Sentori di smalto e di intatto, questo è quello che percepisco quando annuso le carte da gioco nuove, l’unico aspetto di cui parlerei, se dovessi esprimere un parere su queste tessere passatempo.
Ciò denota, uno scarso, anzi inesistente entusiasmo verso uno dei giochi da tavolo, più antico e diffuso del mondo.
Qui da noi, in questi giorni che precedono il natale, festività dalle mille sfaccettature, è diffusa l’usanza di riunirsi in casa di ognuno a turno, con amici parenti ed amici degli amici.
Sebbene abbia premesso di non amare particolarmente questo svago, mi piacerebbe in ogni modo, raccontarvi di uno dei giochi fatto con le carte napoletane, su grandi tavoli verdi, il cui colore è identico allo stato di chi giocando col denaro, rimane a secco di risorse.
Essere risucchiati dall’euforia del divertimento, che incalzando, contagia ineluttabilmente ogni giocatore.
Alla chiamata “Picozzo col morto” anche i dolci tipici sistemati a buffet, piluccati di tanto in tanto, rizzano le orecchie.
Lo conoscete? Magari in altre parti d’Italia ha un nome diverso…vado con le spiegazioni?
Siete pronti con carta e penna? O un copia incolla sarebbe più pratico ed attuale?
Ultima premessa, prima che perdiate tempo a trascrivere o memorizzare, occorre essere predisposti alle seguenti attitudini:
insistenza
dinamicità
astuzia
fantasia
complicità
simpatia
Si distribuisce una carta capovolta per ciascun giocatore, che non sfiorerà affinchè il cartaio non bussi al centro del tavolo, attenzione però! Il tocco potrebbe esser falso, poiché provocato dall’altra mano posta sotto il tavolo.
Questa è una prima trappola, in quanto a chi dovesse erroneamente sfuggire di toccare la carta, ci rimette la “vita”… state pensando che sia un gioco pericoloso per la vostra incolumità fisica vero?…Tranquilli…PEGGIO!...continuate pure a leggere.
Dopo essersi accertati del vero toc toc, è possibile prendere la carta, davanti la quale, si posizionano tre monetine o tre cioccolatini, tre caramelle o quello che volete, che indicano le “vite” di ogni partecipante.
I dieci e i nove si mostrano a tutti, chi al contrario ritiene di avere una carta bassa, in senso orario a partire dal cartaro, la cambia con quella del vicino, se malauguratamente quest’ultimo ha la carta scoperta (un dieci o un nove), il giro si blocca costringendo chi lo precede a cedere una delle 3 “vite”.
Fin qui tutto quasi tranquillo.
Il cartaro, raccoglie tutte le carte e il gioco ricomincia nella stessa maniera, procedendo finchè, chi rimane senza una “vita”, “muore”. Di qui in poi, inizia l’Odissea.
A questo punto il “morto” (parlante) s’affida alla propria scaltrezza, mettendo in pratica le sei abilità di cui sopra, per attirare l’attenzione dei “vivi”.
Capita che gli zombi in giro per casa aumentino e con loro le divertenti assurdità.
Vale far di tutto e quando dico tutto è… TUTTO…qui bolle il divertimento!
Chiaramente c’è sempre qualcuno che tende a porre dei paletti.
Scattano telefonate, si esce di casa sornionamente per arrivare alla tastiera del citofono o al campanello della porta, formula questa, che funziona particolarmente quando è il padrone di casa la vittima delle “torture”, tutto, pur di strappare una sillaba da chi è ancora “vivo e vegeto”, ma rimane impassibile davanti a tanta distrazione, infatti chi parla col “morto” gli cede una “vita” con cui resuscitare ed entrare nuovamente nella catena.
Chi invece, ad essere stuzzicato è in possesso di una sola vita e a causa di una irrecuperabile distrazione “morirà”, cederà il posto a chi è riuscito nell’intento.
Vince, l’unico a possedere anche solo una monetina, appropriandosi delle restanti sottratte agli altri.
Fiùùùùùù ce l’ho fatta! Almeno spero, d’esser stata chiara…al contrario, siete tutti invitati qui per una dimostrazione live, non più di
Rotolo briochioso con monetine di ciocco fondente e amarene sciroppate
“Con la partecipazione di” :
1 uovo medio
Un pizzico di sale marino integrale
2 cucchiai di acqua di fiori d’arancio
1 cucchiaino raso di preparato per purè o la metà di una piccola piccola patata
Qualche amarena sciroppata
2 belle manciate di monetine di cioccolato fondente o pezzetti di cioccolato
“Mettiamo le mani in pasta” :
Se pensiamo di adoperare la patata, occorre lessarla, pelarla e schiacciarla nell’apposito aggeggio.
