C'era una volta una treccia
desiderosa di far breccia,
ornarsi di semini e succulenta farcitura,
contenta di far bella figura!
Tutto però fu stravolto in quella testa
e per lei non ci fu più festa.
Vorticoso e assai ridente arrivò un suo parente,
il suo volto elicoidale ammaliò il commensale.
Qui finisce questa storia col ricordo in tutta gloria!
L'idea iniziale era quella di tempestare di semini e farcire questa treccia...poi, però:
Vortice di pane con crema di peperoni, erba cipollina e olive nere
"Con la partecipazione di:"
Per l'impasto:
600 gr di farina tipo 2 ( se preferite 0 )
330 gr di acqua
80 gr di lievito madre
1 cucchiaino di malto d'orzo
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
sale se preferite
Per la farcitura:
1 peperone molto grande rosso (o 2 medi)
peperoncino
aglio
sale se volete
2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva (+ quello per la finituta)
erba cipollina disidratata
2 manciatone olive denocciolate
"Mettiamo le mani in pasta":
In una ciotola spezzettare il lievito madre, aggiungere 100 gr di acqua sottratti dalla quantità totale, aggiungere il malto d'orzo, sciogliere con la mano.
Versare pian piano la farina continuando a mescolare con la mano, aggiungere la restante parte di acqua poco per volta (important aggiungere l'acqua poco per volta, per consentirne un adeguato assorbimento), continuando ad impastare, avvertirete che l'impasto risulterà "duro" ma non demordete continuate ad impastare.
Incorporare l'olio poco per volta.
Trasferire l'impasto sulla spianatoia.
A fine lavorazione lo sentirete sodo ma lavorabile e non appiccicoso, sulla spianatoia non dovrà lasciare tracce.
Trasferire il panetto liscio ed omogeneo nella ciotola, coprire con pelicola e lasciare che lieviti fino al raddoppio, nel forno spento con lucina accesa o se preferite con un paio di bottiglie di plastica con acqua calda, poste sul ripiano più basso del forno (ricordo che i tempi di lievitazione variano in funzione alla temperatura ambiente), a me ci son volute circa 8 ore.
Nel frattempo preparare la crema di peperone:
Lavare il peperone, asciugarlo, tagliarlo grossolanamente, tritare finemente in un mixer, trasferire il trito in una padella, aggiungere l'olio, l'aglio e il peperoncino ed eventualmente il sale, lasciar cuocere a fiamma media, sempre rimestando con un cucchiaio di legno, per 20 minuti circa, se occorre aggiungere qualche cucchiaio di acqua, lasciar raffreddare aggiungere un cucchiaio di olio.
Infarinare delicatamente la spianatoia, trasferirvi l'impasto e spianarlo con il mattarello in un disco di 38 cm.spalmare la crema di peperone, aggiungere abbondante erba cipollina e le olive preventivamente tagliuzzate.
Foderare con carta forno una teglia di cm 38
Con la rotella taglia pizza, tagliare delle strisce di circa 2 cm di larghezza ognuna delle quali da sezionare e non, il bello del vortice è che ogni striscia non dovrà necessariamente esser uguale all'altra.
Cominciare a creare l'elicoidale arrotolando il pezzo iniziale, (con la parte condita verso l'interno) del disco sezionato, a seguire il resto delle strisce fino a formare un simpaticissima spirale.
Coprire con pellicola lasciando che quaest'ultima aderisca al bordo della teglia in modo che non tocchi l'impasto, trasferire in forno spento con lucina accesa fino al raddoppio, circa 2 ore
Togliere la teglia dal forno, portarlo alla temperatura di 180°, aggiungre un filo d'olio, infornare per circa 30 minuti o finchè la superficie apparirà dorata (per i tempi di cottura, adeguarsi alle caratteristiche del proprio forno).
Che il sole vi baci!
10 commenti:
bello bello bello! L'estate in un panificato!!
stupenda visione Gaietta!!
sempre più brava!
un baciotto
Queste meraviglie solo tu le puoi sfornare!!! :*
ehhhhhh mia cara! solo tu puoi fare delle cosine così meravigliose :)
Che idea stupenda! E quanti begli spunti nel tuo blog. Credo che tornerò a trovarti molto spesso.
Buona giornata
Non c'è storia, sei geniale!
una visione! altro che dolci decorati! fantastico!
che spettacolo!!!divino!!
Bellissimo Gaia!! Complimenti!!!
Mi chiedevo, è nata prima la poesia o questa meraviglia concentrica?
O la poesia è la tua cucina?
Fabio
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