparivano le manine di mia madre che cercavano (solo a volte riuscivano) di mitigare il gran caos, rischiando anche lei, d’esser colpita da semini volanti…

:-) :-) :-) :-) :-) :-) :-) :-) :-) :-) :-) :-) :-)

Adoro questo frutto!!!



Succo d'anguria


Crostata con gelo d'anguria e cioccolato



"Con la partecipazione di" :
Per la frolla:
180 grammi di farina 00
70 grammi di zucchero di canna
60 grammi di burro
1 uovo + 1 tuorlo
1 cucchiaio raso di cocco rapè ( è possibile ometterlo)
Per il gelo:
800 ml di succo d'anguria
60 grammi di amido di frumina
2 cucchiai rasi di zucchero di canna (dipende molto dal gusto del cocomero più o meno dolce)
50 grammi di cioccolato fondente (facoltativo, se si desidera lasciare totalmente, sia il sapore che il colore dell'anguria)
1 pizzico di cannella in polvere
"Mettiamo le mani in pasta":
Impastare la frolla in modo classico, aggiungendo alla farina, il cocco rapè, quest'ultimo renderà maggiormente morbido l'impasto, oltre che a conferire un sapore particolare.
Dopo la lavorazione, sarà avvolto nella pellicola e posto in frigo per 3 ore circa.
Nel frattempo proseguire con la preparazione del gelo.
Scavare la calotta del cocomero, con un cucchiaio, i pezzi ottenuti porli di mano in mano, nello schiaccia patate, strizzare per bene.
Ottenuto il quantitativo di succo stabilito, passarlo con un colino a maglia fitta, per elininare ulteriormente l'eventuale polpa rimasta.
Trasferire il succo in un tegame con l'aggiunta dell'amido e dello zucchero, girare e voltare con un cucchiaio, affinchè il tutto non sarà omogeneamente diluito.
Porre su fiamma bassa, amalgamando con un cucchiaio di legno, finchè il composto non risulti ne troppo denso ne troppo liquido (più o meno 12 minuti).
Spegnere e lasciar intiepidire (non molto, se si aggiunge il cioccolato, in modo che si sciolga bene).
Aggiungere la cannella ed il cioccolato spezzettato, al gelo caldo (ossimoro :-)))
Stendere la pasta frolla in una teglia di 27 cm di diametro, foderata di carta da forno.
Far in modo che i bordi siano sufficientemente alti, versare all'interno il composto e ripiegare il bordo dell'impasto.
Infornare a 180° per 25 minuti circa o finchè il bordo della crostata, non abbia assunto un colore
dorato.
P.S. Ahhhhhh dimenticavo, i semi del cocomero, metterli da parte...ed organizzare uno sputo-party

;-)
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Con questa ricetta partecipo alla "fruttosa" raccolta di Minù
Grazie Minù per l'opportunità :-)


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Ed ora passiamo ai premi: Pronti partenza viA !
:) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :)

Ricevuto da: Chiara ,Stefy, Elle, Betty
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Ricevuto da: Valentina, Sabrina&Luca, Alessandra
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Ricevuto da: Fiorella e Francesca

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Ricevuto da: Chiara, piccolacuoca



Premio da parte di: Minù
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Premio da parte di: Lady Cocca

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Premio da parte di: Sabrina&Luca


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GRAZIE!!!


Ragazzi ne manca uno, preferirei postarlo in un altro momento, in quanto mi piacerebbe dedicare un racconto ad esso.


Ufff che fatica! Spero di non aver arrecato confusione, spero inoltre d'aver scritto tutti i nomi dei miei "donatori" :-) Un bacio e a presto!!!