Porre il lievito madre in una ciotola, versare l’acqua intiepidita e scioglierlo.
In un’altra ciotola capiente, trasferire la farina e il preparato per purè o la patata schiacciata, mescolare con le mani.
Nel frattempo, sciogliere il burro a bagnomaria e lasciarlo raffreddare.
Sbattere in un piatto fondo con una forchetta, l’uovo con lo zucchero, aggiungere l’acqua di fiori d’arancio, mescolare.
Creare un foro al centro della farina e versare l’uovo aromatizzato, mescolare un po’ ed aggiungere l’acqua con il lievito sciolto, continuando ad impastare, aggiungere il burro sciolto.
A metà e più dell’impastamento, aggiungere il sale e continuare ad impastare, affinchè ogni ingrediente sia legato per bene all’altro.
Coprire con pellicola la ciotola, trasferire in una busta e porre in forno spento a lievitare per 8 ore.
A lievitazione avvenuta, cospargere con della farina un piano e con l’aiuto di un mattarello, stendere l’impasto, formando un rettangolo più o meno regolare dello spessore di ½ cm grosso modo.
Adagiare le amarene precedentemente messe a sgocciolare in un colino e le monetine di cioccolato.
Arrotolare cominciando dal lato più corto, fino a formare un rotolo da trasferire su una teglia con carta da forno, coprire con altra carta da forno bagnata e strizzata bene, far in modo che la copertura non sia aderente al rotolo.
Porre altre 2 ore e mezza in un posto che non sia il forno, per una seconda lievitazione.
Un quarto d’ora prima di infornare, accendere il forno a 180°, eliminare la carta umida superiore dal rotolo e cuocere per 25 minuti circa.
P.s. 1) tengo a precisare che i tempi di lievitazione, variano in base alla forza del lievito madre.
2)Se il rotolo avanza, basterà conservarlo coperto con stagnola e il giorno seguente, tagliarlo a fette da scaldare in forno già caldo per qualche minuto o eseguire la procedura nel microonde.
26 commenti:
molto bello questo post e che ricetta molto originale, complimenti dagli ingredienti e dalla lavorazione capisco che è una bontà
quanti ricordi, quante risate con qst giocooo!!!:))))
zompa cavallo, qst è il nome con cui lo chiamano dalle parti della famiglia paterna
mentre qui i ns amoci lo chiamano cu cù, perchè il re e il cavallo si scoprono solo qnd qlc sfortunato vuole cambiar carta:)
delizioso il dolce!!adoro le amarene!!!
bacioniiiiii tesoroooooo!!!
Leggo il tuo post col sorriso sulle labbra e con una gran voglia di organizzare un incontro con gli amici!
Pagnottella sei fantastica!!!
Che tensione e che risate questo gioco ;-)
Bellissima la ricetta con questi abbinamenti, intanto ne prendo una bella fettina!
Buon fine settimana
Non lo conosco...ma lo hai descritto e spiegato benissimo!!!!Quasi quasi coinvolgo un pò di amici!!!Troppo buon il rotolo... ne prendo una bella fetta!!!
Adoro mangiare i rotoli e giocare ! :))))
Ahahahahahaha mi hai fatto morire con la tua descrizione!!! io non amo molto giocare a carte.... infatti deserto ogni riunion sotto natale con gli amici... ma st'anno avendo incontrato Riccardo.. che invece adora giocare a carte.. non potrò tirarmi inditro.. arghhh.. vabbè intanto mi consolo con il tuo bel rotolone!!!! Un bacione e buon w.e. :-)
forse sto per dire un eresia...ma io i giochi con le carte proprio non li sopporto...ma credo che pur di assaggiare questo rotolo farei un'eccez!!!!!!!!!!
tesoro complimenti per il post...favoloso come sempre!!!!
Da noi si chiama cucù o asino e lo facciamo con i bambini per le vacanze natalizie, ma ci divertiamo anche noi adulti ad escogitare modi per "resuscitare"! Ho fatto anche io di recente una torta con le amarene che spero pubblicherò presto!
Gunther:-): Grazie!
Infatti è davvero una coccola squisita...
un abbraccio
Chiara:-): Carino il nome cu cù...a carte coperte c'è più tensione
Grazie amoruccio...tanti baciiiiiii
Anonimo:-): Grazie! Davvero?
Dada:-): Grazie cara, è vero è molto divertente, credo sia l'unico gioco al quale partecipo volentieri.
Marigrà:-): peccato l'abbia spiegato bene...saresti venuta qui vero? ;-) Grazie baci
Ale:-): Non sei l'unica ;-)
baci grazie
Claudia:-): Anch'io non le sopporto, però credimi non potrestri far a meno d'esser coinvolta in questo gioco :-)
consolati pure!
Baci e grazie
Alessandra:-): Tesorino, non hai scritto un'eresia! Ci sono molte persone a cui non piace il gioco delle carte, tra queste ci sono anch'io, ma come scrivevo a Claudia "picozzo" è talmente divertente che almeno un giro lo faresti!
Bacioni piccolì e grazie
troppo buono questo rotolo!!! purtroppo son di corsa e non riesco a leggere l'introduzione ma faccio copia e incolla e leggo tutto con calma! bacii
No dai... troppo divertente, mai sentito in vita mia!! Davvero mi mancava!!! Però riunirsi, accompagnati dal tuo rotolo ovviamente, e provarci..hii hiii... che spasso...temo farei lo "zombie" dall'inizio.. imbranata come sono!!
Gaia questo gioco è da provare durante le feste di Natale una buona alternatuva alla tombola, grazie!!
Il dolcetto è stratosferico!!
buon w.e. cara!!!!
che modo stupendo che trovi, ogni volta, epr raccontarci una ricetta!
Sei un mito, piccerella! :)
fantastico questo post!!mitico il gioco e mitica la ricetta!bravissima!
Mai sentito questo gioco,divertentissimo, io al massimo giocavo a briscola scopa e scala 40 con i figli in montagna. E che dire del rotolo? Stupendo!
Fantasie:-): Ecco vedi? lo sapevo...sono attratta da tutto ciò che è mondo bambino :-)
Aspetto la tua torta!
Intanto ti abbraccio e ti ringrazio!
Micaela:-): Ok cara :-) baci e grazie
Edi:-): si divertentissimo, non sei l'unica infatti quando "muoio" è difficilissimo che resusciti :-)
baci grazie
Stefy:-): Fammi sapere ;-) un bacione e grazie
Elle:-): Ma quanto mi fai felice con i tuoi commenti!
Grazie un fooooorte abbraccio :-)
anche a noccioluzza ;-)
Angie:-): Ma merci cara! baci
Mariacristina:-): é l'unico gioco che mi divete davvero...
Bacioni e grazie!
intanto ci provo uuuuuiiiiicccccssss
sembra un fischio!!!
e poi che ricetta bella e goduriosa..ma il gioco.....lo devo rileggere..mi ha inmpressionata......
ciao
da noi questo gioco si chiama cucù e lo facciamo quasi sempre con i bambini...quasi, perché alla fine ci ritroviamo noi "grandi" a giocare come bambini!!! bellissimo il rotolo, mi piacerebbe provarlo, dev'essere delizioso ;)
bacionissimiiii
Fiorella
Non lo conosco questo gioco, ma a leggervi merita davvero! ottima questa ricetta cara Pagnottella :) dove metti le amarene io ti seguirò fedelissima... un bacino e buon weekend
ah ah ah mi hai fatto morir dal ridere a cnh riportato indietro nel tempo...mentre ti leggevo pensavo a quando ... ero giovane e le riunioni er giocare a carte iniziavano già il 1 dicembre e ho subito pensato a quel matto del mio amico Maurizio che fece proprio quello che poi tu hai descritto ... scese giù per citofonare...non ti dico come ci ammazzammo dalle risate, il gioco da noi è presente in più versioni, e si chiama cucù o saltacavallo a seconda di quella scelata, infatti una modalita prevede anche che il cavallo si 'salti' non fermando quindi chi fa il 'giro della morte' eh eh eh!
questo rotolo brioscioso è una delle 7 meraviglie!
ma lo sai che un pezzo della mia pm è defunto?
ora ne ho un'altra metà in congelatore ... provo a resuscitarla!
ti abbraccio forte forte forte buona domenica e buona festa dell'Immacolata!
dida
uffa io non lo conosco quel giocoooo!Buono il rotolo!!!
Terry:-): Cara benvenuta! Grazie infinite, carinissimo il tuo complimento!...è un piacere averti "conosciuta"
a presto un bacio :-)
Ciao Pagnottella ,questi lieviti mi affaschinano.....li vorrei fare tutti .....se avessi tempo...
passo a trovarti un abbraccio!!!!
Scusa Pagnottella ho sbagliato ricetta ...volevo fare un commento sul tuo rotolo....a presto ciao!
Patty:-): wè carissima...ma non preoccuparti, niente scuse ;-)
Mi fa piacere leggerti...ti ringrazio moltissimo...io adoro i lievitati e da quando uso il lievito madre mi diverte molto realizzarli!
Un abbraccio a te e buon fine settimana!
:-)
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